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Visualizzazione dei post da agosto, 2022

L'odore della psicanalisi

  Nel supplemento domenicale del Corriere, La lettura (21 VIII 2022 - pag.19) si menziona un romanzo di Goffredo Parise, L'odore del sangue . L'autrice dell'articolo sostiene che il protagonista del romanzo di Parise è "un analista", ovvero uno psicanalista. E' un medico , invece. Nella prefazione al romanzo Cesare Garboli ne scrive in questi termini: "Se x è un analista..." L'autrice dell'articolo ha trascurato il "se".  L'odore del sangue è un ottimo romanzo che  propone pezzi di sapere psicanalitico secondo le modalità dilettantesche tipiche degli orecchianti e dei giornalisti ... Parise fu un giornalista, oltre che uno scrittore ... Poiché so che cos'è uno psicanalista ammetto di non avere attribuito al protagonista del romanzo tale professione, la quale è sì discutibile, ma ha caratteristiche incompatibili con l'immagine che ne danno gli incompetenti.

La parlata dei pesci

Secondo il Galli della Loggia (GDL) di ieri 19 VIII sul Corsera chi governa in Italia deve riconoscere che la repubblica è nata dall'antifascismo, come chi governa in Gran Bretagna deve riconoscere la monarchia, come in Francia la rivoluzione fine settecento ... se lo dice lui ...  poi scrive GDL che in Italia si è avuto a che fare con fascismo e comunismo grazie alla miseria e alla ignoranza degli italiani, incapaci di accedere alle finezze del pensiero "liberaldemocratico" ... il fascismo è stato in Italia al potere dal 1922 al 1943 e poi, nel Nord, dal 1943 al 1945, il comunismo mai ... GDL ha le traveggole ... comunque meglio parlare di PNF e di PCI, è più concreto ... quanto alle finezze - che i poveracci non capiscono - della liberaldemocrazia, sarebbe ora di cambiarle il nome a quella roba lì, infatti il liberalismo e la democrazia non sono congruenti reciprocamente: il lib è individualista, la dem è popolare e rappresentativa del popolo ... la democrazia dei liber

Il cattivo tenente

Un ufficiale dell'esercito italiano in Etiopia (1935-1936) spara nel buio di una boscaglia a ciò che ritiene un animale e ferisce di rimbalzo una donna indigena all'addome. Lontano da medici o sanitari, non trova di meglio che uccidere la donna, secondo lui senza speranze, sparandole in testa. Ne infila il cadavere in una spaccatura di roccia, ricopre il tutto di pietre e dalla boscaglia dove ha incontrato la donna - usandole violenza prima di conquistarne le grazie - fa ritorno tra commilitoni e indigeni. La porcheria commessa lo tormenta. Ritiene di esser stato contagiato dalla donna e di aver contratto la lebbra. E' un “lebbroso” davanti a sé stesso, in realtà. L'ufficiale si sente in colpa e come avviene teme che la sua colpa sia visibile agli altri. Invece è invisibile a tutti, salvo che al padre della vittima, un indigeno che conosce la lingua italiana. Le circostanze riportano l'ufficiale sul “luogo del delitto” … Solo dopo essersi quasi squagliato sotto i