L'impunità del male. Inizi della carriera di Tom Ripley
Letto il lungo romanzo The talented Mr.Ripley di Patricia Highsmith nella nuova versione italiana (edita da La Nave di Teseo). Scritto negli anni cinquanta, è interessante per il lettore italiano in quanto mostra il nostro Paese visto all'epoca da una statunitense, la Pat, ben consapevole della condizione di privilegio degli "americani" in Italia, specie se dotati di mezzi. L'Italia è un posto carino dove si lavora poco, si mangia bene, si beve buon vino; un paese pasticcione, piccolo, dove l'inglese si ignora o si storpia, e dove un "americano" riesce a fare il suo (porco) comodo. Abbiamo flash di Roma, Venezia, Napoli, della costa amalfitana e della Liguria, in particolare di San Remo. Niente svenevolezze da turista, e di questo bisogna dar merito alla Pat. Che mi pare un po' ottimista sui tempi di percorrenza dei treni e dei pullman nella penisola; ma è un dettaglio. Su questo teatro opera Tom Ripley all'inizio della sua carriera di imbrogli