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Visualizzazione dei post da 2022

Obbligo smartphonico

Può l'orario scolastico interrompere la connessione smartphone di grandi e piccini? Questo è il problema, difatti la connessione smartphone è il coinvolgimento principale di grandi e piccini, fuori o dentro la scuola ... sempre, anche di notte ... Il divieto del ministro dell'istruzione di usare lo smartphone durante l'orario scolastico è patetico e potrebbe creare un clima da proibizionismo regalando fascino ulteriore alla connessione smartphone ... forse l'idea astuta potrebbe essere quella di obbligare tutti, grandi e piccini, a scuola e ovunque, a usare lo smartphone ... come di recente ci hanno obbligato a vaccinarci contro il covid dando però luogo a balde minoranze di ribelli ...

I tragicomici sconsolati di Kazuo Ishiguro

 Un celebre pianista inglese, Ryder, è invitato a tenere un concerto in una città probabilmente austriaca, comunque dove si parla il tedesco. Arriva un paio di giorni prima del concerto e subito è preso in una serie di contrattempi illimitata che lo accompagna fino al momento in cui finisce il romanzo, che è Gli inconsolabili , di Kazuo Ishiguro (1995, nell'originale The unconsoled ). Tra i contrattempi emerge presto il fatto che Ryder ha un passato in città, insomma è conosciuto anche a causa di suoi precisi trascorsi con una donna e un bambino, i quali lo coinvolgono all'improvviso, ma senza che lui se ne stupisca. Pare ricordarsene... Il lettore del romanzo si accorge che qualcosa non torna: la sera dell'arrivo il pianista va al cinema a rivedere "2001 Odissea nello spazio", con Clint Eastwood e Yul Brinner tra gli interpreti. Ora, è noto che i due attori nella realtà non recitano nel film, ragione per cui tale incongruenza macroscopica segnala che la storia av

Il tempo perso

Ho nei decenni letto tre volte il primo volume de La Recherche , due volte gli altri, una volta l'ultimo della serie. Tra gli eroici traduttori ricordo Giorgio Caproni, Natalia Ginzburg, Franco Fortini. La terza volta che ho letto il primo volume, ciò dipese proprio dal traduttore, Giovanni Raboni. Ma non è di queste cose che intendo scrivere. Il tempo ritrovato , questo il titolo dell'ultimo volume, induce il lettore a pensare che quanto ha letto fin lì adesso trovi la sua sistemazione teorica ... ma è molto noioso e suggerisce che Proust fosse un perdigiorno ... quanto teorizza in fatto di arte narrativa, che è del tutto squisito, abbisognerebbe di qualche pagina, non di decine e centinaia ... insomma, Proust approfitta del lettore che si è costruito in migliaia di pagine per rifilargli una vera stoccata ... dopo avergli servito elucubrazioni sul vissuto francese della guerra 15-18 ... e prima di annichilirlo con il relativismo applicato alla mondanità ...

100 anni di solitudine

  Mi sono ritrovato sotto gli occhi un giorno il romanzo di Marquez  Cent'anni di solitudine , che avevo letto circa mezzo secolo fa, e nei ritagli di tempo l'ho ripreso in considerazione. L'italiano della traduzione è ricco e soddisfacente - al 99, 9 % - e con ogni probabilità corrisponde alla capacità immaginale e di scrittura di Marquez,  prodigo nell'aggettivazione fino alla lussuria...  In corso d'opera mi sono letto in fretta la voce "Colombia" del dizionario enciclopedico Treccani. La Colombia, ricordo a me stesso, è un grande Paese nel settentrione del sud America. Affrancatosi dalla dominazione spagnola si è regalato diverse lotte intestine cui Marquez probabilmente fa riferimento, beninteso favoloso.  Com'è noto la storia ha luogo, tra ottocento e novecento, in un "villaggio" chiamato Macondo, ai tempi della prima fortuna di Marquez divenuto talmente famoso che a Milano sorse un centro con lo stesso nome. Almeno a quanto ricordo...

Filosofia del nursing

 In provincia di Padova un giovane (26 anni) è morto finendo in auto contro un albero alla vigilia della laurea in Scienze infermieristiche. E' emerso tuttavia che il giovane non era in regola con gli esami e che quindi non avrebbe potuto laurearsi. Situazioni del genere non sono nuove, anche se sono rare. Probabile che il giovane in questione abbia deliberatamente colpito l'albero con l'auto, ma io stando all'articolo del Corriere (1 xii) che dà notizia dell'evento non so se si è trattato di suicidio. Pare comunque che tempo fa il giovane avesse incontrato difficoltà ripetute con l'esame di "Filosofia del nursing", materia che come molte altre di tipo accademico a me era fin qui ignota. Se il giovane si fosse bloccato nella sua carriera di studente universitario in Scienze infermieristiche a causa della "filosofia del nursing", come sembra affermare suo padre, sarebbe un vero peccato, infatti io ho il sospetto che tale "disciplina"

Lo scrutatore di anime

 Con fatica giustificabile soltanto con la necessità di ammazzare il tempo ho letto Lo scrutatore di anime di Georg Groddeck (ed. Adelphi), un romanzo cosiddetto psicanalitico che avevo affidato alla polvere per decine di anni. Vale poco, è una storia che stenta a reggersi e che serve solo a sostenere le idee di Groddeck, libere di esprimersi in quanto attribuite a un matto. Non vale la pena di riferire la trama, da ultimo rifornita di un colpo di scema , la "resurrezione" del protagonista ... Pubblicato nel 1921 a cura della cerchia freudiana, sezione editoriale, il testo insieme a dosi massicce di spirito di patata presenta le visioni contenute nel Libro dell'es* (Groddeck 1923, mi pare), ma in forma ancora più sbarazzina. Groddeck, medico, appartiene al braccio psicanalitico della galera ippocratica ... la sua psicosomatica è improntata infatti alle idee di Freud (1856-1939), il quale ritenne che certi disturbi nervosi fossero curabili con un tipo di terapia più avan

Brit Skarheim (1941-2016)

Molto in ritardo seguendo tramite internet un mio ricordo ho appreso che è morta nel suo Paese e nella sua cittò, Oslo, la scultrice norvegese Brit Skarheim, artista che trascorse molti anni a Firenze e che io ebbi la fortuna di conoscere nel 1977. Evitava la cosiddetta arte moderna e modellava figure umane con grande abilità, ma per me soprattutto fu una creatura eccezionalmente dotata dal punto di vista umano, una ribelle e insieme una gran dama. Le parlai di un laboratorio di attività espressive sito nell'area dell'ospedale psichiatrico di Firenze, San Salvi, e volle visitarlo. Improvvisò, disinvolta e naturalmente da primadonna, il modellamento di una piccola testa di fanciulla e me la donò; ancora la conservo con devozione. Dov'era la Brit attorno ogni altra persona diventava di contorno. Da vera artista non aveva un soldo, e non pochi gliene servivano ogni giorno per vivere, per fumare Milde Sorte e bere Lemon Vodka, per pagare l'affitto e nutrire la sua piccola f

Zavorra scolastica

  In una media superiore di Rovigo tempo fa una docente di scienze è stata bersagliata in classe per ben due volte da un allievo, se non da un'allieva, per mezzo di una pistola ad aria compressa. Al primo colpo la docente è stata punta , al secondo le è stato sfiorato un occhio. I proiettili ignoro di qual genere fossero. Naturalmente la sequenza è stata ripresa e diffusa tramite smartphone.  Sul Corsera leggo che i responsabili sono stati sospesi, per 5 giorni chi ha sparato, per 3 chi ha filmato eccetera.  Pare che la docente sia una di quelle persone che nella scuola finiscono per subire le angherie degli studenti, chiamiamoli così.  Ho sempre detestato i vigliacchi che se la prendono con chi non sa dominarli, in classe.  Ignoro il contesto generale e particolare dell'evento, per fortuna ... in questo modo posso evitare le stronzate che qualcuno in quell'istituto ha detto in merito all'ascolto del disagio eccetera ...  5 e 3 giorni di sospensione comunque sono poca r

Reticenza

 Un libro illustrato da foto sui bombardamenti che subì Milano nel 1942 da parte degli inglesi è recensito oggi 22 x sul Corsera senza alcun riferimento agli autori dei bombardamenti se non quello generico e involontariamente ironico agli "alleati", che ai tempi erano tedeschi! In compenso in fondo all'articolo si chiamano in causa i bombardamenti odierni sull'Ucraina... La reticenza in merito a chi negli anni della guerra distrusse e assassinò dal cielo, americani e inglesi in testa, è cosa nota: tanto che gli ignari potrebbero attribuire morte e distruzione a fattori naturali ...

Rosetta

Tempo fa ho seguito le immagini e le parole di un'intervista a Rosetta Loy. La signora, già alquanto anziana, appariva semisdraiata su una magnifica poltrona di legno con imbottiture e poggiapiedi. Morbidamente. Qualche giorno dopo ho trovato su una bancherella - o bancarella che dir si voglia - il romanzo Le strade di polvere . Mi è sembrato il caso di comprare il volume anche in considerazione del prezzo bassissimo dell'oggetto, un Einaudi rilegato. L'ho letto in poco tempo. Racconta la storia ottocentesca di una famiglia piemontese, coltivatori benestanti. La Storia si affaccia nelle vicende che i numerosi personaggi vivono. A parte qualche slittamento nel colloquiale, anzi banale, il romanzo è piacevole, carnoso. Mi ha ricordato qua e là Marquez.  Incuriosito, ho cercato qualche altro testo della Loy, e ho letto velocemente Ahi Paloma! , breve rappresentazione del momento tragico della caduta del fascismo monarchico (25 Luglio 1943), impresso nella memoria di una ragazz

Due parigini

  Nel numero di domenica 9 Ottobre del supplemento al Corsera due luminari hanno discusso su Proust e Céline. Si può paragonare ogni scrittore con altri scrittori, per carità! Certo ... Proust e Céline ebbero in comune la lingua francese, la città di Parigi e per diversi anni furono contemporanei ... il primo era ebreo, benestante e valetudinario, il secondo era figlio di una merlettaia e di un modesto impiegato infervoratamente nemico degli ebrei; il primo ebbe modo di dedicarsi ai piaceri e ai giorni senza bisogno di guadagnarsi da vivere; il secondo fu costretto come i più a sbattersi, fece la guerra 14-18 e poi riuscì a laurearsi in medicina: esercitò tra i poveri - anche senza farsi pagare - fece una certa carriera nella Società delle Nazioni e infine raccolse un gran successo negli anni trenta (intanto che da oltre un decennio Proust era defunto) con un romanzo che in italiano è intitolato Viaggio al termine della notte . Diventò uno scrittore alla moda eccetera ... Ma lasciamo s

Antifascismo senza fascismo

Da quando Saddam Hussein venne paragonato a Hitler allo scopo di giustificare in particolare la seconda guerra del Golfo ho iniziato a ragionare sull'uso propagandistico della storia e su certe sue conseguenze diciamo retroattive - di sicuro spiacevoli per i propagandisti. Costoro senza volere esponevano la guerra contro Hitler a una nuova valutazione e la Resistenza al nazismo e al fascismo correva il rischio di esser vista come una forma di sostegno alle potenze capitalistiche e imperialistiche, Stati uniti e Impero britannico in testa. La lotta al nazismo senza che ci sia nella realtà un Hitler non solo ridicolizza sé stessa, ma espone a serie critiche gli avvenimenti che culminarono nella guerra 1939-1945 e la guerra stessa. L'antifascismo odierno, mancandone l'oggetto, ovvero il fascismo, non solo puzza d'imbroglio, ma richiama senza volere l'attenzione dei pensanti sul passato (1922-1943; 1943-1945) ... Mussolini risorge dalla tomba (Hitler pare che non ne ab

All'esterno del "grande raccordo anulare"

  Il cinema romanesco ritiene che il proprio parlato sia comprensibile all'esterno del "grande raccordo anulare"* ma, anche a causa della registrazione diretta ambientale, non lo è. Il cinema romanesco è diciamo etnocentrico. Gli servono invece le didascalie, in modo che chi sa e riesce a leggere possa seguire i "dialoghi". E' vero d'altronde che il parlato non è, spesso, inevitabile...   Qualcuno ha scritto che il cinema "italiano" non è fatto per sessanta milioni di italiani, ma per tre milioni di romani. Forse ha ragione.  * Ve n'è per caso uno "piccolo"?

Ferito a morte

Ho riletto Ferito a morte  * di Raffaele La Capria, scrittore mancato quest'anno. Si tratta di un romanzo dei primi anni sessanta (Bompiani) che resta valido, a parte le questioni napoletane in corso più o meno dolente nell'immediato secondo dopoguerra, per il metodo di messa in scena della materia. Non vi è racconto lineare, o almeno ve n'è poco (nell'ultimo capitolo, "caprese"). Il massimo esponente italiano che io conosca di questa maniera è Antonino Pizzuto, talvolta quasi illeggibile ( Ravenna ), più corrivo in Signorina Rosina , in Si riparano bambole ... Sennò, meno arduo, penso ad Arrigo Benedetti ( Le donne fantastiche ; Gli occhi )... Venendo a tempi meno lontani, vedo Antonio Moresco ( Gli esordi )... * Napoli ferisce a morte chi la abita, oppure incanta, addormenta, ritiene La Capria Il capostipite? Joyce, in Ulisse . Immagini, voci, frammenti di conversazioni ... "cubismo" letterario?  Peccato che la materia di Ferito a morte , quando n

Rileggere Fenoglio

  Ho riletto in questi ultimi tempi diversi scritti di Beppe Fenoglio (1922-1963):  Una questione privata , Primavera di bellezza , romanzi brevi; I ventitré giorni della città di Alba , Diciotto racconti , Un giorno di fuoco ; Appunti partigiani , breve, ottimo testo non finito; e Il partigiano Johnny , credo nella seconda versione. Romanzo lungo pubblicato postumo.  Il materiale sopra elencato riguarda l'esperienza partigiana (1943-1945), o la vita nelle Langhe. In linea di massima i testi langaroli (!) sono meno buoni di quelli partigiani, nel senso che i primi tendono ad affondare nel bozzettismo. Anche campanilisticamente compiaciuto. Non si sarà mai grati abbastanza a Fenoglio per i suoi scritti partigiani, a causa della immagine che danno della guerra fratricida, e sia pure limitatamente alla provincia di Cuneo. Sono un antidoto ai veleni della retorica.  Meraviglioso l'intento di Una questione privata ! Né si sarà mai grati abbastanza neppure alla scrittura di Fenoglio,

Lacci

 Visto "Lacci", di Luchetti, con Orlando, Rohrwacher, Lo Cascio, Morante e altri, di cui però ignoro il nome. Il film è tratto da un testo di Starnone che non ho letto.  Anch'io, mi si dice, ho un modo strano di allacciarmi le scarpe: maneggio i lacci (o stringhe, o aghetti ) come imparai da solo circa sessantacinque anni fa  ...  I lacci che contano sono tuttavia, nella storia di Luchetti, quelli del matrimonio e della famiglia. Strappati dai figli ormai ultraquarantenni dei coniugi protagonisti, che trasformano la casa dei genitori, assenti, in una discarica. E si portano via il gatto ... Non sono stati dunque i ladri a buttare tutto all'aria, ma i figli della coppia, prima scoppiata, poi rabberciata alla meno peggio. Notevole la storia, notevole il film ...

L'odore della psicanalisi

  Nel supplemento domenicale del Corriere, La lettura (21 VIII 2022 - pag.19) si menziona un romanzo di Goffredo Parise, L'odore del sangue . L'autrice dell'articolo sostiene che il protagonista del romanzo di Parise è "un analista", ovvero uno psicanalista. E' un medico , invece. Nella prefazione al romanzo Cesare Garboli ne scrive in questi termini: "Se x è un analista..." L'autrice dell'articolo ha trascurato il "se".  L'odore del sangue è un ottimo romanzo che  propone pezzi di sapere psicanalitico secondo le modalità dilettantesche tipiche degli orecchianti e dei giornalisti ... Parise fu un giornalista, oltre che uno scrittore ... Poiché so che cos'è uno psicanalista ammetto di non avere attribuito al protagonista del romanzo tale professione, la quale è sì discutibile, ma ha caratteristiche incompatibili con l'immagine che ne danno gli incompetenti.

La parlata dei pesci

Secondo il Galli della Loggia (GDL) di ieri 19 VIII sul Corsera chi governa in Italia deve riconoscere che la repubblica è nata dall'antifascismo, come chi governa in Gran Bretagna deve riconoscere la monarchia, come in Francia la rivoluzione fine settecento ... se lo dice lui ...  poi scrive GDL che in Italia si è avuto a che fare con fascismo e comunismo grazie alla miseria e alla ignoranza degli italiani, incapaci di accedere alle finezze del pensiero "liberaldemocratico" ... il fascismo è stato in Italia al potere dal 1922 al 1943 e poi, nel Nord, dal 1943 al 1945, il comunismo mai ... GDL ha le traveggole ... comunque meglio parlare di PNF e di PCI, è più concreto ... quanto alle finezze - che i poveracci non capiscono - della liberaldemocrazia, sarebbe ora di cambiarle il nome a quella roba lì, infatti il liberalismo e la democrazia non sono congruenti reciprocamente: il lib è individualista, la dem è popolare e rappresentativa del popolo ... la democrazia dei liber

Il cattivo tenente

Un ufficiale dell'esercito italiano in Etiopia (1935-1936) spara nel buio di una boscaglia a ciò che ritiene un animale e ferisce di rimbalzo una donna indigena all'addome. Lontano da medici o sanitari, non trova di meglio che uccidere la donna, secondo lui senza speranze, sparandole in testa. Ne infila il cadavere in una spaccatura di roccia, ricopre il tutto di pietre e dalla boscaglia dove ha incontrato la donna - usandole violenza prima di conquistarne le grazie - fa ritorno tra commilitoni e indigeni. La porcheria commessa lo tormenta. Ritiene di esser stato contagiato dalla donna e di aver contratto la lebbra. E' un “lebbroso” davanti a sé stesso, in realtà. L'ufficiale si sente in colpa e come avviene teme che la sua colpa sia visibile agli altri. Invece è invisibile a tutti, salvo che al padre della vittima, un indigeno che conosce la lingua italiana. Le circostanze riportano l'ufficiale sul “luogo del delitto” … Solo dopo essersi quasi squagliato sotto i

Room

Di notevole interesse il film “Room”, che ho visto, almeno in parte, due volte in questi ultimi anni. Racconta di un sequestro realizzato da un uomo ai danni di una adolescente. La chiude in un capanno interno a una proprietà. Ne usa sessualmente. La ragazza resta incinta e partorisce un maschietto. Passano cinque anni, i due restano prigionieri nel capanno. Infine con un trucco la ragazza convince il carceriere a portar fuori il bambino. Quest'ultimo si libera, viene aiutato da un passante, ed ecco una pattuglia della polizia. E' la fine della prigionia anche per la madre del bambino. Qui termina la prima parte del film. Nella seconda si assiste alle difficoltà che sia il bambino sia la madre hanno a riabituarsi lei, abituarsi lui, alla vita normale, famigliare. E infine alla normalità. Che non è niente di speciale, appunto, com'era invece la sopravvivenza nel capanno. Ovvie considerazioni: il curioso di una storia affascina fin quando non è spiegato. Altre meno ovvie:

Cuore di madre

  Cuore di madre  (Roberto Alajmo, 2003) è un romanzo molto leggibile e appena sfiorato da ciò che risulta dalla parlata, credo, palermitana. Narra di un certo Cosimo, quarantenne, e di sua madre. Cosimo è considerato menagramo nel suo paese, fa il meccanico ciclista ma non ha clienti. Sopravvive con la pensione della madre e del defunto padre. Un bambino rapito da certa misteriosa gente gli viene posteggiato in casa... Cosimo subisce l'imposizione perché sì ... spera di ricavarne dei soldi, solo che il tempo passa e i rapitori non si fanno vedere. Per cui entra in azione la madre, che si trasferisce nell'abitazione del figlio e prende in mano la gestione della rogna ... Ometto il finale... Garantisco che il libro mer ita la lettura ... 

Chi l'ha visto?

E' morto Angelo Guglielmi (1929), celebrato animatore della terza rete Rai, attivo prima dell'avvento di Berlusconi al governo (1994). Guglielmi aveva fatto parte del “Gruppo 63”, una compagine di scrittori e critici (Arbasino, Balestrini, Eco, Manganelli, Sanguineti, Vassalli, Malerba sono coloro di cui ho letto nei decenni qualcosa, ma vi appartennero più o meno strettamente parecchi altri contestatori della produzione narrativa italiana post bellica, detta neorealista). Tra i bersagli del “Gruppo 63” so che vi furono Carlo Cassola e Giorgio Bassani. Del secondo ricordo L'airone e, a bella posta, non il più famoso suo romanzo. Del primo ricordo Un cuore arido e Ferrovia locale , a bella posta tralasciando il resto della sua ricca produzione, a me non del tutto ignota. Perché ho scritto “a bella posta”? Perché, specie a proposito di Cassola, non mi va di elencare né di facilitare troppo la vita di chi mi legge. I tre libri menzionati sono di eccellenza direi umanistica

Una malattia prepotente

  Lo scrittore Antonio Scurati giorni fa ha pubblicato un accorato scritto sul Corriere - "La valanga siamo noi" il titolo. Egli ha ragione, estati come questa ci spingono a maledire quel sole che in altri tempi era una benedizione attesa mesi e mesi. Pare la fine del mondo - siccità, manca l'invasione delle cavallette e poi siamo a posto! La valanga - com'è ovvio Scurati si riferiva alla disgrazia avvenuta sulla Marmolada - siamo noi, tuttavia egli non ha toccato, mi pare, il tema della sovrappopolazione, che sta alla radice di ogni guaio. Fasi di riscaldamento sono occorse anche in epoche meno afflitte dalla moltitudine umana crescente sulla Terra, come avviene oggi. Ma siamo troppi. Abbiamo troppi bisogni. Troppi diritti. Siamo la malattia che accampa diritti sul corpo ammalato... Mi fermo qui, non scrivo sul giornalone dei capitalisti illuminati. Noi umani siamo la valanga di questa Era detta "antropocene", né si vede una via d'uscita. Non c'è vi

Le facce di due storici

Paolo Mieli ed Ernesto Galli della Loggia giorni or sono hanno imbastito una trasmissione (in Rai Storia) per giustificare l'uso che gli statunitensi fecero dell'atomica contro il Giappone nel 1945. Non è la prima volta che leggiamo o sentiamo che tale abominio servì a dare un taglio alla guerra - e ad ulteriori  perdite Usa. I due storici, il divulgatore Mieli  e l'accademico Galli della Loggia, avevano sul volto l'espressione di chi sa di proporre delle mostruosità, ma non vuole, non può rinunciare a farlo. Tanta è l'adesione, specie di questi tempi, all'imperialismo americano! Nulla e mai finora è stato così infame e inumano come la distruzione istantanea di due città e il massacro dei loro inermi abitanti. Premendo un bottone dall'alto dei cieli.

Virginia Woolf: una stanza tutta per sé

Una stanza tutta per sé ( A Room of One's Own ), libro di circa 140 pagine pubblicato in Inghilterra da Virginia Woolf nel 1929 e tradotto in Italia nel 2005 (SE Srl, Milano), è un saggio basato su due conferenze tenute dall'autrice nel 1928: “le donne e il romanzo”. L'ho letto solo in questi ultimi giorni conscio che Virginia Woolf è una famosa scrittrice di cui tuttavia ricordo di aver letto solo qualche capitolo di Gita al faro ( To the Lighthouse ), romanzo del 1927. Il testo è piuttosto scorrevole, colto e poco accademico, narrativo, nonostante che le due conferenze siano indirizzate a studentesse universitarie; ciò non ostante la sua buona fruizione comporterebbe competenze in fatto di letteratura inglese, soprattutto, che a me mancano. Con questa premessa passo a fare qualche considerazione. Uno scrittore fiorito nella seconda metà del ventesimo secolo e piuttosto premiato da pubblico e critica come Raymond Carver, statunitense, racconta da qualche parte di aver

Gabri, frena!

Dopo aver letto per la seconda volta, nel contesto di una mia rilettura completa di quasi tutte le opere di Piero Chiara, la  Vita di Gabriele D'Annunzio, ho deciso di misurarmi con Il fuoco e con Notturno , che, insieme a Il piacere e a L'innocente , costituiscono tutto il (poco) D'Annunzio in mio possesso. Notturno , opera scritta in stato di menomazione visiva a causa di una grave ferita subita da Gabriele durante un combattimento aereo (il nostro partecipò alla cosiddetta grande guerra), è piuttosto sopportabile forse proprio a causa dell'accennata menomazione, perché è in  sordina ; comunque ne ho rimandato la lettura completa a un futuro senza data. Il fuoco , romanzo scritto verso la fine del diciannovesimo secolo, sono riuscito con gran fatica a leggerlo fino in fondo. Pare che ai tempi tale opera abbia suscitato un certo clamore a causa del riferimento dei protagonisti, Stelio e Fosca, a Gabriele stesso e a Eleonora Duse, entrambi celebri e notoriamente legat

L'amore coniugale messo alla prova della sua traduzione in romanzo

  Nel 1949, se non sbaglio, Moravia pubblicò L'amore coniugale , un breve romanzo che narra di un aspirante scrittore il quale si dedica alla stesura di un breve romanzo intitolato “L'amore coniugale”. A tale scopo il protagonista si ritira insieme alla moglie in una villa prossima a una città toscana. A un tratto costui viene preso dalla convinzione di perdere energia creativa a causa dei suoi amplessi con la moglie. Li interrompe e scrive fino a completare il testo. Quando passa alla trascrizione a macchina del lavoro svolto si accorge di non esserne contento. Della moglie come giudice della qualità del testo egli si fida fino a un certo punto. Come se ne esce?  La storia si svolge nel 1937. I coniugi sono di condizione socio-economica buona nel senso che possiedono una casa in città e una al mare, oltre alla villa in Toscana, né hanno bisogno di lavorare per vivere. L'aspirante scrittore non è (neppure) capace di radersi da sé, per cui fa venire in villa ogni giorno un

Il conformista secondo Moravia

Il conformista (Moravia, 1951) racconta brani tra loro distanti della breve vita di Marcello Clerici dando luogo a immagini di Roma, delle sue strade, degli interni, dei giardini privati - degli abiti, dei corpi. Con un ammirevole risparmio di parole Moravia è sempre capace di suscitare atmosfere consistenti: a me paiono acide - come tuttavia spesso acida è la vita. Per chi non ricorda il romanzo, passo a riassumere la storia. Marcello Clerici, figlio unico di una coppia infelice, ma piuttosto ben collocata dal punto di vista sociale ed economico, nasce nel 1907 e nel 1920, a tredici anni, patisce un'avventura che oggi diremmo di pedofilia omosessuale. Ne esce convinto di aver ucciso il seduttore sparandogli con la pistola che gli era stata promessa in cambio di “favori”. Lo ritroviamo nei tardi anni trenta funzionario dei servizi segreti (OVRA, “opera vigilanza repressione antifascismo” - la sigla però nel testo non appare) incaricato di organizzare l'assassinio di un oppos

4 racconti di Stefan Zweig

  Erstes Erlebnis è una raccolta di quattro racconti pubblicati da Stefan Zweig nel 1911. L'ho letta nell'edizione Fischer (Frankfurt am Main, 1979). Il titolo significa Prima esperienza . “ Storia in penombra”: un ragazzo in vacanza una notte nel parco della casa che lo ospita – in Scozia - scambia effusioni con una sconosciuta, o meglio con una ragazza non riconoscibile tra le diverse della compagnia. La seconda volta che ciò avviene Bob, questo il nome del ragazzo, fa in modo, durante un abbraccio, che gli si imprima sulla pelle una medaglietta che la sconosciuta indossa. Ritiene in seguito di riconoscerla, alla luce del giorno, poiché vede una delle ragazze della compagnia con un ciondolo simile. Bob tenta un approccio, ma viene respinto malamente. Un'altra notte Bob viene gratificato da un nuovo incontro impetuoso, dopo il quale la ragazza se ne va. Ma chi è? E' Margot?  Bob si arrampica su un albero in prossimità della finestra della stanza di Margot, ma cade e

Fattore armi private in Usa

 Le stragi che in Usa avvengono certo dipendono dalla facilità con cui dai 18 anni si può acquistare un'arma e dal supporto che a tale forma di libertà danno i fabbricanti di armi. La disponibilità di armi facilita il loro uso, se non sono le armi ad usare le persone. Ciò non toglie che nel Paese che i suoi zelatori idealizzano come Guida del mondo libero prosperino disperazioni e rabbie individuali spaventose, mostruosità di interesse psichiatrico che dovrebbero indurre alla prudenza quegli zelatori o leccapiedi che dir si voglia.  D'altra parte le stragi rendono visibili in scala ridotta i massacri militari commessi dagli Usa ovunque nel mondo, per cui potrebbero essere viste come provocazioni: gli assassini chiedono spazio anche per sé, rubandolo allo Stato...

Gabriele D'Annunzio secondo Piero Chiara

  Vita di Gabriele D'Annunzio è un libro pubblicato da Piero Chiara nel 1978 (ed. Mondadori) che segue anno dopo anno, mese dopo mese, se basta, il percorso (1863-1938) di uno degli scrittori italiani che più sono stati conosciuti in Europa, di un personaggio pubblico che ai suoi tempi fu di primissimo piano. Come indica il titolo del libro, Chiara non si occupa dell'opera (poesia, teatro, narrativa, giornalismo, interventi di natura politica, invenzioni pubblicitarie) di D'Annunzio, ma della sua vita. L'immagine che dà la lettura (e, nel mio caso, rilettura) del libro è quella di una personalità che seppe imporre sé stessa ai suoi contemporanei modificando ai suoi fini la realtà delle cose del mondo. D'Annunzio seppe imporsi nel mondo delle lettere, dell'arte, del teatro, della politica, dell'avventura: del denaro. Chiara lo segue, lo osserva, lo documenta, come scrivevo poco sopra, quasi giorno per giorno, in altri termini se non siamo alla “scala 1:1” p

L'immaginifico* Gabriele

 "...una massa enorme e ottusa di ricchezza e di potenza ..." erano gli Usa secondo Gabriele D'Annunzio prima della loro entrata in guerra (1916), che li avrebbe invece trasfigurati "in spiritualità ardente e operante "... ** Meglio la prima, Gabri! *anzi: imaginifico. ** v. P. Chiara, " Vita di GD'A", ed. Mondadori, pag. 293. 

Freimachen...la lingua tedesca non parla nazista

  Freimachen è un verbo tedesco composto (frei/machen); i verbi composti, in tedesco, nella frase si scompongono, ciò che li caratterizza ( frei , nel nostro esempio) si stacca e va a finire in fondo alla frase stessa, talvolta anche molto "lontano" dal verbo-matrice. I principianti, specie se autodidatti, se ne stupiscono, poi si affezionano a tale caratteristica. Orbene: Arbeit macht frei , il famigerato slogan, qualora sia tradotto come "il lavoro rende liberi", non rende giustizia al verbo freimachen , che significa "emancipare". E' lecito far professione di antinazismo, non è lecito essere ciuchi .  E' vero che i nazisti parlavano in tedesco, ma il tedesco non parla nazista: parla, vive, come le altre lingue. (No, non è la prima volta che qui tocco questo fenomeno)

Il bello delle debuttanti

  Il Cicognini (a Prato) è una istituzione scolastica carica di tradizioni e vissuta nel tempo da personaggi eccellenti. Mi si perdoni se ricordo solo D'Annunzio, Malaparte e Landolfi, salvo errori. Oggi non so. Il ballo delle debuttanti, ragazze sedici/diciassettenni che fanno il loro ingresso "in società" è una tradizione - non solo del Cicognini - che vale quel che vale, oggi. Che si vogliano includere in tale ballo anche coppie omosessuali - ciò che a quanto pare quest'anno non avverrà "per motivi burocratici", ma che  potrebbe avvenire l'anno prossimo - suscita un certo interesse. Non so se l'inclusione di coppie omosessuali significhi che alle danze possano partecipare coppie di ragazze o anche coppie di ragazzi. Sì, pare. Tale modifica del "testo" tradizionale del ballo delle debuttanti comunque ricorda le modifiche di testi veri e propri che in nome della "correttezza politica"  snaturano i testi medesimi. Qualcuno pensa d

Tifo/narcisismo

 Il tifo allo stadio talvolta non ha a che vedere con la partita che si svolge in campo, ma con il pubblico dei tifosi stessi che, data la conformazione delle tribune, fanno chiasso come davanti a uno specchio. Mi pare che il tifo narcisistico allo stadio sia massimamente espresso all'Olimpico dai fanatici della Roma. Massimamente, non unicamente.

Saperla giusta, saperla lunga

 Il ministro degli affari esteri russo Lavrov avrebbe contro Zelensky, ebreo, polemicamente proposto in tv che Hitler possa essere stato ebreo ... Non è così.  La psicanalista polacco-svizzera Alice Miller in un suo studio su Hitler avanzò l'ipotesi che ebreo sarebbe stato  un misterioso avo "naturale" di Hitler, con lo scopo di dare un fondamento biografico alla ossessione antiebraica hitleriana. Anche Alice Miller era ebrea. Che molti siano di origine ebraica anche senza saperlo lo sostenne Peyrefitte nel suo provocatorio libro "Gli ebrei"... Tornando a Hitler, è decisiva la biografia scritta da J.Fest. Insomma: c'è chi la sa lunga e chi fa propaganda...

Brasillach

Morta la vedova di Giorgio Almirante, segretario del MSI (Movimento Sociale Italiano) e personaggio di rilievo nella politica italiana della seconda metà del secolo scorso, il giornalista Aldo Cazzullo nella rubrica da lui gestita ogni giorno sul Corsera risponde a un lettore riferendo di una sua lontana visita a casa della signora, mediaticamente detta "Donna Assunta"... tra gli oggetti mostratigli dalla vedova, Cazzullo menziona anche una lettera scritta ad Almirante da Robert Brasillach, scrittore e giornalista francese fucilato dopo la fine della seconda guerra mondiale a causa della sua "collaborazione" con gli occupanti tedeschi (1940-1945).  In effetti esiste un libro scritto da Almirante su Brasillach, che io ho trovato anni fa su una bancherella dell'usato: è un'introduzione all'opera e alla figura dello scrittore francese. I due erano legati dal fatto di essere stati entrambi dalla parte degli sconfitti. Almirante se la sarebbe cavata, Brasilla

Francia

 Nelle importanti votazioni francesi che hanno confermato E. Macron a discapito di M. Le Pen, la quale ha avuto il 41% dei consensi, 29 elettori su 100 non hanno votato. In conclusione ha vinto il sistema EU e ha perso il sovranismo, mentre quasi un terzo degli elettori hanno detto "no grazie" sia al sistema EU sia al sovranismo. Se non al votare tout-court! Interessante, al primo turno, il risultato del "populismo di sinistra", il cui leader è J.L. Mélenchon. Chissà come e se hanno votato i gilet gialli...

Perché no?

 I docenti che nelle scuole ''superiori" asineggiano con le allieve in modo vario sono un fenomeno dell'indebolimento dei confini tra allievi e docenti...gli allievi e le allieve non sono più solo tali, né i docenti sono soltanto docenti...d'altra parte la scuola non  è più sufficientemente separata dal resto delle situazioni...il setting è sconvolto...insegnare conta poco, imparare è un optional...ci si "relaziona"... e allora qualcuno vive momenti di "perché no?"... (Nel romanzo "Il balordo" - capitolo 10  - Piero Chiara d'altra parte descrive un docente seduttore di allieve negli anni trenta del secolo scorso... Ma indietro nel tempo troviamo erotismo tra maestro e allievo nel "Satyricon"; un esempio storico lo troviamo nella vicenda amorosa medievale di Abelardo ed Eloisa ... In un romanzo di Stefan Zweig, "Sovvertimento dei sensi", si narra di un legame certo poco "professionale" tra uno studente

The Mule

  Visto di nuovo "The Mule", film di e con Clint Eastwood. Un anziano statunitense, coltivatore e commerciante di fiori, inviso alla famiglia a causa delle sue assenze "sociali", deve chiudere l'attività per motivi economici. Per caso e necessità diventa corriere di sostanze stupefacenti per una organizzazione messicana. Incassa così molti soldi coi quali locupleta i famigliari, gli amici e infine riscatta la casa dove viveva. Peccato che il comando dell'organizzazione muti, facendosi più severo, e che lo Stato ponga con forte decisione gli occhi sul fenomeno dei corrieri. Il cerchio si stringe. Infine il vecchio viene arrestato, ma oramai con le sue erogazioni di dollari è stato riammesso nel cerchio familiare, per cui, come dire? - la galera è una liberazione dall'incubo che i viaggi sono diventati. "Almeno sapremo dove si trova", osserva la figlia. Grande battuta! Verso la fine del film Eastwood mi ha addirittura ricordato Eduardo De Filippo

Pos

 Se il provvedimento fosse approvato dal parlamento, chi non accetterà di venir pagato tramite POS dovrà versare 30 euro di multa più il 4% del valore della transazione. Dal 30 Giugno di quest'anno. Significa che il carrozziere (per esempio) cui devi 500 euro e non accetta per motivi svariati di essere pagato tramite POS, se denunciato, dovrà versare 50 euro di multa. Ma se lo denunci, la prossima volta non ti vorrà prestare la sua opera! A parte che denunciare non piace a tutti... L'unico modo per diminuire l'evasione fiscale, che è il motivo essenziale della resistenza all'uso del Pos, consiste nel cointeressare la clientela (e tutti siamo clientela) rendendole possibile portare le spese in detrazione. Lo propose il ministro Franco Re viglio un mucchio di anni fa (1979-1981)... Questa è Storia... Si obbietterà che il ministero competente non potrebbe spulciare centinaia di milioni di fatture, scontrini e ricevute fiscali. E' vero, ma potrebbe, per diminuirne il n

Papà

 Narra Carlo Verdone di aver fatto ai tempi un esame universitario con suo padre, docente, e di essere stato bocciato. Ma un docente universitario dovrebbe avere il buon gusto di ritirarsi dalla commissione d'esame in casi simili. Storia del cinema...

Guerra e pace

 Un certo Nuccio Ordine* attribuisce implicitamente - oggi sul Corsera - il romanzo "Guerra e pace" a Dostoevskij. "Guerra e pace" è di Tolstoj. * leggo che si tratta di un professore universitario, non so di quale Letteratura.

Il taglialegna secondo Gregory Bateson

 Da qualche parte nel suo libro Verso un'ecologia della mente Gregory Bateson offre l'immagine del taglialegna munito di ascia, all'opera sul tronco di un albero. Bateson propone che il taglialegna, l'ascia, l'opera e il tronco costituiscano un unico sistema le cui componenti, quattro, interagiscono e per così dire si scambiano informazioni: comunicano tra loro. Al di là del sospetto che non sia così scontato abbattere un albero e che Bateson lo abbia mai fatto...lasciamo stare...si tratta di un esempio...voglio dire che per qualche motivo riguardante il mio carattere, se non la mia personalità...per qualche motivo che riguarda me sono d'accordo con Bateson: agisco da moltissimi anni sugli oggetti, con gli oggetti, che non sono asce né tronchi d'albero, non sono un taglialegna ...magari su una moto, una bici, un'auto, una cinghia di serranda, e mi limito a oggetti materiali...ora non me la sento di inerpicarmi su un discorso riguardante cose "imm

"Perfect"

 Mentre guardavo "Perfect", film Usa del 1985 con J.Travolta e J.L.Curtis - non del tutto stomachevole ancorché congegnato male - e vedevo le seminudità dei cultori del ballonzolare "aerobico" - ai tempi in voga al punto che perfino io ne sentii parlare - ho pensato ai talebani! Nel senso che se fosse vero che gli Usa e i loro reggicoda hanno massacrato l'Afghanistan per il bene delle copertissime donne in burqua, allora sarebbe ragionevole che i talebani massacrassero gli "occidentali" per il bene delle scopertissime donne tipo "Perfect"... Naturalmente la guerra in Afgha non riguardava i burqua, naturalmente la nudità " in occidente" non è un obbligo, comunque è preferibile che ogni popolo pensi al proprio bene e non a quello altrui...

Torti e ragioni

 Rai storia ieri 5 IV 022 ha proposto il tema dell' "assedio" di Sarajevo (anni novanta) con la chiara intenzione di alludere ai fatti bellici oggi in corso tra Russia e Ucraina. Paolo Mieli ha coordinato la faziosa ricostruzione con l'aiuto di una professoressa di storia e di un paio di giovani studiosi di cui non ricordo i nomi. Sarajevo ha sofferto per diversi anni le conseguenze della distruzione della Jugoslavia, distruzione che andava benone a molti, ma non ai serbi. Che reagirono. Crudelmente. Non fu però dei serbi il monopolio della crudeltà, ben distribuita tra i contendenti. Quanto all' "assedio" di Sarajevo non si è precisato ieri che i serbi con la loro repubblica serbo-bosniaca confinavano con Serajevo,  capitale della repubblica bosniaca musulmana. Una pratica bellica crudele resta crudele, certo, anche se non è un assedio, ma il concetto di assedio per quel che accadde ai danni di Sarajevo è sbagliato. Fu una guerra tra etnie reciprocament

Denominazione di origine ...cosmopolita

 Un ricercatore di nome Alberto Grandi ha pubblicato un libro in tema di denominazioni d'origine a suo dire inventate che senz'altro va salutato come una piccola bomba internazionalista*. Se gustate una cosiddetta carbonara sappiate che le uova al bacon sono un cibo anglosassone e che gli spaghetti sono venuti dopo. Io non ho letto il libro del Grandi e ho solo scorso l'intervista che il Corsera gli ha dedicato giorni or sono, ma sono certo delle buone ragioni che lo hanno animato. Quanto alla pizza, mi ricordo di averne letto nel "Ventre di Napoli" (Matilde Serao - 1884) come di un cibo povero in uso in quella città. Certo il mondo è pieno di focacce... In Grecia si chiama "pitta"... E il lardo di Colonnata? Ma dove sono i maiali a Colonnata? - chiede il Grandi... Meno male che ci resta il Big Mac... *o di cosmopolismo

Billy the Kid

 Nei giorni scorsi in un istituto tecnico di Sesto Fiorentino un allievo ha messo in scena* il suo malcontento nei confronti di un docente estraendo una pistola e avvicinandogliela alla testa. La pistola era finta, ma il tutto è veramente ripugnante. Probabile che il docente sia in difetto, del resto l' intero mondo della scuola lo è, inclusi gli allievi. Raccogliere, impacchettare e gettare il tutto in un cassonetto dedicato ai rifiuti speciali! Presto altrimenti avremo sparatorie vere. (Pare che l'allievo in questione sia "di origine straniera". I media sorvolano pudicamente.) * anche nel senso che la cosa è stata filmata da qualcuno dei compagni, se non costruita per la diffusione in rete.