Tegole
Uno degli ultimi corsi che ho tenuto ebbe luogo in un'aula le cui finestre davano su un vasto tetto di cui, mentre parlavo, io contemplavo le tegole, e in lontananza le colline prossime a Fiesole. Davanti a me potevano esserci due centinaia di studentesse giovanissime, ma anche cinquanta, o trenta, o settanta, dipendeva non so da che cosa, comunque erano prive di allenamento disciplinare, in altri termini noiosissime. Forse anch'io ero noioso per loro, mica lo so, e non m'importa più di saperlo. Un giorno dissi alle presenti che tenevo sott'occhio le tegole là fuori perché erano disciplinate, mica come loro. Avendo raccontato questo episodio ad una persona, mi accorsi che subito nella sua mente e nelle sue parole la differenza tra le studentesse e le tegole veniva a cadere, ed in breve spazio di tempo tra noi iniziò a vigere il termine tegola per indicare ogni tipo di studentessa o diplomata o anche laureata di questi disgraziatissimi anni. Non abbiamo trovato un equ