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Visualizzazione dei post da dicembre, 2019

"E' per il giardino"

E' morta Lolita.  Aveva 73 anni e mezzo ed era entrata nella storia del cinema grazie a Kubrick, che ai tempi la scelse come interprete dell'oggetto del desiderio di Humbert Humbert, il protagonista della storia. Si chiamava Sue Lyon.  Sue Lyon, allora quattordicenne, non era la ninfetta immaginata da Nabokov, autore del romanzo tradotto in film da Kubrick: troppo grande.  Non importa. Ce la ricordiamo in bianco e nero appoggiata su un gomito,  stesa nel prato del suo giardino, ci ripetiamo quel che risponde Humbert Humbert (James Mason) quando la padrona di casa, madre di Lolita, gli domanda che cosa lo abbia infine deciso ad affittare una stanza e il resto in quella casa. "E' per il giardino". (Ho scoperto leggendo qualche riga sull'argomento che Kubrick girò in Inghilterra "Lolita", tutto. Ottimo Stanley!)

Dagli all'antisemita!

Il ministro della scuola e dell'università Fioramonti ha dato le dimissioni - aveva promesso di darle se il governo non avesse destinato due (o tre?) miliardi di euro alla scuola e all'università. Il governo non ha destinato quella consistente cifra alla scuola e all'università, quindi non vedo che cosa ci sia da ridire su Fioramonti.  Oggi 27 xii sul Corriere si dedica un certo spazio critico al ministro dimissionario non solo perché tempo fa egli aveva chiesto di giustificare l'assenza da scuola degli studenti "scioperanti" per il clima, non solo perché sarebbe moroso in fatto di versamento al "partito" (M5S) di quote del suo stipendio di parlamentare, ma anche sulla base di certe sue dichiarazioni fatte tempo fa in merito alla giustezza di non so quale boicottaggio ai danni di Israele.  Dagli all' antisemita !

La grande bellezza

Ho visto la versione intera de "La grande bellezza" di Sorrentino, non quella tagliata che in molti hanno apprezzato al cinema e in dvd. Non sono un sostenitore di Sorrentino, che ha fatto film brutti, se non anche stupidi, ma qualche buon film lo ha pure tirato fuori.  Guardando la versione intera de "La grande bellezza" si conferma il sospetto che con la "bellezza" non sia tanto in questione Roma, come molti (giornalisti romani) hanno fatto credere, quanto l'età giovanile del protagonista, divenuto un giornalista dandy che sembra aver portato a compimento la perdita di sé intrapresa  da Marcello, ne "La dolce vita" di Fellini.  Un personaggio del film racconta al protagonista, Gambardella, del primo semaforo installato a Milano negli anni venti, e della folla accorsa a guardarlo, ed accenna alla "grande bellezza" dell'evento. E' vero, Gambardella parla verso la fine del film di "grande bellezza" accennando al

Bellocchio

Pare che Marco Bellocchio, in gara a Berlino con "Il traditore", abbia detto: "non sono più un anarchico".  L'avevamo da anni capito. Auguri!

Mondializzazione della narrativa in Murakami

Negli ultimi tempi ho letto due romanzi del famoso scrittore giapponese Murakami, A sud del confine  (1992) e L'incolore  (2013) e smesso di leggere, poco dopo la sua metà,  Kafka sulla spiaggia (2002). Il primo dei tre, il cui titolo è un poco più lungo rispetto alla presente versione, sa di poco quanto alla vicenda: in definitiva si tratta di un tizio che da sposato ritrova una vecchia fiamma, ci va a letto e poi la perde di nuovo. Il secondo è meno insulso, difatti narra dell'ostracismo cui un gruppo di giovani condannano ingiustamente e misteriosamente un amico, il quale verso i quarant'anni riesce ad interrogare gl'interessati ed a sapere perché mai lo abbiano sbattuto fuori dal gruppo. Kafka sulla spiaggia ho dovuto smettere di leggerlo per una questione di dignità. Si tratta di un pastone che mi ricorda a tratti Stephen King, ciò che non è motivo per me di apprezzamento dato che King è uno scrittore all'ingrosso per di più malato di mente; mi ricorda per la

Rigare dritto o finire fritto

Un professore dell'università di Siena che insegna se non erro filosofia, Emanuele Castrucci, è sotto tiro a causa di alcuni suoi post non conformistici in merito a Hitler e dintorni. Certi suoi autorevoli colleghi minacciano di togliergli la cattedra "per indegnità". Il professore se non sbaglio ha 67 anni, quindi in teoria potrebbe insegnare ancora per 3 anni.  Mi auguro che si procuri avvocati bravi e riesca come minimo ad evitare i danni morali e materiali che sembrano incombere su di lui. Vi è libertà di opinione o siamo in una dittatura mascherata da democrazia? La risposta buona è: siamo nella dittatura mediatica del politicamente corretto mascherata da democrazia. (13 Dicembre) Intanto i colleghi di Castrucci lo hanno sospeso dalla sessione di esami straordinaria di dicembre e lavorano per togliergli il corso che dovrebbe iniziare all'inizio del 2020.  (21 Dicembre) Castrucci ha chiesto e ottenuto il prepensionamento. Così ci rimette circa tre anni di