Dopo Voyage au bout de la nuit (1932) e Mort à crédit (1936), divenuto celebre, Céline se ne uscì nel ’37 con due pamphlet. Il primo, Mea culpa , prende spunto da un soggiorno in Urss, dove Céline si era recato non a causa di suoi interessi politici o estri turistici, ma per fruire sul posto, secondo la legge sovietica, dei diritti della traduzione in russo del suo primo fortunatissimo romanzo, Voyage . Mea culpa è intriso di ostilità grossolana verso l’Urss. Azzardiamo (prima idea) che, se Céline avesse incassato in patria i suoi diritti d’autore, l'orribile polemica che lo riguarda non sarebbe iniziata. L’altro pamphlet, Bagatelles pour un massacre (’37), il più noto, è un lungo testo “giudeofobico”. Nel ’38 Céline pubblicò, ancora contro gli ebrei, L’ecole des cadavres . Con il terzo pamphlet, Les beaux draps (1941), apparso durante l’occupazione tedesca, giudeofobico e anticomunista insieme, Céline perfezionò la sua posizione di assediato: anticomunista, antisemita e “col