Il costo annuo massimo d'iscrizione all'università, qui a Civitarotta, è inferiore ai duemila euro annui, che significa poco più di centotrenta euro al mese. Considerando che iscriversi all'università non è obbligatorio, valutando certo le altre spese (libri, materiali vari, soggiorno per i non residenti, trasporti eccetera), ho l'impressione che quando ci si lamenta del costo dello studio si commetta un errore. Probabilmente far pagare di più agli abbienti consentirebbe un funzionamento migliore dell'università, e l'apertura di forme di sostegno ai non abbienti (borse di studio, convenzioni per alloggio e vitto, trasporti, biblioteche eccetera). Così, alla stracciona, certo anche a causa di errori commessi dai capi dell'università nel decennio scorso, non si va da nessuna parte.