Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2021

Giustizia a orologeria?

 Quando una parte politica incorre in guai giudiziari subito prima delle elezioni afferma che non di coincidenza casuale si tratta, ma di "giustizia a orologeria". Cioè di intervento politicizzato da parte della magistratura - avversa.  Può essere che talvolta la magistratura si muova con finalità politiche, certo. Ma la coincidenza casuale nella vita esiste, come esiste la tendenza a interpretarla, da parte di chi ne è l'oggetto, come non casuale. Tale tendenza corrisponde, direbbe  - critico - David Hume, a "un bisogno della mente". I partiti bene o male hanno una loro mente che assomiglia a quella umana.

Asini

 "Si dovrebbe ricominciare a chiamare le cose con il proprio nome", scrive qualcuno a proposito di " mafia". Quindi io dovrei chiamare la "mafia" con il mio nome? Correttamente: " si dovrebbe ricominciare a chiamare le cose con il loro nome" L'aggettivo "proprio" dilaga, e chi non sa l'italiano lo usa a sproposito, perfino nel primo giornale italiano. 

Asini

 Nuovo orrore a mezzo stampa ... Il delitto di ... Genoveffa ... Quando Genoveffa è la vittima del medesimo ... Perfino nel primo quotidiano ...Orrore ed errore ..

Outsider

 Lo scrittore Usa J.Franzen dichiara al Corsera di scrivere in quanto è un outsider ... Infatti il primo quotidiano di una colonia Usa gli dedica due intere pagine ...Forse outsider vuol dire fuori di testa?

Dalla sera alla mattina?

 Un professore universitario in ambito medico si rammarica perché a 70 anni compiuti sta per andare in pensione; dichiara che "dalla sera alla mattina" dovrà interrompere il suo impegno... Ma tutti lo sanno che i professori universitari vanno in pensione a 70 anni, non capisco... Sì, smettere a volte è dura, si è "vecchi"...Via dal potere, dal comando...Dai microfoni protesi dei tg, magari di provincia,  in cerca di " verità" sul covid...  Il professore dimentica che i più vengono "accompagnati all'uscita" molto prima dei 70... Gli accademici se potessero terrebbero la cattedra fino alla loro morte, i credenti nell'al di là anche dopo...

Faccetta nera

  Se il fascismo rispolverò Roma antica, vincitrice e imperiale, e magari la lucidò usando troppo Sidol, cos'hanno fatto gli ebrei, che si sono pappati la Palestina in nome di qualche loro tribù vissuta colà millenni prima? Di questi temi, solo del primo beninteso, parlava giorni fa Paolo Mieli con una professoressa in carne e ossa e una dottoressa in effigie. Tra l'altro i tre, di cui solo la giovane dottoressa è perdonabile, hanno affermato che mentre il fascismo fu razzista, Roma antica non lo era...  "Faccetta nera" ... Sottometti mezzo mondo (Roma caput mundi), fai schiavi, trasformi in carne da circo degli esseri umani ... ma mica sei razzista, nooo!  Diciamo meglio: il concetto di razzismo è troppo moderno per adattarsi all'antica Roma.

Il coro e i solisti

Il libro di E. De Felice - Storia degli ebrei italiani sotto il fascismo (prima ed. 1961, ultima 2020) -  è lungo, meticoloso, a tratti noioso, e stampato (Einaudi) in caratteri adatti a occhi sopraffini. Viziato tragicamente dalla postura intellettuale dell'autore, che giudica il prima (antisemitismo) alla luce del dopo (eliminazione fisica degli ebrei in massa), resta però una lettura utile. Infatti mostra il conformismo come una costante abbastanza solida da prosperare sia sotto una dittatura, sia in regime democratico. Gli imbecilli e mascalzoni che parteciparono al coro* antiebraico negli anni trenta e quaranta, sono oggi gli imbecilli e mascalzoni che partecipano al coro filoebraico.  Ciò detto, la ricerca compiuta dal famoso biografo di Mussolini, appunto EDF, informa documentatamente di quanto segue: gli ebrei italiani erano, dopo la fine della prima guerra mondiale (1915-1918), poche decine di migliaia e, in genere, seguirono il fascismo con una partecipazione non diversa

Togliere l'audio

 Un critico di cose televisive sostiene che il parlato ne è la colonna portante. Ecco perché qualcuno talvolta toglie l'audio; e così gli si rivela qualcosa: che quasi tutte le immagini acquistano quell' interesse che il parlato nasconde.  Il calcio in tv è nascosto dalle ciarle dei commentatori, che gli negano la reale dimensione di combattimento sportivo e atletico. Le costruzioni tecnicistiche poi danno alla partita in atto un che di residuale. Togliere l'audio.  

Il demone meschino

 Verso la fine degli anni sessanta acquistai, non ricordo come né da chi  indirizzato, Il demone meschino , un romanzo di Feodor Sologub (1907. Ed. it. Garzanti, 1965). Ricordo di aver menzionato il titolo - splendido - nella mia tesi di laurea, discussa nel giugno del 1972. Dopo, potrei aver riletto IDM, ma non ne sono certo. L'ho fatto in questi ultimi giorni.  In una città di provincia della Russia, forse nei primi anni del XX secolo, uno svogliato - e asino - docente di lettere di ginnasio, tal Peredonov, è tormentato dal desiderio di diventare ispettore scolastico distrettuale e di potersi dare un po' di arie in giro. Il clima attorno a lui è soffocante - FS non ha pietà; comunque Peredonov non soffoca soltanto nei/dei mali che affliggono la città (piccinerie, pettegolezzi, perbenismo, debauche), ma anche nella/della sua malattia mentale, di cui per altro - come succede - non è consapevole.  Certo da ragazzo fui affascinato dalla follia di Peredonov, o meglio dalla rappres

Eitan

 Le autorità israeliane hanno "punito" il rapimento di un bambino ebreo, residente in Italia e portato in Israele a causa di una bega familiare*: cinque giorni a casa, questa la misura "punitiva" a carico del rapitore. In effetti si è trattato di un episodio di "rendition" in stile Cia. O Mossad.  Già ieri 16 IX un tg - guarda caso diretto da un ebreo - mitigava l'atto (rapimento) sfumando su tale brutta parola ... Lo Stato italiano intanto (17 IX) si avvia a una nuova figura penosa... *non solo affettiva e per così dire identitaria, ma anche venale, infatti al bambino toccherebbe l'eredità del nonno defunto nell'incidente avvenuto a Mottarone-Stresa, e ovviamente il risarcimento assicurativo, senza contare i soldi raccolti in nome della solidarietà suscitata dal piccolo sopravvissuto. Oggi 17 ix il Corsera mette solo a pag. 21 un interessante resoconto da cui emerge che il kidnapping sarebbe dipeso dall'ortodossia del ramo israeliano della

Ossìmoro

 L'attributo "umanitario" aveva un significato positivo ("favorevole umanamente"), ma da una ventina di anni lo ha perso, per cui si parla di "crisi umanitaria", di "disastro umanitario" (ossìmoro!) e di simili insensatezze. Ciò è dipeso dalla sottomissione della nostra lingua al sedere degli imperialisti angloparlanti. Mai cedere a schifezze simili!

Mordetevi la lingua

 Da molti anni chi vuol fare bella figura non dice di aver dimenticato qualcosa, ma di aver "rimosso" qualcosa. Che lo si sappia o meno, con il concetto di "rimozione" ci si riferisce alla traduzione in italiano di un termine usato da Freud, "Verdraengung". Ora, Freud ricorse a tale concetto in riferimento a materiali psichici inerenti alla sessualità. Scomodi, incompatibili e quindi da " verdraengen". Non a tutto ciò che si dimentica per una qualche ragione. O semplicemente perché la mente non può ricordare tutto.  Era nel giusto Freud? Forse in qualche caso sì, ai suoi tempi, quando la sessualità era molto "scomoda". Comunque egli prese il termine "Verdraengung" dal linguaggio comune per spiegare il passaggio da coscienza a inconscio di materiali psicosessuali, soltanto di quelli. Che sono il carburante della rimozione! Qualcuno in anni meno lontani ha "bonificato" il concetto di rimozione, molto arduo da accettare

Un bel lapsus, un ottimo slogan

Il 6 IX durante un dibattito ("Pomeriggio cinque" - ricordo solo Belpietro tra i partecipanti) la conduttrice ha avuto un lapsus: invece che "obbligo vaccinale" ha detto "obbligo vaginale". Lo scambio si spiega bene con l'assonanza tra le due parole, ma freudianamente apre a considerazioni diverse, che solo l'autrice potrebbe chiarire. Inutile quindi fare ipotesi.  Un critico del freudismo come Adolf Gruenbaum scrisse che può esser definito "freudiano" solo un lapsus inesplicabile. Ora, quello avuto dalla conduttrice è banale "socialmente", ma non lo è individualmente. Stando a Freud sarebbe davvero spiegabile solo in seduta psicanalitica tramite le "associazioni" della signora - vuol dire le idee da lei associate al lapsus.  Freud ritenne che le "associazioni" rivelassero all'analista/interprete i fattori psichici causanti i lapsus.  Sebastiano Timpanaro scrisse tutto un libro per contestare Freud in m

Pessimi segnali

 Quando parecchi anni fa uscì Pessimi segnali, un romanzo di E.F.Carabba, fui colpito dalla segnalazione che ne dette  La repubblica. Di recente lo ho letto. L'editore informa che PS è stato pubblicato prima in francese... Capita ... I parigini parlarono di un Benigni/Lynch ... Penso che si riferissero a Berlinguer ti voglio bene... Più che a Lynch io ho pensato invece a S.King  ... V'è un bambino ammalato che non interloquisce con gli umani, e  arcanamente alla fine (del romanzo) fuoriesce dal suo mondo "autistico" quasi come contropartita di un'esperienza di buio e di incubo subita dal protagonista... Si potrebbe ipotizzare che il bambino che non interloquisce "sia" una immagine deformata del protagonista ... La vicenda comunque si svolge nella Val d'Arno, direi in zona Fucecchio (o San Miniato basso)...Il protagonista svolge il servizio civile come volontario della CRI (ma io penso alla cosiddetta Misericordia) e urta con un mondo di provincia alq

Il congresso mondiale degli scemi del villaggio

  Le ragazze che corrono - velocissime - con una gamba artificiale hanno un che di  particolarmente mostruoso, la protesi. E' banale del resto l'enfasi mediatica attorno alle "paralimpiadi", e la definirei controfobica... Esempio di comportamento controfobico: fischiettare nel buio in una strada sconosciuta fingendo di non aver paura. Si fischietta un po' troppo attorno a queste povere creature che hanno perduto un braccio, due braccia, una gamba, due gambe, la vista ... o mai le hanno avute, gambe, braccia o vista. Fuori questione resta che ogni handicappato ha diritto di trovare, come tutti, la sua strada per convivere con il suo handicap fisico, che è visibile, mentre molti handicap - non fisici - sono invisibili.  Ma qui si esagera, qui si sbandiera, si sviolina.  E' come se i commentatori fossero impegnati in una sorta di loro  olimpiade per deficienti ... È il "congresso mondiale degli scemi del villaggio" (W.Allen, "Amore e guerra",

Complotto o psicosi?

 C'è chi scambia le conseguenze sociali, politiche ed economiche dell'azione governativa (italiana e non solo) in merito al Covid per le fasi realizzative di un piano di dominio. Le conseguenze di cui sopra sono invece opportunità di dominio socio-politico che vengono sfruttate con maggiore o minore abilità da parte di chi ha il potere. In altri termini: non c'è complotto. C'è invece chiarissima una psicosi sanitaria con ricadute socio-politiche. È come se un fobico ossessivo scoprisse che la sua malattia mentale gli torna utile, ne scoprisse i tornaconti ... e ci marciasse.

Via Paal

 Non so perché i ragazzi di via Paal siano incrollabilmente diventati "I ragazzi della via Paal", che è il titolo di un romanzo ungherese per giovanissimi di F. Molnàr, un tempo famoso e anche tradotto in film. Sta via è una normale strada cittadina.  Si tratta per fortuna di una st... ortura meno seria di quella patita dai ragazzi della fermata " Zoo" della metro di Berlino, trasformati in "ragazzi dello zoo di Berlino" (v. Ch. Felscherinow, "Wir Kinder vom Bahnhof Zoo")...