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Visualizzazione dei post da marzo, 2012
Gli amici fiorentini ci passano una delle pagine locali di Repubblica, che gentili! Troviamo in essa che il Rettore dell'Università ha avviato una indagine in merito alla attività di ricerca e d'insegnamento di un certo Professor Ruggiero, della Facoltà di Scienze, biologo o medico noi non sappiamo, il quale, insieme ad altri scienziati, sostiene l'ipotesi che tra il virus HIV e la sindrome di immunodeficienza acquisita (SIDA) non vi è un rapporto causale diretto, e propone un farmaco di cui noi comunque non sappiamo niente; infatti siamo cultori non di biologia, ma di Arte dei Giardini Mentali, e proprio per questo siamo attratti invece da questa visione "acausale" dei nessi tra il virus HIV e il SIDA, che ci ricorda la nexologia debole di C.G.Jung, teorico della cosiddetta sincronicità. Vi sarebbe dunque, secondo quest'ultima suggestione junghiana, un nesso sincronicistico, "acausale", tra HIV e SIDA. Tuttavia non vogliamo tediare i nostri pochi &q
Lettera aperta al Professor Costanzo Ugov, Rettore magnifico dell'Università di Civitarotta: Illustre Professor Costanzo Ugov, L'anagrafe delle pubblicazioni prodotte dagli studiosi dell'Università di Civitarotta, imposta dai Suoi uffici un paio di anni or sono anche ai meno acculturati in fatto di tecniche burocratico-informatiche, consentiva agli studiosi di inserire (in neolingua "caricare") in quel magazzino immateriale della scienza praticamente ogni loro "titolo", pubblicato e non pubblicato: il sottoscritto ritenne plausibile inserire nell'anagrafe anche i suoi diari giovanili, conservati fin lì in un baule di ebano, tuttavia all'ultimo momento pensò che i suoi diari giovanili non meritavano una simile punizione, e rinunciò. In un secondo momento, egregio Professor Costanzo Ugov, i Suoi uffici provvidero a "ripulire" l'anagrafe, probabilmente perché molti studiosi non avevano avuto gli scrupoli del sottoscritto, ed aveva
Sul quotidiano La Repubblica l'altro ieri una pagina era dedicata alla cattiva conoscenza della lingua italiana (scritta) da parte di un credibile campione di studenti impegnati, nel 2011, con l'esame di maturità: diciottenni arrivati ad una svolta importante dei loro studi. Costoro, secondo la rilevazione, scrivendo usano poche parole, di molte ignorano il significato, commettono errori di grammatica e sintassi, ma, soprattutto, non sanno ragionare per mezzo dello scritto, non sanno scrivere per mezzo del ragionare. Leonardo Sciascia sosteneva che "l'italiano è il ragionare", ed aveva perfettamente ragione. La colpa della situazione tremenda dell'italiano (anche parlato) in Italia è della scuola. Ciò detto, bisogna riflettere sull'ipotesi che la situazione "compito scritto per l'esame di maturità" possa aver influenzato negativamente la prestazione di non pochi studenti. Per avere un quadro completo servirebbero testi meno "imprigionati

Alien

Da almeno venticinque anni, ogni volta che mi convinco a partecipare ad una riunione "amministrativa" con i miei colleghi (alieni cui paio un alieno), dopo devo spendere ore, se non giorni, per rientrare in me e nei miei interessi, studi, scritti, letture. Logicamente negli ultimi dieci anni la situazione è peggiorata, a causa della presa del potere degl'informatici e dei loro "sistemi", cui tutto rischia di essere subordinato.
Tempo fa il tg de La7 ha dato notizia del fatto che a Roma un professore della facoltà di Medicina ha sistemato tre parenti nella medesima "sua" facoltà: la moglie, laureata in Lettere, è ordinario in Storia della Medicina; la figlia, laureata in Legge, ordinario in Medicina legale; il figlio, laureato in Medicina (!), ordinario in Cardiologia. Una ordinaria famiglia italiana.
Un quindicenne di mia conoscenza, studente alle superiori, comunica a sua madre il suo desiderio di acquistare "ornamenti testuali"... Trattasi di copricapo eleganti, cappelli, berretti e così via, a quanto pare. C'è da chiedersi se il ragazzo sia dotato di umorismo fredduristico. Temiamo tuttavia che si tratti di un asinesco qui pro quo.