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Visualizzazione dei post da 2024

Osservazione partecipante

  "Tra due mondi", film francese del 2021 (regia di E. Carrère, con J. Binoche) è interessante perché mette in scena le difficoltà di quel tipo di ricerca sociale che si chiama "osservazione partecipante". Una scrittrice finge di essere un'addetta alle pulizie allo scopo di conoscere il mondo su cui intende scrivere. Fa  l'addetta alle pulizie, nel senso che sgobba come le "colleghe" e i "colleghi", solo che il suo scopo non è guadagnarsi da vivere come addetta alle pulizie, ma come scrittrice di un libro sugli addetti alle pulizie dei traghetti tra la Francia e la Gran Bretagna. Tutto qui. L'osservazione partecipante è un buon metodo di ricerca sociale, ma è rischioso, in quanto chi la pratica in definitiva è un po' un infiltrato, una "spia", e - come dire?- partecipa . Il caso vuole che dei conoscenti della scrittrice la riconoscano durante un viaggio del traghetto cui una serie di imprevisti costringe la scrittrice e

Delusione di primavera

Su una bancarella di libri vecchi ho trovato  Tempeste di primavera , di Frank Thiess, e appreso che tratta d'amore nel contesto dei "cavalli pensanti di Elberfeld". Di Thiess molti anni fa trovai e lessi  Tsushima , un romanzo sulla guerra tra Giappone e Russia (1904-1905) . L'autore mi era rimasto in mente mentre studiavo non so più quale opera di Guido Ceronetti, che ne  menziona il romanzo con trasporto. Quanto ai "cavalli pensanti di Elberfeld", notevole fenomeno di oltre un secolo fa, io ne ho avuto notizia solo da una decina di anni traducendo - per me - un racconto di Kafka intitolato Uno studente ambizioso . Ceronetti, dunque, Kafka, la battaglia navale di Tsushima (27-28 Maggio 1905), Thiess (1890-1977), ecco i nomi che mi hanno indotto a comprare Tempeste di primavera,  pubblicato nel 1937 e tradotto da Anita Rho per Frassinelli.  Wolf Brassen, il narratore, studente di origine piccolo borghese, frequenta l'università a Tubinga - lettere, stor

Una vita difficile nel romanzo "Corporale" , di Paolo Volponi

Serve, io credo, la massima attenzione nel leggere un testo concepito in modo non convenzionale, a cespuglio , mentre basta un'attenzione "fluttuante" nel leggere un testo concepito in modo convenzionale, ad albero . Corporale  (Paolo Volponi, 1975) appartiene al tipo non convenzionale per cui, caso raro, ho iniziato a rileggerlo ben attento subito dopo averlo letto ben disattento.  Il romanzo consta di quattro blocchi diseguali di pagine per un totale di oltre 500. Iniziamo dal primo blocco (7-136) che ho terminato di rileggere stamattina. Il protagonista è Gerolamo Aspri, meno che quarantenne, cresciuto senza padre e scontento anzi disgustato del compagno della madre, detto "padrone"*. Laureato in Legge, ex impiegato in una azienda privata, insegnante di lettere in una scuola "confessionale" di Varese, sposato con due figli, già iscritto al Partito comunista italiano, di interessi trotzkisti, è preoccupato - a dir poco - dall'eventualità di una g

L' autore dei Promessi sposi

  Un video di quelli che girano mostra giovani presumibilmente in discoteca ai quali viene chiesto quando è nato Gesù Cristo e chi ha scritto I promessi sposi . La prima domanda è solo in apparenza facile, la seconda appartiene a ciò che si chiama "cultura generale". Gli intervistati falliscono anche in modo comico, infatti una ragazza risponde che Gesù Cristo "è nato negli anni trenta". La situazione non è tuttavia di quelle adatte a domande di "cultura generale". L'intento del video sembra tendere alla tragicommedia dell'ignoranza , ma a me sembra brutto e malvagio. Mi viene da pensare: chi decide che cos'è la "cultura generale"? Non è che nel corso del tempo essa cambia? Non è che un "generalmente colto" di sessanta anni interrogato da un ventenne "altrimenti colto in generale" fallirebbe? C'è dell'altro, comunque, infatti sappiamo che quasi tutti hanno la "cultura generale" vecchia e nuova in

La scuola pubblica davanti al molteplice linguistico e culturale

 Il ministro dell'istruzione propone che sia garantito un minimo (20 %) di scolari nostrani in ogni classe - ne ignoro il motivo perché non m'intendo di didattica nella scuola dell'obbligo e non ho letto né ascoltato i media su questa trovata che per altro non è nuova, infatti anni fa la ministra dell'istruzione Mariastella Gelmini, ai tempi di Forza Italia, propose un minimo di nostrani del 30%. Calano le pretese. Comunque chi può e non gradisce che suo figlio si trovi in terra straniera -  a due passi da casa! - lo manderà in scuole private esenti dal molteplice linguistico e culturale . Agli altri toccherà una scuola sempre più scadente, non solo a causa del molteplice linguistico e culturale , ma anche per i motivi che qui ho segnalato quando il blog si occupava di tali argomenti: la scuola soprattutto contiene i minori e secondariamente li istruisce . Non mancano, anche se io non li leggo né li ascolto perché mi danno il vomito, gli ipocriti e i deficienti che f

Ah, i trucchi del cinema!

Una domatrice di orche* perde la parte inferiore delle gambe a causa di un incidente sul lavoro e riceve sostegno non solo dalla tecnica riabilitativa, senza contare l'assicurazione, ma anche da un buttafuori** che la porta a spasso e non la trascura come femmina . Il film che offre, insieme a queste, diverse altre suggestioni ***, pare che sia piuttosto famoso ... secondo me usa troppi ingredienti e troppo condimento. Notevoli i due protagonisti. Si resta stupefatti dai trucchi o meglio magie che trasformano l'attrice Marion Cotillard nella donna menomata di cui sopra. Anzi, credo che ciò sia il segreto del film, "Un sapore di ruggine e ossa" (2012). * forse "domare" non si dice più. ** nemmeno "buttafuori". *** incontri sanguinari di kick boxing; amplessi frenetici; amplessi problematici, date le circostanze;  un bambino che sta con il cane nell'apposito casotto; la rivelazione che le telecamere di sorveglianza nei centri commerciali servono

Monumenti ai giornalisti?

  Il critico d'arte Francesco Bonami*, accompagnando il cosiddetto Pif in giro per Milano ai fini di una puntata della trasmissione tv che va in onda su Rai 3 attorno alle 20,30 **, ha segnalato il monumento a Indro Montanelli chiedendone il perché ... come se, ha detto, in un futuro si pensasse di monumentalizzare Paolo Mieli o Ezio Mauro ... trattasi solo di giornalisti, ha detto, e ha ricordato che il giovane Montanelli - volontario in Etiopia - ebbe in "moglie" una dodicenne da lui poi definita un "animaletto".... Bonami ha ragione, sia sul fatto che un giornalista non va monumentalizzato sia sulla intrinseca infamia*** del commercio sessuale di un uomo con una dodicenne ... * V. per esempio  Lo potevo fare anch'io , spigliata rassegna sull'arte contemporanea. ** "Caro Marziano". *** Queste sono parole mie.

Foto di gruppo con signora: un romanzo d'avanguardia di 50 anni fa ...

  Trovato in un punto di scambio libri, ho letto quasi per intero Gruppenbild mit Dame di Heinrich Boell, uscito da oltre cinquanta anni. Precisato che in italiano il titolo è Foto di gruppo con signora e che "Boell" rimanda a Boll con la dieresi sulla "o", devo dichiarare che il romanzo, molto lungo, non finisce mai, o almeno: si vorrebbe terminato e invece continua compiaciuto. Imperterrito. Si tratta di una finta ricerca su una bella signora un po' sfiorita che si chiama Leni e sulle persone a lei connesse. Testimoni. Come per chiunque, il numero degli amici, parenti, amori, conoscenti della signora è cospicuo. E tutti quanti sono guardati dalla Storia. Nel caso di Leni e compagni in questione è la Germania del Novecento fino al termine degli anni sessanta, per cui abbiamo riferimenti al primo dopoguerra, al periodo nazionalsocialista (1933-1945), alla guerra (1939-1945) e  al secondo dopoguerra, "democratico" a ovest, "popolare" a est.

La polizia segreta nella Repubblica Democratica Tedesca

  "Le vite degli altri" è un famoso film tedesco* del 2006 che ieri ho rivisto privatamente con una certa soddisfazione. Racconta della metamorfosi di un funzionario della polizia segreta ("Stasi", v. Sta at si cherheit ** ) della RDT (o DDR), il quale, entrando di nascosto nella dimensione familiare di un autore di teatro e di una attrice sospettati dal governo di pratiche "filooccidentali", pian piano inizia a empatizzare con loro, se non con la loro Causa. Direi che s'innamora non della Causa, no: dell'attrice. Interessantissimo personaggio, questo funzionario della Stasi. Solo, solitario, guardato dai vicini come se avesse la peste, privo di amore e costretto a fruire di sesso mercenario ... interviene a favore dell'autore di teatro e così facendo perde il proprio status, viene sbattuto - non in galera per tradimento, infatti non lascia prove dietro di sé - viene sbattuto ad aprire lettere sospette con il vapore. Poi arriva l'abbattimen

Catrame. Cinque libri di Lucio Mastronardi

1. Nei sessanta e passa anni dall'uscita del Maestro di Vigevano , di Lucio Mastronardi, potrei averlo letto, ma oggi, trovato in uno scambio libri e scorso, mi sono chiesto se per caso io non mi sia limitato a vedere il film che ne fece Elio Petri, con Alberto Sordi, il quale a Vigevano (cittadina lombarda prossima al Piemonte) lo situo male.  Il MDV racconta di un cinquantenne che osa lasciare il suo penoso posto sicuro di insegnante elementare per finanziare con la liquidazione un laboratorio di scarpe della moglie e del cognato. Viene tuttavia presto sbattuto fuori da tale pratica perché  vanaglorioso diffonde informazioni circa gli incassi e gli imbrogli fiscali di moglie e cognato. Rientra nello Stato dopo "regolare concorso", intanto scopre che la moglie gli mette le corna; poi incontra una donna, da lui già contemplata in una cornice idilliaca, come prostituta; riceve infine dalla moglie, morente, la rivelazione che il loro figlio è frutto di un vecchio adulterio

L'Egitto non confina con gli Usa

Adolf Gruenbaum studiando criticamente l'opera di Freud definì freudiani quei lapsus che per essere compresi necessitano di un'analisi. Secondo Gruenbaum non sono freudiani invece i lapsus quando sono errori di natura evidente. Se il presidente Usa Biden dice Messico al posto di Egitto, ebbene: questo è un lapsus freudiano. Naturalmente può essere causa di tale lapsus (significa "scivolata" in latino) lo stato mentale del parlante, un anziano che nella realtà traballa alquanto. Questa è una battuta... Interessante è congetturare che Biden "inconsciamente" consideri l'Egitto un Paese confinante con gli Usa. D'altra parte sappiamo che la geografia e la storia sono materie poco note ai più.

Savoia

  La morte e il funerale del Savoia ex principe ereditario mi fanno ricordare che in Europa, per limitarsi al nostro continente, ci sono ancora diverse monarchie anche non puramente ornamentali ... sarei repubblicano perché la monarchia ti impone il privilegio - politico e non politico - ereditario ... tuttavia il regno del capitalismo è ciò che conta ...  Tornando ai Savoia, commisero l'errore di sottomettersi alla dittatura fascista, alla guerra di Spagna ... (lasciamo stare la guerra coloniale ... colonie le avevano tutti) ... commisero l'errore di inghiottire le leggi razziali, l'alleanza con la Germania nazista, la guerra ... eppure una decina di milioni di italiani li votarono al famoso referendum istituzionale...  E l'Otto Settembre? E la fuga da Roma verso il sud? D'accordo, l'armistizio con gli angloamericani mentre le armate tedesche ex alleate stavano ben salde nel nostro territorio non fu una genialata ... Quanto alla fuga, re d'Italia e accolit

Grandangolo, grand'angelo

  T. Malick realizzò anni fa un film che racconta la vicenda di un obbiettore di coscienza cattolico e antinazista al tempo della seconda guerra mondiale, un contadino austriaco già oppositore dell'annessione* alla Germania (1934) e così convinto delle sue opinioni pacifistiche da farsi giustiziare. Ghigliottina. Nella realtà storica  costui fu Franz Jaegerstaetter. L'opera è godibile sia per gli esterni che per gli interni, sì, ma esageratamente belli, da "resort" tirolese ... del resto stucca un poco per il tipo di cinematografia usata dall'inizio alla fine - se non fossi certo di sbagliarmi userei la definizione di "grandangolo". Di Malick, celebre regista statunitense, mi ha colpito il trattamento che nel film si riserva alla lingua tedesca, quasi sempre relegata a far da sfondo spiacevole ed alieno, mentre è da credere che i dialoghi si svolgano in inglese - in italiano nella versione che ho visto.  * Anschluss , in tedesco.

Napoleone credeva di essere Napoleone

 Nel leggere I cento giorni , romanzo storico di Joseph Roth dedicato a Napoleone Bonaparte e a una lavandaia - precisamente quando NB riprese il potere (1815) per i celebri cento giorni, mi è tornato in mente il vecchio cliché del matto che si crede Napoleone , roba evidentemente vecchia, difatti oggi di storia nessuno sa più un cavolo *. Ebbene, l'immagine che Joseph Roth dà dell'imperatore è tale da far credere che un matto qualsiasi davvero si potesse credere la super star Napoleone, dominatore di mezzo mondo, salito dal nulla, amato, ammirato, desiderato da ogni donna, invidiato, obbedito. E forse Napoleone stesso fu un matto a credere davvero di poterla fare a tutti.  E la lavandaia? Una delle tante donne attratte dal e nel carisma dell'imperatore, la cui vicenda interrompe - ma anche si mescola con - il racconto. Opera minore ... *Orsù: nel 1792 è abolita la monarchia, nel 1793 Luigi Xvi è condannato e decapitato. Nel 1804 Napoleone è incoronato imperatore. La Rivolu

Come trasformare un paradiso nell'inferno

  Paradiso perduto ( A devil in paradise , 1956) è un breve romanzo di Henry Miller che racconta come Henry Miller, tornato a vivere negli Usa e precisamente in California, a Big Sur, sposato con una ragazza e padre di una bambina, si accolli un amico dei tempi parigini caduto in disgrazia. Conrad Moricand. Lo invita a stabilirsi a Big Sur e presto si accorge che si tratta di un parassita. Ingegnoso, dotato di talenti vari, ma parassita, nonché afflitto da un insopprimibile prurito. Tra i talenti del tanghero, grattarsi a sangue escluso, c'è l'astrologia*, cui Henry dedica qualche pagina molto sapienziale e predicatoria. Evidentemente ai tempi si poteva/doveva dibattere sull'astrologia, tra artisti e intellettuali statunitensi. Una sera dopo cena Moricand racconta di aver seguito una volta a Parigi per strada una donna accompagnata da una bambina e di aver avuto contatto erotico con la seconda dopo aver ottenuto il consenso della prima. Da ciò il titolo originale, un diavo

Alessandro Barbero va in pensione

 Alessandro Barbero, 64 anni, professore ordinario di storia medioevale (credo) in Piemonte, va in pensione, quando la maggior parte dei professori universitari in pensione non andrebbe mai ... La cosa mi sorprende e mi induce a credere che ci sia qualcosa sotto ... sopra ... dentro ... dietro ... Comunque complimenti, e auguri - prima di tutto di buona salute e poi di prosieguo della brillante carriera di star... e di mimo: avete notato che Barbero nell'entusiasmo del parlare fa spesso il gesto di chi tira in basso la maniglia dell'allarme, in treno ...

Sul confine tra due romanzi di Joseph Roth

  Trovo un certo Kapturak in due diversi romanzi di Joseph Roth, nella Marcia di Radetzky  * e in Giobbe . Quest'ultimo testo mostra di Kapturak solo la faccia del facilitatore di diserzioni e di espatri dalla Russia zarista, a pagamento naturalmente. Riceve la clientela all'interno di una taverna che sta al confine dell'impero austro-ungarico e l'impero russo, al confine tra La marcia di Radetzky e Giobbe . Nel magnifico romanzo LMDR Kapturak, un nome il cui altro senso non sarà certo sfuggito a Joseph Roth, fa anche il prestatore, l'usuraio, il finanziatore, se non il tentatore. In G risolve problemi alla povera gente che non ne può più dello Zar e spende i pochi rubli risparmiati per sfuggirgli. Per andare "in America". Ne vale la pena?  Sta di fatto che il protagonista del romanzo, un maestro di religione ebraica russo, passato in Usa, alla fine si appresta a far ritorno in Europa insieme a uno dei suoi figli, miracolosamente ritrovato.  * me ne sono

Lo psicologo della mutua

 Il germanista Claudio Magris ieri 9 Gennaio sul Corriere recensiva la nuova traduzione del Castello ( Das Schloss* ) di Kafka proponendo una visione del protagonista, l'agrimensore** K, come esiliato . K non è affatto un esiliato, ma un padre di famiglia in trasferta di lavoro,  e sia pure senza capo né coda,  che mette le corna alla moglie. Sempre sulla scia del traduttore Magris propone un nesso tra la creazione del romanzo e la celebre relazione che Kafka ebbe con una donna sposata, sua traduttrice in ceco, Milena. Ma per favore! Neanche lo psicologo della mutua ...  * Una lettura accurata del testo suggerisce che "cittadella" tradurrebbe meglio, stavolta, Schloss . ** Landgemesser :  in prima battuta significa "geometra" .

La risata di Toti Scialoja

 Nell'autunno del 1996 cercavo di animare la materia contenuta in un testo di psicologia sociale, non tanto per le troppe persone che mi ascoltavano, ma per non annoiare me stesso nel corso delle lezioni. Così, a proposito di ciò che capita tra gruppi vicini e contrapposti, mi tornò in mente una poesiola di Toti Scialoja, il noto pittore novecentesco che per fortuna sapeva scrivere. " Il sogno segreto dei corvi di Orvieto è mettere a morte i corvi di Orte ". Tutto qui. Com'è noto le due cittadine menzionate sono molto vicine reciprocamente. Una studentessa, entusiasta della poesiola, cercò Toti Scialoja e ne trovò il numero telefonico. Brava, perché ai tempi eccetera eccetera ... L'anziano artista diede ascolto telefonico alla giovinetta e rispose con una risata alla contestualizzazione psicologico-sociale. 'Ma no', disse, 'è puro caso, suono ... '  A me pare che "il caso" abbia fornito uno spunto geniale a Toti Scialoja ...