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Visualizzazione dei post da novembre, 2016

Leo Longanesi

Leo Longanesi fu scrittore in vari sensi della parola e fondò una casa editrice fortunata, ora inglobata in un trust editoriale, non ricordo quale, ebbene: andando in cerca di suoi libri, certo non facili da trovare nuovi, né vecchi, i librai mi propongono edizioni Longanesi, mentre io voglio i libri scritti da Longanesi. Sospetto che alcuni di questi librai siano degli ignoranti, per quanto non abbiano più l'età necessaria per farsi perdonare di esserlo.  Tuttavia il massimo dell'ignoranza si ha quando in una libreria chiedi Juenger e ti propongono Jung. Una volta durante una lezione menzionai Joseph Roth, scrittore europeo molto simpatico, e un'anziana bisbetica mi interruppe dicendo che mi sbagliavo, lo scrittore si chiama Philip Roth. Molto antipatico e americano.

Premio Sega

Hai letto l'articolo di oggi sul Corriere, scritto da Alessandro Piperno? Chi è costui? Come, non conosci Piperno? Ha vinto un premio Sega, anni fa! Non seguo, sai, ma dimmi pure... Ha scritto su Céline e Proust, e l'antisemitismo... Ma pensa! Proust era ebreo, tecnicamente, era figlio di una ebrea; nel suo romanzone prende un poco per le natiche un personaggio, il nonno del narratore, che, siccome il narratore ha un amico ebreo, Bloch, gli dice, al nipote: in guardia! Anche Piperno è ebreo! Sul serio? E come ha fatto a vincere il premio Sega? Si sono dimenticati di perseguitarlo? Di emarginarlo? Di etichettarlo? Dai, basta, dimmi piuttosto di Céline. Céline aveva sulle palle Proust, che per lui era un masturbatore di grilli... Questo però è Brera Giovanni fu Carlo! Va bene, Céline aveva Proust sulle palle, intanto perché era un riccastro e non si era fatto la millesima parte di mazzo che invece aveva dovuto farsi Ferdine, nostro eroe, e poi perché era un toglitore d

I defunti meritano rispetto

La pubblicazione delle lettere tra Alberto Moravia ed Elsa Morante, recensita uno di questi giorni sul Corriere, corrisponde con ogni probabilità al desiderio di realizzare guadagni da parte degli "eredi" dei due scrittori e da parte dell'editore; non nego del resto che ad un certo genere di studiosi possa tornare utile. Non è la prima volta né sarà l'ultima.  Eh, la scienza, la scienza! Faccio notare che la "situazione sociale", o circostanza. dello scrivere lettere (all'amata/o, alla moglie/marito, agli amici, eccetera) è tuttavia un tantino diversa dalla "situazione sociale", o circostanza, dello scrivere romanzi e racconti per il pubblico - e per la critica. Scrivere romanzi e racconti è un lavoro, assai particolare, sì, ma lavoro; scrivere lettere non lo è.  Questo gli studiosi lo sanno, e, qualora siano inclini alle ricostruzioni biografiche, è naturale che si curino delle lettere, magari dei biglietti eccetera. Già diverso è il caso d

Omnibus

Passando davanti ad una fermata dell'autobus, dotata di voce erogante informazioni nonché di quadro luminoso, ho udito la parola "bus" pronunciata "bas". Capisco la generosità comunicativa nei confronti dei probabili utenti stranieri, però "bus" deriva dalla vecchia parola "omnibus" che è il dativo (ma anche l'ablativo) plurale della parola "omnis" (maschile e femminile") "omne" (neutro), e significa "tutto". Gli omnibus erano ai tempi dei carrozzoni tirati da cavalli. Ne derivarono i "filobus" e "gli autobus". Non è l'unico caso di termine latino che dal mondo anglosassone ci ritorna camuffato, nella pronuncia. Vedi "media" detto "midia", vedi "item" detto "aitem". Allora: che il messaggio venga dato in italiano, la frase contendo l'oggetto, cioè il bus, e poi in inglese, con il "bas".

Deportation

Il termine "deportation" in Usa è squisitamente burocratico e significa all'incirca "rimpatrio"; se non stai a certe regole durante il soggiorno, magari di studio, ti arriva un avviso che ti prospetta la "deportation", in breve: te ne torni in patria; tradurlo come allarmante "deportazione" è fuorviante.  Ciò che prospetta il prossimo presidente in riferimento a una parte degli immigrati dal Messico, d'altra parte, appare problematico da realizzare e foriero di ingiustizie. Quanto al muro o barriera o chissà cosa tra Usa e Messico, si dia un'occhiata alla lunghezza del confine tra i due Paesi!

Sondaggi

A proposito di sondaggi di opinione e/o di intenzione (politica, elettorale o di altra natura), essi sono uno strumento valido soltanto se basati su un campione rappresentativo della popolazione. Soprattutto in termini qualitativi. Nord, centro, sud, isole; città grandi, medie, piccole, centri minori; donne, uomini; giovani, adulti, anziani; laureati, diplomati, scolarizzati, non scolarizzati; lettori e non lettori; utenti Web; non utenti Web. Liberi, cioè anonimi e invisibili. Nei sondaggi il campione è tutto.  Esempio di sondaggi non validi: sono quelli, certo ludici, realizzati dalla tv la domenica sera in merito "al goal più bello", infatti qui gioca il fattore favoritismo per la propria squadra, e, dato che i tifosi della Juventus, del Milan, dell'Inter, sono numericamente imparagonabili con quelli delle altre squadre, il risultato del sondaggio sarà invalido. 

Tommaso Labranca

Tempo fa sfogliando il Corriere ho visto un articolo su Tommaso Labranca, che non conoscevo, defunto in quei giorni, a 54 anni: mi ha attirato la foto e qualche parola del titolo, che ora non ricordo. T.L. è un esegeta del cosiddetto trash . Per cui sono andato in una libreria, ma non ho trovato alcun libro da acquistare, di T.L. Ne ho ordinato uno, ma ancora niente, tuttavia qualche giorno fa, in un negozio di libri usati, sono stato chiamato da un libro di T.L., lì in attesa. Preso e letto. T.L. doveva essere un dandy .  Ha scritto: in mancanza di un passato storico, Andy Wharol si è rifatto a un passato di verdura . Campbell's Soup. 

Somiglianza e similitudine

Per farsi belli e parere colti alcuni dicono "similitudine" al posto di "somiglianza". Sbagliano. La somiglianza è solo una relazione; la similitudine è, basicamente, l'uso retorico della somiglianza. Esempi: il centravanti entrò in area di rigore come un ariete. Questa è una similitudine. Se ne vede la parentela con la metafora, che abolisce però uno dei termini in gioco, per cui il centravanti sta per l'ariete o viceversa. La metafora è abbastanza misteriosa.  Alessandro Gassman assomiglia a suo padre, tra Vittorio Gassman e Alessandro Gassman c'è somiglianza. Tra un mulo e un cavallo c'è somiglianza. Tra Le Pen e Salvini c'è somiglianza. Non similitudine!