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Visualizzazione dei post da gennaio, 2024

Come trasformare un paradiso nell'inferno

  Paradiso perduto ( A devil in paradise , 1956) è un breve romanzo di Henry Miller che racconta come Henry Miller, tornato a vivere negli Usa e precisamente in California, a Big Sur, sposato con una ragazza e padre di una bambina, si accolli un amico dei tempi parigini caduto in disgrazia. Conrad Moricand. Lo invita a stabilirsi a Big Sur e presto si accorge che si tratta di un parassita. Ingegnoso, dotato di talenti vari, ma parassita, nonché afflitto da un insopprimibile prurito. Tra i talenti del tanghero, grattarsi a sangue escluso, c'è l'astrologia*, cui Henry dedica qualche pagina molto sapienziale e predicatoria. Evidentemente ai tempi si poteva/doveva dibattere sull'astrologia, tra artisti e intellettuali statunitensi. Una sera dopo cena Moricand racconta di aver seguito una volta a Parigi per strada una donna accompagnata da una bambina e di aver avuto contatto erotico con la seconda dopo aver ottenuto il consenso della prima. Da ciò il titolo originale, un diavo

Alessandro Barbero va in pensione

 Alessandro Barbero, 64 anni, professore ordinario di storia medioevale (credo) in Piemonte, va in pensione, quando la maggior parte dei professori universitari in pensione non andrebbe mai ... La cosa mi sorprende e mi induce a credere che ci sia qualcosa sotto ... sopra ... dentro ... dietro ... Comunque complimenti, e auguri - prima di tutto di buona salute e poi di prosieguo della brillante carriera di star... e di mimo: avete notato che Barbero nell'entusiasmo del parlare fa spesso il gesto di chi tira in basso la maniglia dell'allarme, in treno ...

Sul confine tra due romanzi di Joseph Roth

  Trovo un certo Kapturak in due diversi romanzi di Joseph Roth, nella Marcia di Radetzky  * e in Giobbe . Quest'ultimo testo mostra di Kapturak solo la faccia del facilitatore di diserzioni e di espatri dalla Russia zarista, a pagamento naturalmente. Riceve la clientela all'interno di una taverna che sta al confine dell'impero austro-ungarico e l'impero russo, al confine tra La marcia di Radetzky e Giobbe . Nel magnifico romanzo LMDR Kapturak, un nome il cui altro senso non sarà certo sfuggito a Joseph Roth, fa anche il prestatore, l'usuraio, il finanziatore, se non il tentatore. In G risolve problemi alla povera gente che non ne può più dello Zar e spende i pochi rubli risparmiati per sfuggirgli. Per andare "in America". Ne vale la pena?  Sta di fatto che il protagonista del romanzo, un maestro di religione ebraica russo, passato in Usa, alla fine si appresta a far ritorno in Europa insieme a uno dei suoi figli, miracolosamente ritrovato.  * me ne sono

Lo psicologo della mutua

 Il germanista Claudio Magris ieri 9 Gennaio sul Corriere recensiva la nuova traduzione del Castello ( Das Schloss* ) di Kafka proponendo una visione del protagonista, l'agrimensore** K, come esiliato . K non è affatto un esiliato, ma un padre di famiglia in trasferta di lavoro,  e sia pure senza capo né coda,  che mette le corna alla moglie. Sempre sulla scia del traduttore Magris propone un nesso tra la creazione del romanzo e la celebre relazione che Kafka ebbe con una donna sposata, sua traduttrice in ceco, Milena. Ma per favore! Neanche lo psicologo della mutua ...  * Una lettura accurata del testo suggerisce che "cittadella" tradurrebbe meglio, stavolta, Schloss . ** Landgemesser :  in prima battuta significa "geometra" .

La risata di Toti Scialoja

 Nell'autunno del 1996 cercavo di animare la materia contenuta in un testo di psicologia sociale, non tanto per le troppe persone che mi ascoltavano, ma per non annoiare me stesso nel corso delle lezioni. Così, a proposito di ciò che capita tra gruppi vicini e contrapposti, mi tornò in mente una poesiola di Toti Scialoja, il noto pittore novecentesco che per fortuna sapeva scrivere. " Il sogno segreto dei corvi di Orvieto è mettere a morte i corvi di Orte ". Tutto qui. Com'è noto le due cittadine menzionate sono molto vicine reciprocamente. Una studentessa, entusiasta della poesiola, cercò Toti Scialoja e ne trovò il numero telefonico. Brava, perché ai tempi eccetera eccetera ... L'anziano artista diede ascolto telefonico alla giovinetta e rispose con una risata alla contestualizzazione psicologico-sociale. 'Ma no', disse, 'è puro caso, suono ... '  A me pare che "il caso" abbia fornito uno spunto geniale a Toti Scialoja ...