All'esterno del "grande raccordo anulare"
Il cinema romanesco ritiene che il proprio parlato sia comprensibile all'esterno del "grande raccordo anulare"* ma, anche a causa della registrazione diretta ambientale, non lo è. Il cinema romanesco è diciamo etnocentrico. Gli servono invece le didascalie, in modo che chi sa e riesce a leggere possa seguire i "dialoghi". E' vero d'altronde che il parlato non è, spesso, inevitabile... Qualcuno ha scritto che il cinema "italiano" non è fatto per sessanta milioni di italiani, ma per tre milioni di romani. Forse ha ragione. * Ve n'è per caso uno "piccolo"?