La ragazza di nome Giulio

 Trovata notizia in un quotidiano di Milena Milani, scrittrice, giornalista, gallerista: vedo che nacque nel 1915 e che è vissuta molto a lungo. Nel 1964 con Longanesi pubblicò La ragazza di nome Giulio, romanzo che s'inguaiò con la censura e con la legge. In prima persona la protagonista, Jules, racconta della propria formazione erotica non felice. 

Jules, nome maschile, nome del padre della protagonista, diventa Giulio nel titolo, chissà perché. 

Ho letto fino in fondo questa consistente mole di pagine - fitte - con interesse e un certo piacere, nonostante che spesso mi sia chiesto in che razza di narrativa mi fossi infilato ... rosa no, eppure a tratti ... 

La storia di Jules, nata nei primi anni venti, si sviluppa insieme a quella di sua madre, vedova precocissima dotata di mezzi economici e incline a mutare di residenza tanto per muovere le acque ... Piazza Armerina, Catania, Perugia, Senigallia, Venezia infine, dove le due transitano incolumi e piuttosto indifferenti attraverso il gran finale tragico della guerra ... 

Iniziata da ragazzina alle sensazioni erotiche da una governante lesbica, Jules tenta fino all'ultima pagina del romanzo di trovar qualcosa di buono negli uomini, cui tuttavia lei oppone una robusta verginità prima, infine una irriducibile trionfante frigidità ...

Mi pare che il romanzo dica - Jules a parte, caso non comune - qualcosa sullo stato della sessualità in Italia, almeno negli ambienti borghesi e piccolo borghesi, negli anni quaranta fino all'immediato dopoguerra. Senza dubbio Jules rappresenta un modello di sessualità sprecata in nome della norma. Questo costò a Milena Milani il tribunale ...

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