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Visualizzazione dei post da maggio, 2017

Geografia

Ieri ho udito un adolescente in strada chiedere al coetaneo che camminava accanto a lui: dov'è la Sicilia?

Un allievo di Collodi

Stamattina in un negozio di libri e dischi usati aspettavo il mio turno ed ho udito l'altro cliente, un uomo sui settanta anni, parlare dell'edizione Paggi di Pinocchio , o meglio della sua copia anastatica, ed affermare che tale libro è maestro di vita, inoltre laico. L'allievo di Collodi ha dato una curva netta al suo ragionamento con il dire che nel libro "non c'è un campanile". Non ci avevo mai pensato. All'incirca dev'essere vero, che in Pinocchio non c'è un prete, una chiesa eccetera, anzi: è vero. Da qui ad affermare che l'opera è laica ce ne corre.  L'allievo di Collodi è miope, in Pinocchio v'è del sovrannaturale, basti riflettere al fatto che il protagonista, analfabeta, legge l'iscrizione che sta su una lapide. Che gli animali parlano, che il ciocco di legno parla, che il burattino vive, che Geppetto abita l'interno del "pescecane". Il sovrannaturale non è laico. Per altro l'affermazione dell'all

Somatizzare

Il termine significa "render corporeo" o "somatico" ciò che è di natura psichica o psicosociale, infatti il termine nasce nell'ambito della psicologia clinica e della medicina psicosomatica. E' intrinsecamente discutibile, ma non è qui il punto. Da qualche anno si afferma un uso distorto del termine "somatizzare", che viene adoperato in modo folle al posto di "impersonare" o di "spostare in ambito materiale". Presto ne sentiremo l'uggia.

La vittoria maledetta

Nel Corriere del 15 maggio Paolo Mieli recensisce un libro di Ahron Bregman che, stando a ciò che scrive il recensore, merita di essere preso in considerazione, La vittoria maledetta , edito in italiano da Einaudi. Bregman, apprendo da Wikipedia, è uno storico nato in Israele, ebreo come Mieli, che prese le distanze dalla pratica del suo Paese nei territori palestinesi occupati dopo la guerra avvenuta in "sei giorni", nella tarda primavera del 1967, tra Israele e gli Stati arabi, e vinta sappiamo da chi. Bregman, che insegna in Inghilterra, narra di una certa "moderazione" iniziale israeliana nei territori occupati militarmente, tesa a minimizzare la percezione del peso ebraico sulla popolazione araba allo scopo, sostiene Bregman, di realizzare una sorta di indifferenza negli occupati in rapporto agli occupanti, che, come poi sarebbe avvenuto, non avevano alcuna intenzione di mollare l'osso. Mieli riferisce di tale "moderazione" usando la categoria del

Serendipità: la figlia del contadino non c'entra

In un ristorantino di Reggello (provincia di Firenze) chiamato "Serendipity" ho letto, vergato su uno specchio, che tale termine (serendipità) significa "cercare un ago nel pagliaio e trovare la figlia del contadino". No, vedi implicitamente   Zadig , di Voltaire (1748), ed esplicitamente lo scrittore H.Walpole (1717-1797), che in una sua lettera si riferisce a certi "gentiluomini di Serendippo" che danno prova di inventiva nel senso che da minimi indizi ricostruiscono fatti e significati ai più invisibili - Sherlock Holmes non è distante *.  9 Agosto 2019. Leggo di nuovo ne  Gli occhi di Firenze (Udine 2019), di Paolo Ciampi (pag. 17) la versione della serendipità letta a Reggello (a proposito: il locale ha chiuso).  * V. Carlo Ginzburg, Spie. Paradigmi di un sapere indiziario , Einaudi

Giuseppe Ferrandino

Pericle il nero , un lungo racconto di Giuseppe Ferrandino, uscì nel '93 e venne rilanciato da Adelphi nel '98, ma l'ho letto solo ieri, dopo essermelo trovato davanti in un posto di scambio libri. Il linguaggio letterario, e non solo, ricorda il romanzo   The Catcher in the Rye , di Salinger, in italiano tradotto in tre occasioni e noto con il titolo Il giovane Holden. V'è del resto del Genet, del Bukowski, forse del Burroughs, comunque si tratta di una lettura molto gustosa: è italiano parlato e quindi scritto con dentro forme gergali napoletane. Si pensa ai personaggi disegnati in certe riviste dell'epoca, "Cannibale", "Frigidaire". In effetti ricorda anche alcuni degli scritti contenuti nell'antologia Einaudi Gioventù cannibale , uscita nel '96. Non dirò nulla di Pericle, il protagonista, sollevo solo una questione. Costui adopera un sacchetto pieno di sabbia per stordire con uno o più colpi i suoi obbiettivi umani indicatigli dal su

Ugo Fabietti

Muore troppo presto Ugo Fabietti, professore di antropologia culturale a Milano, persona fine, ironica, gentile, che per qualche anno insegnò a Firenze presso l'istituto di studi sociali, sito accademico dove trovai rifugio a partire dal 1998 e dove mi sentii riavere, anche grazie a lui. 

Nom d'oiseaux

Stamani ho scorso Le Monde nel web per aver qualche notizia meno indiretta dello scontro tra Marine e Macron, ed ho trovato che in francese, una lingua che pratico quasi sordomutamente, esiste l'espressione donner nom d'oiseaux, che significa dar nome d'uccello, in italiano, ma allude all'offendere. Una scoperta che mi ha deliziato. Penso a: Pappagallo, Gallina, Merlo, Cornacchia, Ghiandaia (questo l'ho sentito affibbiare in località Sesto Fiorentino più di 40 anni or sono), Barbagianni, Gufo, Civetta.