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Visualizzazione dei post da 2020

Faccia da turco

  Ho terminato la lettura (o rilettura?) di Faccia da turco (Ganz Unten il titolo originale, bellissimo), opera di Guenter Wallraff risalente agli anni ottanta dello scorso secolo. Ganz unten in tedesco significa completamente ( ganz ) in basso ( unten ) . Com'è noto GW, un giornalista, si truccò "da turco" per fare osservazione diretta e partecipante delle condizioni ai tempi inflitte ai (lavoratori) turchi nella Repubblica Federale Tedesca, ancora distinta dalla repubblica Democratica Tedesca. Il lungo libro, edito in Italia da Pironti (Roma), è abbastanza noioso, eppure interessante. Scambiato davvero per turco, GW, o meglio Ali, riceve dai tedeschi suoi connazionali un trattamento quasi sempre irriguardoso e, come lavoratore senza diritti, viene sfruttato in modo particolare e anche impiegato in pratiche nocive. A parte il rilievo dato alla xenofobia (dei tedeschi), al loro razzismo, GW è incisivo soprattutto là dove mette in luce l'infamia della società indust

Mater et Magistra?

  Galli Della Loggia ieri 30 xii ha scritto sul Corsera un articolo critico circa il papato e la chiesa cattolica romana. Come istituzione essa sarebbe antidemocratica, autoritaria come più non si può, priva di trasparenza eccetera. Negata alle donne. Ciò sarebbe contraddittorio con gli appelli dell'attuale papa al mondo, agli Stati, alle istituzioni, appelli alla apertura, alla condivisione. In estrema sintesi (mia personale): il papa è "di sinistra" eppure domina uno Stato "di destra". Detto in romanesco, che mi pare essere una parlata cara a GDL: facesse ordine e pulizia in casa, prima di predicare urbi et orbi! GDL sembra dimenticare che la chiesa cattolica romana è una istituzione che ha a che vedere con la religione, con lo spirito (qualsiasi cosa significhi tale termine), con la morale. Mater et magistra! Non è un "vero" Stato, non ha esercito, dispone di un territorio minimo, non ha particolare forza economica, non comunque confrontabile con qu

Giorgio Galli

  Ultranovantenne, è morto lo studioso e storico della politica Giorgio Galli. Ne ho gustato diversi anni fa una Storia del partito comunista italiano davvero pungente, e in tempi più recenti qualche opera sulle componenti "esoteriche" del nazionalsocialismo. A sua cura pure una edizione meno incompleta del solito di Mein Kampf . Letta.  Il suo libro più noto sul cosiddetto bipartitismo imperfetto (DC e PCI) mi è "sfuggito" con ogni probabilità a causa della sua appartenenza al teatrino nazionale della politica, disgustoso e risibile. Il Galli in certe sue pagine sull'esoterismo nazi è un tantino congetturale, comunque intrepido e per nulla accademico. 

Hiroshima con lo sconto

  Un articolo sul Corsera di oggi 28 xii segnala un libro per ragazzi su Hiroshima (V. De Marchi autore) senza menzionare mai la nazionalità della forza militare che bombardò la città nel 1945. La bomba atomica fu sganciata dagli Usa.

"Omofobia" pompeiana

 Ammesso e non concesso che tutte le manifestazioni di disprezzo/dileggio nei confronti degli omosessuali oggi rientrino nelle fobie ("omofobia") , non ha senso definire un graffito pompeiano - che sembra dar dell' "invertito" a un tizio - come "omofobico". Si tratta di un insulto vergato duemila anni fa circa. Applicare parametri etico-psichiatrici di oggi ai tempi antichi è una sciocchezza.  Il graffito è: Nicia cinaede cacator. Nicia è il tizio; cinaedus significa "effeminato" (cinaede è, direi, vocativo); cacator solo in apparenza ha un significato chiaro. La frase merita l'attenzione di specialisti in latino e in fatto di usi e costumi pompeiani. 

Reiterazione criminale

  M'ha sempre colpito udire o leggere che un giudice "ritiene l'accusato capace" di "reiterare" il malfatto. Da semplice lettore mi viene da pensare che certi "crimini"possono essere commessi di nuovo, che ne so? - la coltivazione di maria giovanna nell'orto di casa; ma quando una donna è accusata di aver ucciso due persone, di averle fatte a pezzi e di aver poi depositato in prossimità di una autostrada tre o quattro valige contenenti i  pezzi dei cadaveri , ebbene: mi pare arduo ipotizzare che costei possa " reiterare"  tale caterva di crimini. Ragione per cui l'affermazione del giudice timoroso d'una "reiterazione" talvolta mi pare comica, se non semplicemente cretina. Sia detto da profano che non conosce né il linguaggio settoriale giuridico né la cosiddetta filosofia del diritto. Se in questione è, come credo, l'esigenza di mantenere il supposto mariolo in "stato di fermo" perché non ingarbugli le

Annottamento

 Non compro novità in fatto di narrativa - né ormai compro in genere libri di natura "scientifica". Compro da anni libri usati e spesso non più ristampati. Raramente mi rivolgo a biblioteche pubbliche. Davanti alle "classifiche di vendita" mi trovo dunque del tutto estraneo. E' possibile che mi perda qualcosa sia di narrativa italiana sia di narrativa straniera. E che non abbia il tempo per recuperare, data la mia età. Leggo volentieri autori del novecento, soprattutto italiani. Seguo un metodo semplice: se incontro un autore noto, o che "mi dice qualcosa", lo prendo. Poi, se mi piace, cerco altre opere dello stesso autore, e così via. Sto recuperando il tempo perduto a causa di pregiudizi, di settarismo, di necessità di tenermi, ai tempi in cui lavoravo, aggiornato in campo "scientifico"? Forse. Non mi fido delle recensioni che incontro sul giornale? Di più: non le leggo neanche. Del resto è in questione la mia piccola, irrilevante, vendetta

La reginetta della frittata di cipolle

  La nuova versione di "Natale in casa Cupiello", trasmessa in questi giorni dalla Rai, ha come contesto "storico" l'immediato dopoguerra, mentre l'opera fu ultimata da Eduardo De Filippo nel 1931 e logicamente non contemplava né danni bellici all'appartamento in cui si svolge la vicenda, né accenni alla "fraternizzazione" tra giovani donne napoletane e soldati statunitensi di colore. A parte ciò, che mi pare resti marginale, la nuova versione con Sergio Castellitto è fedele al testo di Eduardo, almeno a quanto posso ricordare.  Non sono insoddisfatto di quello che ho visto (Rai Premium, 24 xii 2020).  Il colore, il calore, l'arredamento, i costumi, tutto funziona. Bene la moglie del protagonista, ("reginetta della frittata di cipolle"), bene il figlio, il fratello. Forse troppo bella la figlia, per altro dotata di vago "strabismo di Venere". Non male gli altri. Bene anche Castellitto, per quanto il suo accento napoleta

Hub

  Poiché da molto sento e leggo la parola "hub" applicata a fenomeni diversi come la aeronautica e, oggi, la organizzazione "logistica" inerente i vaccini erogabili alle masse, valutando che si tratti di un sostantivo inglese sono andato a cercarne il significato in un dizionario inglese-italiano. Ho trovato che "hub" vuol dire "mozzo"  (il centro di una ruota di bici o moto) e, in genere, "centro". Ah ecco! Sciagurati coloro che praticano la magia da quattro soldi del non tradurre. E sciagurati coloro che le si accodano come pecore (sheeps).

Vicissitudini del "cazzo"

  Due trentenni al bar si scambiano delle parole, a un tratto la bionda dice alla bruna: mi stai sul cazzo. Ieri sera 16 xii su un canale Rai - film italiano. Bei tempi, quando la cosiddetta invidia del pene si manifestava di scorcio! Cos'è mai diventato, il "cazzo"? Un modo di dire? Già lo era. Oppure qualche donna crede di averlo? O invece lo ha?  Teniamocene lontani. In effetti la parola " cazzo" è usata metaforicamente da molto molto tempo dagli uomini, che sembrano del membro avere scarsa stima. Eppure che cosa sarebbero senza di lui?  Discorsi del cazzo. Non ci capisco un cazzo. Forse questo frasario non dipende solo da sessuofobia, ma dalla sostanziale anarchia del membro in questione, che vive una vita sua, diciamo. Meno lunga del resto, in termini di anni buoni, di quella del titolare. Chissà!  Del detto membro molte donne s'intendono. Paradossalmente loro sarebbero più titolate degli uomini a deprecarlo. Bisognerà pensarci.

Pasqualino Sette Bellezze

 Visto "Pasqualino Sette Bellezze" (P7B), il film fatto da Lina Wertmueller nel 1976. Notevoli le scene di massa, che ricordano Gustave Doré, il pittore francese del xix secolo famoso per aver illustrato la Divina Commedia. Notevole il fervore espressionistico di alcune scene, certo forti. V'è forse del Goya, e certo della sceneggiata napoletana.  P7B fu citato da Ch.Lasch come esempio sinistro della mentalità di sopravvivenza. Giancarlo Giannini è il "mostro" che sopravvive, si adatta. La storia inizia a Napoli negli anni trenta, passa dall'inferno e termina a Napoli dopo il 1945. P7B è sporco ma ancora vivo, vivo ma sporco.  Non so perché ai tempi mancai questo film, o meglio: lo so. Ma qui non è il caso di parlarne.

Il sindaco del rione Sanità

 "Il sindaco del rione Sanità", opera di Eduardo de Filippo (1960) che non ho letto e che temo di non aver visto, ai tempi, per intero, è stata tradotta in linguaggio cinematografico da Mario Martone. Ho visto il film (2019) giorni fa (Rai Play). Nel complesso è godibile. Mi pare però che il pirandellismo eduardiano strida a contrasto con il gomorrismo della attualizzazione proposta da Martone. * Non credo che i tamarri messi in scena da Martone possano essere tanto sottili, almeno nell'eloquio, quanto i personaggi eduardiani.  Comunque tento di riassumere. Un boss napoletano usa ricevere i suoi "clienti" e risolvere i loro problemi amministrando a modo suo la giustizia, infine s'imbatte in un aspro conflitto tra un padre e il figlio di quest'ultimo e, come dire? - ci rimbalza. Viene accoltellato a morte dal padre.  "E' morto il sindaco del rione Sanità", dice qualcuno. Non saprei se Eduardo volesse con ciò dichiarare finito il tempo di qu

Acquisti "mirati"

  In questi giorni ho comprato tre libri di cui due per errore e per caso. Per errore ho preso Cristalli sognanti di Th. Sturgeon, per caso Il braccio avvizzito di Th. Hardy.  Il libraio aveva preso dallo scaffale per me alcuni volumi di Simenon senza far caso ai due nomi, che hanno diverse lettere in comune. Mi sono accorto a casa dello sbaglio. Certo "Cristalli sognanti" come titolo simenoniano era strano.  Il braccio avvizzito (racconti) l'ho preso perché mi è caduto lo sguardo sul nome Hardy, autore ben noto, che stava nella scatola dei libri da un euro. Il libraio, stavolta non lo stesso, un altro, non aveva da farmi il resto.  Non mi è nuovo neppure Sturgeon, autore di fantascienza. Insomma, li terrò entrambi? Mah! Avevo trovato e scelto Infelicità senza desideri di P.Handke. Noiosino come sempre. Buono l'Hardy. Ottimo il racconto che dà il titolo alla raccolta. Sturgeon poveretto non ha colpa se non è Simenon. Ma nemmeno io.

Let it bleed

  Le opinioni sul mondo umano sociale politico eccetera di un artista (anche i romanzieri e i poeti lo sono) contano quanto le opinioni delle persone comuni. Degli artisti conta l'arte. Quello che l'arte esprime. Inscena. Dice: ma certi artisti sono famosi e quindi le loro opinioni si diffondono.  Roald Dahl "antisemita"? William Faulkner "razzista"? Avranno avuto le loro ragioni - e i loro torti - in merito.  Non dovete votare per un artista, potete votare per un politico. Di più: di uno scrittore potete chiudere il libro. Del politico vi tocca sopportare per anni l'agire.

Gentaglia

  Data la tendenza degli studenti a comportarsi come cialtroni in classe credo che per molti docenti la didattica a distanza sia un sollievo. In realtà anche nei miei ultimi anni di lezioni universitarie (attorno al 2009)  spesso ho constatato che gli studenti erano gentaglia.

Revenge porn

  V'è chi sputtana l'ex diffondendone foto intime tramite i mezzi che la tecnica oggi offre. La cosa è di pessimo gusto e credo che possa avere rilevanza penale. Per cui chiamarla "revenge porn" (pornovendetta) le dà un certo fascino (glamour). Trasforma un verme locale in verme cosmopolita.

Fiore del deserto

  "Fiore del deserto" è un film che ci ricorda il fenomeno delle mutilazioni genitali femminili.  Una bambina somala sfugge al matrimonio impostole dalla famiglia con un anziano. Molto anziano.  Emigrata a Londra inizia grazie alla sua bellezza una fortunata carriera come modella.  La fama le consente di farsi portavoce della opposizione all'uso delle mutilazioni genitali femminili in quanto lei stessa ne è testimone e vittima diretta. Il film è del 2009, anno in cui pare che migliaia di bambine subissero ancora mutilazioni genitali. Queste sono il frutto particolarmente velenoso di una mentalità sessuofobica che si scarica sulle bambine e incide sulla vita delle donne. Il film non manca di grazia, voglio dire che non è solo militante. Pare una fiaba. Ne aspetto una anche sulla circoncisione, mutilazione genitale maschile.

Bielorussia e Ucraina

  Un supplemento al Corriere del 15 xi scorso intitolato "Bell'Europa" mostra nella pagina del sommario una cartina dell'Europa in cui non manca il territorio dell'Ucraina, ma il nome. Né manca il territorio della Bielorussia, ma il nome. Strane omissioni. Ammesso e non concesso che i due Paesi non dispongano di monumenti idonei alla notevole pubblicazione (BE) , non capisco perché ne manchino i nomi.

Vita segreta di Maria Capasso

  Ieri 29 xi la Rai ha trasmesso un film di Salvatore Piscitelli: "Vita segreta di Maria Capasso". Ho visto dello stesso autore " Immacolata e Concetta", "Le occasioni di Rosa", "Blues metropolitano". "Vita segreta" è da vedere.  Una donna, tentata da un uomo che dispone di denaro e di calore, attua una svelta "trasvalutazione" (Umwertung) dei valori diciamo sociali e cristiani e delinque per lui ripetutamente. Acquisisce status socioeconomico, infine usa le abilità criminali apprese per liberarsi del tentatore. A parte la levigatezza delle immagini, nuova rispetto ai primi film di Piscitelli, le tematiche sono simili.  La protagonista, Luisa Ranieri, non è Anna Magnani, ma funziona.  Sponsor: Audi .....

Gomorra in serie

Aggirandomi t ra i canali tv ho trovato la serie "Gomorra". Avevo visto il film di Garrone, ottimo; avevo letto qualche decina di pagine del libro di Saviano, che però mi aveva infastidito a causa del suo " campanilismo": Napoli è un rilevante porto sul Mediterraneo, una città-nazione, ma non esageriamone la rilevanza luciferina. Ho apprezzato subito la serie "Gomorra" per gli esterni, per alcuni degli interni, per le facce dei personaggi, per i colori. Per i notturni.  Sono più affascinato che preparato, mi si perdoni quindi qualche imprecisione. Si tratta di una saga al cui centro agisce Gennaro Savastano (Salvatore Esposito è il nome dell'interprete), un giovanottone in carriera che, mi pare, raggiunge la posizione di boss dei boss dell'area napoletana. Lui e tutti gli altri controllano lo spaccio dell'eroina e/o cocaina. Vanno in giro su spocchiosi macchinoni tedeschi, mentre la manovalanza scorrazza su grossi scooter. I vari boss si combat

Cosa dirà la gente? Dipende

  Visto in tv un film di qualche anno fa intitolato "Cosa dirà la gente", girato in medio oriente e, credo, nel nord Europa. Una ragazza pakistana cresciuta in Norvegia scandalizza la sua famiglia perché intende comportarsi come una ragazza norvegese. La costringono a tornare in Pakistan. Si ambienta. Incappa però una sera, insieme a un ragazzo, in una pattuglia di poliziotti malvagi, sadici e concussori, che danno luogo a uno scandalo diciamo sessuale da loro stessi costruito. I parenti che ospitano la protagonista  richiamano il padre dalla Norvegia. Il padre non sa che fare, addirittura spinge la figlia a suicidarsi. Non ci riesce. La riporta comunque in Norvegia. Qui viene prospettato alla ragazza un matrimonio con un medico pakistano che vive in Canada. Famiglie d'accordo. La protagonista scappa di casa. Fine del film. Il film è godibile per gli esterni e gli interni, oltre che per l'abbigliamento e i volti - pakistani. Al netto della sua oggettiva stronzaggine

Scuola chiusa

  Chi si straccia le vesti per via della scuola chiusa non lo capisco, o lo capisco troppo bene. La scuola in genere è un contenitore minorile, poco più. Né vedo adolescenti afflitti in giro.  Non attribuisco molto valore alla scuola italiana attuale. Alla mia ("53 -"67) neppure, sarà perché ho continuato a leggere da solo, finita la scuola, e ancora non ho smesso. "Faccio i compiti"; come si dice a Firenze: "le lezioni". Ciò a cui la scuola non mi motivava.  La scuola chiusa, certo, priva molti studenti del piacere maligno di comportarsi in modo diciamo scortese con i loro docenti. Li libera però dalla galera che alla fin fine è passare diverse ore al giorno in classe.  Scortesia e galera stanno tra loro in rapporto stretto. Eppure il disagio scolastico dipende anche da altre ragioni. Una sta nel fatto che solo il denaro conta, nella società capitalistica stracciona italiana, mentre la scuola è poverissima, indigente.

Trippa alla romana

  Qualcuno ha chiesto al Corriere perché non è prevedibile una saga cine-tv sui Savoia.  Ammesso che sia noto il cognome Savoia!  Ha risposto Aldo Cazzullo che " il cinema italiano non lavora per 60 milioni di italiani, ma per 3 milioni di romani ". Forse AC esagera, ma ha fondamentalmente ragione.  I Savoia hanno radici piemontesi. Saghe a parte è vero che cine e tv tendono al " romanesco " - perfino le previsioni del tempo sono lette in Rai da tizi che pronunciano la nostra lingua alla romana.  Come la trippa.

A dispetto di Freud

 Stupisce che uno psicanalista*, non un giornalista o un intellettuale orecchiante, usi espressioni di Freud ("ritorno del rimosso") in modo generico, cioè fuori dal loro contesto, che è e resta quello psicosessuale. Se si parla in modo generico di "rimozione" non si deve menzionare Freud. Ciò non significa che Freud dica cose giuste. Significa che dice cose inequivocabilmente legate alla sfera psicosessuale. Prendere o lasciare.  * Massimo Ammanniti (Corriere 23 xi). P.s. Non è che Freud abbia inventato il termine e il concetto di Verwerfung (rimozione, respingimento), lo ha preso dalla lingua tedesca per spiegare ciò che a suo dire può esser fatto mentalmente del materiale psicosessuale sgradito.

Terrorismo?

  E. Galli della Loggia (Corriere, 21 xi) sostiene che in Italia negli anni settanta sia stato attivo qualcosa che lui, pigramente, chiama "terrorismo". Nero e rosso.  Il terrorismo fu in realtà l'arma usata dagli anglo-americani durante gli ultimi anni della guerra: bombardamenti delle nostre città grandi piccole piccolissime,  popolazioni nascoste nei rifugi, morti a migliaia. Copyright del termine "terrorismo": Churchill. Eventi definibili come terroristici furono le stragi di Milano, Brescia, San Benedetto, Bologna (se basta), non attribuibili certo a Potere operaio, o a Lotta continua. A tali organizzazioni è attribuibile semmai la violenza rivoluzionaria . Organizzazioni clandestine come le Brigate rosse ebbero altresì da questo punto di vista un ruolo di punta con il sequestro e l'uccisione dell'esponente d.c. Aldo Moro. Non pochi esponenti del Sistema (Capitalismo, Imperialismo, Stato e loro camerieri) furono colpiti dalle Br e da organizzazioni

L'eretico Fanzaga

  Le parole di Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria, su covid e dintorni, scandalizzano i media, più quelli "di sinistra" che gli altri. Noto che non è facile sapere che cosa ha detto Fanzaga, mentre è facilissimo sapere che cosa dicono coloro che lo criticano. Funziona così da sempre. Anche degli antichi eretici si conoscono le idee solo dalle parole dei confutatori. 

Guido Boni artista

  È morto l'artista Guido Boni, di 77 anni, già attivo nell'ambito del laboratorio "La Tinaia" (Firenze). Lo ho incontrato tra il 1976 e il 1977 e ancora mi ricordo la sua pittura ingenua e drammatica, la serie de "l'uomo in canottiera",  ma anche certe sue formule verbali tipo: "ti trasmetto la bellezza", ciò appoggiando la fronte sul petto dell'interlocutore. Ecco, Guido Boni trasmetteva la bellezza. Gli si deve anche il detto: " Dio è una donna invisibile".

Pfizer

  Pfizer è un cognome tedesco come fu tedesco il fondatore della famosa ditta farmaceutica (anche famigerata, parrebbe), per cui pfaizer , come viene pronunciato e detto, è una boiata anglocentrica degna di Ellis Island. Si pronuncia come è scritto, all'incirca pfizer . Lo stesso vale per il cognome Lehmann, pronuncia lémann , o Weinstein, pronuncia wainshtain , per dirne due conosciuti o famigerati. Beninteso: tutti storpiamo le parole d'altra lingua. Ricordo di aver sentito qualcuno raccontare (radio rai tre) di non essere riuscito a farsi dire dove fosse la casa natale di Anderssen. La sua pronuncia del cognome era incomprensibile ai passanti danesi. Tuttavia le boiate anglocentriche imperano e piegano gli altri al consenso.  Altra cosa è il processo di assimilazione, per cui in un Paese diverso dal tuo alla fine ti rassegni alla storpiatura: è parte della nuova identità. 

Sconcerti

  Un noto giornalista ha difeso la sua categoria, criticata per spargimento di notizie false, sostenendo che si tratta non di notizie, ma di opinioni. Bisogna sapere che il settore è quello calcistico, entro cui secondo me le "opinioni" sono date in pasto al pubblico come se fossero "notizie". Abile sofista,  diciamo brillante. Buon scrittore, Mario Sconcerti. Oggi  6 xii un suo lungo scritto su La lettura (Corsera) fornisce appunto delle opinioni sullo stato odierno del giornalismo calcistico. Sconcerti sostiene che quando il calcio non era così presente in tv come ora, se ne parlava senza fondamenti. Qualcuno aveva visto la sua squadra, e poco più. Ma ciò vale non solo per il calcio! Vogliamo svalutare ogni pensiero " pre-televisivo"? Ogni epoca ha il suo pensiero, le sue opinioni, le sue credenze, i suoi mezzi "informatici". (13 Marzo 021) Dichiara sul Corsera di tifare per la Fiorentina, e fa bene a non nascondere  come fa qualcuno, la prefer

Diario di Inge

Lettore forse ingenuo di Inge Bachmann, colpito solo dai suoi estri narrativi, ho preso, dopo Il trentesimo anno e dopo Tre sentieri , un suo diario di guerra corredato da lettere di un caro amico dei tempi bui, un ebreo poi passato in Palestina  - non ancora ribattezzata Israele. Il diario sa di poco, come le lettere. Il libro che ne consegue, incolpevoli i due giovani autori, è un vero bidone. Targato Adelphi. Un episodio di sfruttamento della fama di Inge Bachmann?  I testi sono caricati di contenuti "politici" dal curatore. Il quale sguazza nella confusione tra la vita dell'autrice e la sua opera letteraria. Si tratta secondo me di un errore da evitare con la massima cura.

Erdogan e gli ebrei

  Il paragone di Erdogan tra musulmani in Europa oggi maltrattati ed ebrei ai tempi del nazismo, esagerato, ha ferito Galli della Loggia. Dice l'ottimo Ernst che nei paesi arabi è ignota la storia europea.  Invece in Europa tutti sanno la storia dei musulmani? 

Wolfgang Borchert - narrativa delle macerie

In una cittadina toscana l’amministrazione comunale ha fatto murare, accanto alla vecchia lapide in memoria dei sessanta morti ammazzati in chiesa da bombe “tedesche”, una nuova lapide in memoria degli stessi defunti, infatti è risultato che non i tedeschi, ma gli alleati, furono responsabili, “per errore”, dell’eccidio. Dunque l’eventuale lettore di lapidi avrà da scegliere tra un “falso” d’epoca e un “vero” attuale, “revisionistico” – giustapposti. La verità “narrativa” (tedeschi) non cede a quella “storica”(alleati). In attesa di altre scoperte, naturalmente. Del resto, chi volesse appurare l’identità della potenza militare che causò oltre duecento morti a Firenze, nell’estate del 1944 (e centomila “sfollati”), avrebbe molte difficoltà, tra le bombe di terra degli ex alleati tedeschi e quelle dal cielo dei nuovi alleati angloamericani, mentre una misera lapide sistemata in un angolo di una strada in periferia, prossima alla stazione del Campo di Marte, gli donerebbe solo una generi

Vertigine

  Per orientarsi nella comprensione critica delle misure liberticide e terrorizzanti che vengono adottate, in risposta alla diffusione del covid, dal governo italiano, e del sostegno che molti media danno a tali misure*, è necessario liberarsi da spiegazioni troppo materialistiche (ristrutturazione capitalistica, statalismo, interessi della prima, pretese del secondo). In questione è 1 la politica spicciola di un governo rabberciato che vuol durare e lucrare consensi allargando nei cittadini la paura, e 2 la squisita vertigine del comando , dell' intervento ordinatore, del vietare. Rifarsi a Elias Canetti (Massa e potere) e , indietro nel tempo, a Gustave Le Bon (Psicologia delle folle). Dalle stelle alle stalle: il M5S mostra di voler durare a ogni costo, e il PD, che pure ieri 22 x in parlamento ha con Del Rio ricordato a Conte la pesantezza della vita nel Paese, lo tiene in piedi. Il M5S approfitta della paura, che sa alimentare, per statalizzare il Paese. Ma lo Stato non ha i

Tradire un alleato?

  Che Mussolini fosse poco motivato a tener duro dopo la disfatta anche personale(25 Luglio) subita nel corso del " 43 è probabile, solo che non volle tradire l'alleato Hitler, che lo aveva fatto liberare. Che aveva mandato un'armata in Libia per tirar fuori (invano) gli italiani dalle cannonate imperiali britanniche. Non volle tradire . Che poi avesse un problema con Hitler, anche, è probabile. Lo sostenne Montanelli, ieri citato da Aldo Cazzullo sul Corriere. Chi non avrebbe avuto problemi con un fanatico simile?

Dire fare baciare

  In un liceo fiorentino un docente cinquantenne avrebbe baciato una alunna, circa tre anni fa. La ragazza, ai tempi minorenne (17 anni) ha denunciato il docente. Costui avrebbe chiesto scusa alla famiglia della baciata - stavo male, ero in crisi, avrebbe scritto. Poi ha cambiato idea, pare - lei era d'accordo, consentiva, avrebbe detto al suo avvocato difensore. Il docente è stato sospeso dal lavoro, e in seguito dirottato in una nuova scuola. Uno di questi giorni lo hanno condannato a 20 mesi di prigione, pena sospesa. Rito abbreviato. Sta di fatto che per un bacio fuori luogo il nostro è marchiato - alla prossima trasgressione ti saluto! Eros ha comunque subito una nuova sconfitta. Quanto allo ius, al diritto: se il professore non avesse chiesto scusa ammettendo il fatto, la denuncia della ragazza avrebbe avuto solo valore di testimonianza umana.

Che fanno gli scrittori?

Paolo Mieli due o tre giorni fa ha scritto per il Corriere un articolo sul trascurato tema dei migranti o emigranti che dir si voglia, i quali dalla Libia arrivano in Italia rischiando e spesso perdendo la vita, ciò non di meno mai arrendendosi. La copertura mediatica del tema ora in voga, il covid, ha in effetti nascosto quest'anno il tema migrazione o immigrazione o emigrazione che dir si voglia, che ora torna fuori a causa del processo per "sequestro di persona" che dovrà affrontare Salvini, capopopolo ed ex ministro degli affari interni. Mieli scrive che il suo partito, il PD (trattasi di una esternazione davvero intrepida da lui fatta nel salotto di Madame Gruberin durante la scorsa primavera, non di una mia illazione perfida) non si occupa abbastanza di far alleggerire la presa libica (per altro multiforme) sui migranti, che, in attesa della roulette dell'attraversamento del mare, sono tartassati dai libici, i quali ultimi vengono sovvenzionati dal governo itali

Céline. Un paio di idee.

Dopo Voyage au bout de la nuit (1932) e Mort à crédit (1936), divenuto celebre, Céline se ne uscì nel ’37 con due pamphlet. Il primo, Mea culpa , prende spunto da un soggiorno in Urss, dove Céline si era recato non a causa di suoi interessi politici o estri turistici, ma per fruire sul posto, secondo la legge sovietica, dei diritti della traduzione in russo del suo primo fortunatissimo romanzo, Voyage . Mea culpa è intriso di ostilità grossolana verso l’Urss. Azzardiamo (prima idea) che, se Céline avesse incassato in patria i suoi diritti d’autore, l'orribile polemica che lo riguarda non sarebbe iniziata. L’altro pamphlet, Bagatelles pour un massacre (’37), il più noto, è un lungo testo “giudeofobico”. Nel ’38 Céline pubblicò, ancora contro gli ebrei, L’ecole des cadavres . Con il terzo pamphlet, Les beaux draps (1941), apparso durante l’occupazione tedesca, giudeofobico e anticomunista insieme, Céline perfezionò la sua posizione di assediato: anticomunista, antisemita e “col

Brutalità

  Numerose ipotesi si possono fare sull'umiliazione di volumi anche degni buttati accanto a un cassonetto dei "rifiuti". Appunto! Eppure stavolta a due metri c'era un basso muretto su cui appoggiarli. Mi hanno fatto compassione!  Li ho in parte raccolti da terra e posti sul muretto.  Nessuno mi mancava o mi attirava, non ne ho presi.  Non leggete, va bene, ma un po' di carità, ho pensato. Un po' di coscienza! Perché siete tanto spietati, così brutali? Guai a chi vi incontra! Eppure: stucchevoli sono coloro che sbandierano il loro amore umidiccio per i libri e per la lettura. Potrebbe darsi che quanto ho visto in strada ne sia una conseguenza - oggettiva.

Emanuel Carnevali

  Leggo sul Corriere fiorentino del 27 settembre un articolo sullo scrittore Emanuel Carnevali, le cui opere non conosco. Avrebbe avuto, tra Italia e Usa, una vita difficile e abbastanza avventurosa. Ha pubblicato per lo più in inglese. E' morto presto, mi pare dopo la fine della 2a guerra mondiale. Aspetto di leggere le sue pagine, ma non le cercherò sospinto dalle romanticherie biografistiche di chi ha composto l'articolo. Di uno scrittore si legge l'opera, magari nella lingua in cui ha scritto. Il resto è schiuma.

Le 4 giornate di Napoli

Ieri Mieli e ospiti a Rai Storia (precovidianamente, credo) commemoravano le 4 giornate combattenti che ai napoletani servirono per convincere le truppe tedesche a lasciare la città, nel tardo settembre del 1943. Impegnato in cose meno nobili, ho seguito solo la seconda metà del programma, per cui ignoro (e me ne dolgo) se la giovane professoressa e i tre giovanissimi studiosi, con Mieli, cui cordialmente invidio il sarto, abbiano menzionato il motivo per cui i tedeschi in armi si trovavano nella simpatica città di Napoli. Poche settimane dopo l'Otto Settembre, data del voltafaccia sabaudo-badogliano. Erano forse calati maximis itineribus (avrebbe detto Giulio Cesare ai suoi tempi) da Berlino? No, risalivano la penisola a partire dalla Sicilia, dove si erano ritirati dopo essere stati sconfitti, insieme agli alleati italiani, dagli anglo-americani in Africa settentrionale. Solo che gli alleati italiani, dopo l'Otto Settembre, erano divenuti per magia nemici, per cui il dente

Maigret per principianti

Nella vasta opera dell'incredibile Georges Simenon Maigret rappresenta il punto fermo. E' noto che circa un centinaio tra romanzi e racconti hanno per protagonista il commissario Maigret. Per molti ciò ha aperto la strada al resto. E' probabile che qualcuno ritenga superiore la narrativa non poliziesca, di cui tuttavia non intendo trattare qui. Negli anni, da ultimo con intensità, ho letto, in qualche caso riletto, molti testi maigrettiani, per cui posso affermare di essere, almeno, incompetente . D'altra parte diversi decenni or sono ho seguito in tv le inchieste di Maigret, interpretate da Gino Cervi – invero un po' troppo caserecce, con quei terribili esterni fatti in studio. Buona la signora Maigret, Andreina Pagliani. Ricordo, ma in modo vago, Jean Gabin. Anche Bruno Cremer, forse un po' troppo cupo, ma finalmente con il fisico adatto.  Maigret è alto, un metro e ottanta, ai tempi ben sopra la media, e grosso. Biciclettante, in un caso è paragonato a un ors

Tagliacarte

  Leggo uno degli ultimi libri comprati dal mio nonno materno; nel 1934, l'anno della sua morte. La maggior parte delle pagine dev'essere tagliata , forse lui non ebbe voglia di leggere tutto, o forza. Mi viene da pensare che il tagliacarte ai tempi fosse l'indispensabile compagnia del lettore. Nessuno in questi 86 anni ha letto questo libro, primo volume degli Scritti e Discorsi di Benito Mussolini , edito da Hoepli, 1934, contenente anche un diario di guerra. Penso che a mio nonno interessasse quest'ultimo, infatti era un reduce e aveva scritto anche lui qualche pagina. Da suo nipote ricopiata e postata nel sito Scribd: Sandrino Alessandri, La mia guerra . Mussolini in tempo di guerra era già conosciuto in quanto direttore de "Il Popolo d'Italia". Bersagliere, divenne caporale. Fu ferito. Anche mio nonno, sottotenente, esploratore. 

Paradossi temporali universitari

  I concorsi universitari hanno la caratteristica di essere vinti e persi prima del loro svolgimento. È una conquista in termini di discontinuità temporale che settori di punta della ricerca scientifica pura volentieri mettono alla prova pratica - i concorsi portano acqua ai mulini della scienza. Pare che l' università per stranieri perugina, che si occupa anche di verificare la competenza linguistica dei richiedenti la nazionalità italiana, nel suo piccolo abbia contribuito: sì, a determinate condizioni un esame può essere superato prima del suo svolgimento.

Rossa arriva ai 96 anni

Mai avuta molta simpatia per il Manifesto, quotidiano "comunista" all'incirca romanesco, né per Rossana Rossanda, defunta in questa fine di estate a 96 anni. Tuttavia il suo giudizio sulle Brigate Rosse, ai tempi, fu lucido e giusto : erano comunisti, gente appartenente all'album di famiglia. Non erano alieni.  Non ho letto che qualche pagina de "La ragazza del secolo scorso".  Saluti, madame!

'A zupp 'e latte

 Un economista chiede retoricamente perché una corsa in tram dovrebbe essere gratuita quando latte e pane (che tenerezza!) si pagano. La questione viene posta nel Corriere fiorentino di ieri 16 settembre - considerata la cosiddetta gratuità universale di sanità scuola giustizia pompieri e pubblica sicurezza.  La giustizia e la pubblica sicurezza, ah sì, anche la "difesa", si pagano (chi paga) come tutto il resto con le tasse; la sanità prevede i ticket; la scuola e l'università sono "gratuite", sì, ma a  parte la tassa di iscrizione, a carico dei genitori in fatto di libri, materiali vari, vitto, alloggio. Il tram costa - costa tra l'altro lo stesso indipendentemente dalla lunghezza della corsa ecc. ecc.  La zupp 'e latte è in buona compagnia. Dica la verità, professor Petretto, quasi quasi un bel ticket all'uscita dal pronto soccorso le piacerebbe! (Zupp 'e latte è un'espressione che si sente in "Natale in casa Cupiello", di Edua

Argomentazione

  Trovo qua e là il termine "argomentazione" usato al posto di "argomento". Argomentazione significa costruzione di un ragionamento. Argomento significa tema, oggetto - e parte del del ragionamento. Oggi si parla di miseria, è un esempio. Miseria è l'argomento. Come se ne ragiona è l'argomentazione. 

Indottrinamento ebraizzante

 Ieri replica (Rai Storia) di un dibattito sull'antisemitismo con lo storico Emilio Gentile e tre giovani studiosi, diretto da Paolo Mieli. A parte il fatto che la frequenza con cui appaiono certi giovani fa dubitare della loro competenza *, non mi pare che Mieli sia esente da confusione di interessi in materia di antisemitismo.  Non l'ho udito dichiararsi persona coinvolta in quanto figlio di padre ebreo!** Il professor Gentile ha sì riferito apertamente le linee guida dell'antisemitismo tradizionale e di quello moderno, ma al momento dei consigli bibliografici ha menzionato tutte opere scritte da ebrei. L'impostazione della puntata ha portato insomma vento alle vele dell'antisemitismo. Del resto da anni abbiamo capito che certi ebrei con l'antisemitismo ci marciano. * Avendo esaminato migliaia di studenti universitari, certo meno bravi di coloro che intervengono in casa Mieli, ho fatto l'orecchio ai discorsi imparati a memoria, per cui sospetto che anche q

Beatles

Ieri sera 11 settembre Rai Storia trattava dei Beatles come di un fenomeno che avrebbe compensato la crisi dell'impero britannico. Non è stato chiesto a nessuno dei presenti qualcosa sulla guerra contro l'Argentina per le Falkland, che non fu (1982) una canzonetta. Né era presente in studio un conoscitore della musica cosiddetta leggera, che avrebbe potuto chiarire che i Platters, chiamati in causa per il loro successo enorme, sono imparagonabili ai Beatles. Quanto alla rivalità tra i tifosi dei Beatles e i tifosi dei Rolling Stones, riesumata legittimamente in quanto ai tempi forte, nessuno ha detto che fu assurda. Come se oggi i vespisti rivaleggiassero con i ducatisti. E viceversa. 

Kosovo 1999

  Ieri 10 settembre  ho seguito una puntata del programma di Paolo Mieli su Rai Storia, forse una replica. Si trattava della guerra Nato contro la Serbia (1999) , presenti la storica Silvia Salvatici e tre giovani studiosi. Non è stata data però che debolmente l'immagine di una guerra mostruosa delle potenze accodate agli Usa contro i resti della federazione jugoslava, bombardata senza discernimento  - o con invece omicida discernimento? Gli interessi strategici ed economici del capitalismo-imperialismo vollero indebolire quel po' di socialismo che restava (più ce n'è di socialismo e meno gode il capitalismo), distruggerlo anzi, con la scusa della "indipendenza" del Kosovo, uno stato fantoccio poi creato attorno alla base militare americana puntualmente realizzatavi. E denominata "Bondsteel". Mieli ha contribuito con i suoi stop and go a mistificare il tutto, ma lo stesso la puntata ha dato l'idea di un qualcosa di ignobile fatto dagli imperialisti a

Quando il male è assoluto

In un recente numero della Lettura, supplemento domenicale del Corriere, Sergio Romano ha trattato il tema  delle componenti etiche del lavoro degli storici, prendendo alla fine dell'articolo posizione su due porcate risalenti alla seconda guerra mondiale (1940-1945): lo sganciamento della bomba atomica da parte degli statunitensi su Hiroshima e Nagasaki, e lo sterminio di milioni di ebrei da parte dei tedeschi e dei loro accoliti. Sulla prima porcata ha ribadito una posizione da lui già espressa in precedenza: che sarebbe stata giustificata dall'esigenza di concludere la guerra nel Pacifico degli Usa contro il Giappone. Sulla seconda ha proposto a un dipresso che fu ingiustificabile perché ispirata dalla follia antiebraica di Hitler e del popolo tedesco, che tale follia avrebbe non solo sopportato, ma anche supportato. Gli ebrei furono sterminati con un impegno durato anni perché ebrei ; gli abitanti delle due città giapponesi furono sterminati con un impegno durato pochi gior

Cosa è "di sinistra"

Chi ha sospettato nei primi mesi della lagna covidiana che il capitalismo avrebbe tentato di approfittarne per aumentare il suo comando sul lavoro , cioè sui lavoratori, licenziandoli e mettendoli, quanto ai loro diritti, con le spalle al muro, aveva ragione . Si legga ciò che ha scritto Francesco Giavazzi il 3 settembre scorso sul Corriere. Mano libera al capitalismo e rassegnazione ai lavoratori, sintetizzo brutalmente. Vengono altresì in mente le parole di Berlusconi, il quale tempo fa ha definito l'attuale governo come "il più a sinistra" della storia repubblicana. Non è detto che Berlusconi sbagli: il blocco dei licenziamenti e la cassa integrazione sono, insieme ai vari tipi di "sostegno" escogitati dal governo e sostenuti specie dalla sua componente M5S, provvedimenti che non piacciono ai capitalisti, per cui sono "di sinistra". Solo ciò che dispiace ai capitalisti è "di sinistra", il resto sono sciocchezzuole appartenenti al politicam

Sostanza e forma in Antonio Pizzuto

“ L’arte (l’arte narrativa, intendo) è sintesi di materia, di sostanza e forma, non contenuto e forma, come dicono tanti (che sbagliano, naturalmente, perché l’arte non è un veicolo, dove ci si mette un vagone in più, e c’è dentro qualcosa). L’arte come sostanza e forma: e mi si son presentati subito grandi problemi, che mi hanno accompagnato tutta la vita, cioè a dire sul rapporto tra sostanza e forma. La sostanza riguarda la validità poetica di quello che ho fatto. La forma deve essere integrata da una sostanza, perché, se sotto non c’è sostanza, allora io faccio un poème en prose, un arabesque, non faccio della narrativa. Ma sotto questa sostanza c’è, se io ho qualcosa da raccontare … cioè qualcosa da rappresentare (‘raccontare’ è una bestemmia che ho detto), allora io raggiungo questo risultato.” ( Pizzuto parla di Pizzuto , a cura di P. Peretti, Milano 1978). La lettura di Sul ponte d’Avignone mi suggerisce dell’altro. Antonio salva “la forma” quando sposa la fidanzata nono