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Visualizzazione dei post da maggio, 2009

La paga del retto re.

Alla vigilia dell'elezione di un retto re, leggo sui giornali, molti aspiranti a tale ambita carica scrivono, dialogano, polemizzano, ma nessuno ricorda quanto sarà e quant'è l'assegno mensile che il retto re intasca ed intascherà. Non capisco come uno studioso serio possa desiderare lo sprofondamento retto riale, se non riflettendo che non è uno studioso serio, ma un arrampicatore che ama il potere. E la grana. Si obbietterà che qualcuno deve pur fare il retto re, il preside, il di retto re. Ammettiamo che qualcuno, tra i docenti e gli studiosi, discutibilmente "debba"... Il fatto è che molti vogliono tantissimo fare il di retto re, il preside, il retto re. Vogliono. Ps: dicevo che la paga è il rimosso del discorso retto riale: a distanza di molto tempo (oggi è il 2 maggio 2010) apprendo che l'extra percepito dal retto re sta intorno ai cinquemila euro al mese: aggiunti allo stipendio fanno oltre diecimila. Mi posso sbagliare, ma di poco. Eroici personaggi

Cani, gatti e studenti.

Ho letto sul Corriere pochi giorni fa che in una università italiana c'è un corso di laurea che si intitola BENESSERE DEL CANE E DEL GATTO. In via di liquidazione... Mi viene però in mente che negli ambienti dove mi trovo a lavorare, un cosiddetto dipartimento, s'usa da parte di giovani anime pie affiggere avvisi pro bono canino. Cani da adottare, canili da bonificare, foto di cani con appelli cinofili, cani, cani, niente gatti però. Ebbene, tutto questo trasporto appiccicaticcio per i cani mi ha veramente rotto i coglioni. Secondo me sono loro, i cani, non le bestie.

Confusione d'interessi.

M'hanno raccontato che in una scuola media della provincia di Civitarotta un professore impartisce lezioni private (pagate dai genitori) pomeridiane ai suoi allievi del mattino nella scuola stessa, o, in caso di complicazioni, a casa sua. Una volta, almeno, ci si scambiavano gli allievi, il prof. della sezione A faceva lezioni private ai ragazzi della B, e viceversa. E già era illegale, se non illegale, comunque scorretto. Adesso, con l'autonomia "aziendale" delle scuole, si può?

Imbrogli.

Gli studenti chiamano professore il primo dilettante che la truffaldina università di Civitarotta loro impone come docente ("a contratto")...I soldi che servono per pagare gli studi universitari (pochi in assoluto, tanti date le circostanze) risultano sperperati, dunque, perché in cambio l'università fornisce poco professionismo e tantissima improvvisazione. Gli studenti chiamano professore qualcuno che insegna gratis, per scopi suoi, narcisistici o di carriera, ed alla prima contrarietà incontrata nella realizzazione del suo progetto (tipo lo sfumare di una prospettiva di consolidamento accademico) volta le spalle a chi magari ha pensato o sperato di avere un maestro. La responsabilità di ciò naturalmente è dell'università, i "professori a contratto" contano poco...

Finzione scolastica.

Nella scuola media inferiore vengono bocciate solo le persone che disturbano l'andamento dell'istituzione, invece gli asini vengono promossi - in questo modo si capisce che è sufficiente starsene buoni e partecipare alla finzione scolastica.

Il valore legale della laurea.

Togliendo valore legale alla laurea si toglierebbe fiato alle università (facoltà) peggiori, dove oggi diventi "dottore" esattamente come se tu avessi studiato in una università (facoltà) decente. Si toglierebbe fiato a chi fa studi universitari solo per il pezzo di carta, pensando solo a "finire". Quella dove lavoro non è una facoltà decente, quella dove lavoro non è un'università decente.