Far poco è possibile nello Stato, figurati in quell'enclave extraterritoriale che è l'università, ma se il fannullismo cui alludeva giorni or sono il Re della Sapienza si riferisce alle cosiddette pubblicazioni, è necessario distinguere: alcuni non scrivono, quindi non pubblicano, altri scrivono e pubblicano a spese dell'università oppure a spese proprie, altri pubblicano perché i loro libri hanno mercato (logicamente si parla di numeri piccoli), altri ancora scrivono ma non pubblicano perché si rifiutano di pubblicare a pagamento (che somiglia all'andare a puttane) e, ahiloro, non producono merci vendibili. Chi scrive questa nota ha pubblicato (senza pagare, come sempre) il suo ultimo libro quattro anni e mezzo fa, e negli ultimi quattro anni ha pubblicato un solo articolo. Nel frattempo, preparando due libri nuovi ancora inediti a causa delle ragioni illustrate, ha gestito centinaia di studentesse e studenti, tra lezioni ed esami. Ciò nonostante non ritiene di essere