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Visualizzazione dei post da maggio, 2015

L'inganno della laurea

Conversando si trovano idee: ieri ne ho trovata una che dà qualche luce ad un fenomeno osservato per anni e anni nella facoltà dove mi guadagnavo il pane e, a seguire, la pensione - in realtà ci ho sprecato gran parte del mio talento intellettuale solo per sopravvivere. Il fenomeno? Quello dei molti colleghi premianti allievi - indegni degli studi universitari - agli esami ed alla prova finale ("discussione" della tesi di laurea). Questi colleghi spesso provenivano dalla facoltà medesima dove operavano; di famiglia culturalmente men che mediocre, erano venuti in città (e che città, per la miseria! Firenze!) dal loro buco di provincia ed erano riusciti a laurearsi in "pedagogia", povere anime, così issandosi allo status di "dottore". Messisi in "luce" presso i loro professori, quasi tutti insignificanti menatori di torrone intellettuale, erano divenuti anche loro con fatica, pendolari tutta la vita, docenti di "pedagogia" ("con la q
Sul lavorìo governativo intorno alla scuola non posso dire molto perché della scuola non ho esperienza diretta, ma soltanto mediata dai suoi risultati percepibili. Infatti ho lavorato sempre nell'università. Ieri 21 maggio il Corriere pubblicava un colloquio con Tullio De Mauro, linguista, cui rimando gl'interessati. De Mauro dice, a proposito dell'accresciuta autonomia decisionale dei presidi, che se, dopo tre anni che il docente x lavora in una scuola, viene mandato via da un preside magari del tutto incompetente nella materia del docente medesimo, non c'è da esserne felici. Mi pare giusto. Infine dice che ciò che serve agli studenti è imparare a leggere, scrivere e far di conto, certo ai livelli attuali. Anche questo mi pare giusto, e mi fa sentire meno solo.

Maltrattamento del congiuntivo

Non si deve scrivere: "Ed è come se l'assenza di queste cose si porti con sé anche un'assenza d'interesse...", come faceva un pubblicista alquanto noto su un quotidiano nazionale ieri 17 maggio. Si deve scrivere: "Ed è come se l'assenza di queste cose si portasse  con sé anche ...".  L'assenza di sensibilità sintattica si porta con sé anche un'assenza di fluidità argomentativa.
Il rignanese presidente del consiglio, toltasi la giacchetta, ieri alla lavagna ha scritto "cultura umanista". Doveva scrivere "umanistica".  Dove ha studiato? Alla scuola per corrispondenza "Radio elettra" di Torino?

Fotocopie

Il fenomeno della fotocopiatura dei libri in ambito scolastico e universitario dipende certo da cause economiche, di risparmio, ma anche dal disamore degli studenti nei confronti dei libri veri e in definitiva delle materie che essi "studiano". Un libro vero ha una lunghissima vita, a meno che non gli capitino sciagure, invece le fotocopie hanno vita squallida e breve. Ai tempi in cui ero afflitto da questo fenomeno osceno ho trovato non poche volte pacchi di fotocopie abbandonate nei corridoi, finito l'appello di esame.