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Professore incompetente.

Arte dei giardini mentali, insegno, non Giardinaggio, come forse riteneva una studentessa che ho bocciato a causa del suo manualismo. Mi ha dato dell'incompetente, infatti non m'intendo di manuali di giardinaggio, ma di giardini artistici mentali. D'altra parte è probabile che la giovane creatura abbia usato il termine "incompetente" senza sapere che cosa significa.

Due settimane chiuso per miseria nera.

Il rettore dell'università di Civitarotta ha deciso che la sede dove lavoriamo, e naturalmente tutte le sedi simili, i cosiddetti dipartimenti, chiudano dal 23 dicembre al 6 gennaio, per risparmiare (luce, telefono, riscaldamento, pulizie ecc.). E' la prima volta, in 36 anni nell'università, che vedo una chiusura simile. Non potrò usare il mio computer, internet, vedere studenti e colleghi, usare il mio studio, per due settimane: ma mi pagheranno lo stesso: dove sta il verme?

Esami fasulli.

Gli esami, a Vacuologia, sono "spesso" svolti da singoli docenti, senza testimoni, senza colleghi, talvolta in stanze vuote, intima vacuità di Vacuologia, sono altamente irregolari e favoriscono comportamenti compromissori, tipo: ti do un voto abbastanza buono, se accetti questa merda, ti rispondo così così, visto che non sei una commissione d'esame.  Se tenti in qualche modo (non è facile) di sfuggire a tale andazzo, passi per severo legalitario: in Italy è un complimento!

Lezioni in piazza, ancora.

Lezioni in piazza.  E dimostrazioni, cortei, sit in, nel corridoio, in salotto, nel bagno, nell'aula? Forse. Capisco perché questa volta, in questa tornata di lotta dura studenti-docenti, tanto successo hanno avuto le "iniziative"di lezione in piazza. Perché oggi ogni lezione si svolge come in una piazza, entra ed esce chi e quando vuole, si occupa tranquillamente dei fatti suoi, segue, non segue. A nessuno importa, il docente finge di far lezione, chi lo ascolta?

In pensione, ma sul serio.

L'oligarchia autoconfermata che governa l'università di Civitarotta, strozzata dai debiti causati dalla costruzione del mostruoso e squallido mausoleo della scienza, decine di milioni di euro, ha tuttavia preso una decisione interessante, quella di esigere l'andata in pensione dei professori che ne hanno l'anzianità (40 anni). Per risparmiare. Inizia subito il pianto greco sulle "competenze scientifiche" che così andranno "disperse". Conosco il caso di un tipo, nato nei primi anni Venti, che insegna non so quale disciplina vacuologica a contratto, per non "disperdere" le sue "competenze", togliendo soldi e possibilità di fare eseperienza (e punteggio) a un qualche giovane vacuologo. Conosco vecchi professori maneggioni e potenti che sono riusciti a farsi eleggere presidi della loro facoltà, pur di restare attaccati alla cattedra. E allo stipendio. E al potere di influire sui concorsi. E, dove girano soldi, di influire sui "p

Lectures on demand? Why not?

Stamani avevo in aula solo cinque persone, meno del 10% del probabile numero di iscritti al corso di laurea in Pace e Bene Fratelli, dove insegno Arte dei giardini mentali, e ho pensato a un rinnovamento. Gl'iscritti si organizzano e stabiliscono con il docente un numero esiguo di lezioni, un calendarietto, garantendo una presenza costante, anche di cinque persone, perché no? E così fino al completamento delle "ore" previste dai cosiddetti crediti formativi.

Un giorno chiusi per risparmiare.

Dopo quasi un mese che non lascio tracce in questo blog, torno con la notizia fresca fresca di un'eroica decisione presa dall'università di Civitarotta: chiudere le facoltà un giorno alla settimana per risparmiare. Ora un quesito: in quale giorno ha deciso il rettore dell'università di Civitarotta di far chiudere le facoltà? Chi indovina avrà in premio un mappamondo di cioccolato.

Lezione in piazza, ancora.

Visto al tg locale un collega con megafono in piazza a "far lezione", balzato in piedi non appena la telecamera l'ha inquadrato. Invece di produrci in simili dimostrazioni potremmo bloccare, per protesta contro l'ingiusto trattamento dell'università da parte del governo, esami e discussioni di tesi di laurea. Auguri.

Illusi.

Se la scuola funzionasse molti studenti arriverebbero all'università in vena di studio, o resterebbero altrove a fare altro. Ma la scuola illude, promuovendo asini che approdano poi all'università totalmente privi di barlumi.

Ben altro.

Ha studiato poco e male, una studentessa mi ha detto, perché aveva "ben altro" da fare: un bambino da partorire. Parto? Vai pure.

Si sentiva svenire.

Oggi agli esami uno studente sui quaranta grande e grosso m'ha detto di non aver risposto all'appello perché era andato in un bar per far colazione. Mi sentivo svenire, ha spiegato. Due piccioni conoscitivi della mentalità degli studenti di Vacuologia con una fava di giustificazione.

Alla stracciona.

Il costo annuo massimo d'iscrizione all'università, qui a Civitarotta, è inferiore ai duemila euro annui, che significa poco più di centotrenta euro al mese. Considerando che iscriversi all'università non è obbligatorio, valutando certo le altre spese (libri, materiali vari, soggiorno per i non residenti, trasporti eccetera), ho l'impressione che quando ci si lamenta del costo dello studio si commetta un errore. Probabilmente far pagare di più agli abbienti consentirebbe un funzionamento migliore dell'università, e l'apertura di forme di sostegno ai non abbienti (borse di studio, convenzioni per alloggio e vitto, trasporti, biblioteche eccetera). Così, alla stracciona, certo anche a causa di errori commessi dai capi dell'università nel decennio scorso, non si va da nessuna parte.

Lezioni "in piazza".

Non so che genere di lezioni siano quelle che potrebbero esser tenute "in piazza", secondo l'indicazione "anni sessanta" di alcuni studenti che protestano contro le decisioni del governo in fatto di università e, spero, contro la disgraziata gestione dell'università di Civitarotta: certo non sono le mie, che esigono un setting certo e curato, ma soprattutto chiuso, porte chiuse, intensità. Non scherziamo, per favore.

Maestro unico.

La scuola, specie asilo, elementari e medie, è un parcheggio per minori resosi necessario a causa dell'organizzazione della vita, del lavoro e della mobilità nelle famiglie, che non possono (più) occuparsi dei figli per un gran numero di ore al giorno. In questo parcheggio l'insegnamento di base è soffocato da una congerie di stupidaggini tipiche di una situazione in cui c'è da ammazzare il tempo. Così i minori crescono incapaci di leggere scrivere parlare contare, in compenso a otto anni sanno o meglio credono di sapere che cos'è il traffico degli organi, la violenza sessuale e il bullismo. Il governo Berlusconi è una compagine di dilettanti allo sbaraglio direttamente dipendenti dal loro padrone e creatore, che dove tocca fa dei danni, non solo, lavora a far crescere l'ingiustizia sociale. Dunque se tocca la scuola, in direzione dell'allontanamento dal lavoro di migliaia di insegnanti, per fare il "maestro unico", sbaglia. Ciò non significa che la sc

Aborti accademici.

Dopo anni di ubriachezza accademica (vedi alla voce "codice etilico"), di creazione di decine e centinaia di cosiddetti corsi di laurea cervellotici e privi di collegamento con la realtà ... Clown da ospedale pediatrico ... Margarinologo campestre ... Formatore multimediale interculturale perpetuo ... Botanico urbanistico ... Infermiere socio professionale consapevole ... Avvocato aerobico ... Arte e scienza dell'espresso... Si torna all'antico: anche nell'università di Civitarotta si accorpa. Accorpiamo ciò che dieci anni fa era stato scorporato, dunque gli aborti di cui sopra e pure peggio si riuniscono tra loro, in due, in tre, a formare nuovi aborti, tipo Mediatore Condominiale, Animatore Geriatrico, Musicologo intercomunale, Operatore di pace e bene... Allo scopo di raccogliere qualche decina di iscritti da illudere, deludere, basta che respirino, cioè paghino le tasse.

Debiti debiti e ancora debiti.

L'università di Civitarotta, anni orsono, realizzò la celebrazione di se stessa facendo costruire in periferia un gigantesco mausoleo della scienza, che dev'essere costato, ai prezzi d'oggi, molte molte decine di milioni, mutuo strozzando, e che pare costi moltissimo mese mese, per la sua cosiddetta gestione. Come un padre di famiglia impazzito che compri un palazzo caricando i suoi figli e nipoti dei debiti, così l'allora rettore spinse per il mausoleo, orrendo in tutto e per tutto, freddo, dispersivo, uno schifo che dopo pochi anni di cerimonie è ancora più brutto, squallido e demenziale. Anche per questo, oltre che per aver trasformato pure i tavolini in professori ordinari (costo sugli otto, novemila euro al mese), l'università, autonoma, non ha fondi, e il rettore attuale, meglio sarebbe dire il papa, si rammarica. E il governo taglia. Finiremo con il trovarci a saltare lo stipendio, dunque sarà lanciato un nuovo tipo di ricerca: quella dei soldi.

"Minaccia" di sciopero.

I colleghi di Vacuologia e d'altre facoltà sono in agitazione a causa della tendenza marcatamente improntata al risparmio, nelle spese universitarie, del governo Berlusconi, il quale ultimo se ne frega della cultura e della scienza "libere", preferendo cultura e scienza dipendenti dalla generosità di privati finanziatori. I colleghi "minacciano" scioperi della didattica, ma dimenticano che della didattica di Vacuologia non importa niente a nessuno, neppure alle studentesse e agli studenti di Vacuologia. I colleghi dovrebbero protestare lavorando di più e meglio, non meno, dovrebbero fare ricerca anche senza soldi, usando la loro fantasia. Dovrebbero smettere di scambiare la loro carriera per la scienza e viceversa.

Un bel compito per l'università?

Tempo fa, una studentessa intenzionata a fare la tesi con me mi ha confessato di non saper scrivere. E' arrivata alla tesi, cioè in fondo ai suoi studi, senza saper scrivere, grammatica, sintassi, eccetera. Bene, però, che abbia la consapevolezza della sua ignoranza. L'avrei abbracciata, infatti il guaio di molti iscritti a Vacuologia è ignorare di non saper scrivere. Dare la misura della nostra miseria, al confronto con l'universo delle conoscenze, sarebbe un bel compito per l'università.

Vergogna.

Lavoro nella facoltà di Vacuologia da una vita, insegno Arte dei giardini mentali, e a questo punto me ne vergogno, ma per fortuna tra un po' di anni me ne andrò in pensione. Ho, come la stragrande maggioranza dei miei simili, bisogno dei soldi dello stipendio. Arte dei giardini mentali mi piace, il vuoto anche, ma la mia facoltà mi dispiace.

Umiliazione intellettuale.

Ultimi esami prima dell'estate, ed ecco una nuova definizione venirmi in mente: l'esperienza di "esaminare" le persone iscritte a Vacuologia, nei limiti della mia materia immateriale, Arte dei giardini mentali, equivale ad una mia vera e propria umiliazione intellettuale. Io credo che l'Università non senta quanto dovrebbe il dovere di selezionare le persone che intendono iscriversi a questa o ad altra facoltà, foss'anche Teoria e Tecnica della Margarina. Io penso che l'Università desideri incamerare più soldi che può, quindi iscrive deficienti, analfabeti, persone che non sanno una parola d'italiano eccetera. Le prove d'accesso che conosco sono odiose e comunque riferibili al numero limitato di posti. La selezione potrebbe, nel mio caso (Vacuologia), vertere su colloqui, esami preliminari, conversazioni tra docenti e aspiranti, poche domande tese ad appurare il grado di analfabetismo in senso stretto e in senso lato. L'ignoranza delle person

Vacuologia.

La facoltà di Vacuologia, dove colpevolmente insegno Arte dei giardini mentali, conta molte iscritte, pochi iscritti, poche frequentanti, alcuni sparuti tizi, non saprei se esilarati o devastati dal rapporto di uno a cento che li evidenzia. E' probabile che la persona che s'iscrive a Vacuologia abbia le idee ben chiare, nel senso che vuol "laurearsi" senza studiare, o fingendo di studiare, fatto sta che, quando esamino in Arte dei giardini mentali, trovo lande intellettualmente (e intellettivamente) desolate, al quadrato: infatti le persone che esamino sono ignare della loro desolazione. Faranno tutti, da grandi, il mestiere della politica? Faranno gli insegnanti.

Codice etilico.

Recente è l'approvazione di un codice etilico presso l'Università di Civitarotta, cui appartiene il "centro di permanenza temporanea" in forma di facoltà dove tento invano di lavorare. Dal momento che studenti e docenti non bevono abbastanza alcolici, fondamentali per sostenere la qualità degli studi nelle traversie, il senato (nato da sé) hdemico ha stabilito il minimo di tasso alcolico obbligatorio per tutti, inclusi impiegati e dirigenti, 0,4% al giorno, misurabile a sorpresa con il palloncino. Chi sarà trovato sotto lo 0,4% vedrà il suo nome, cognome e soprannome esposti sull'albo dei reprobi, nemici della scienza e del progresso. E sulla colonna infame del sito http://www.unicivitarotta.com/ .

Enti dementi.

La sede della facoltà di Vacuologia è concessa gratis da non so quale ente di Civitarotta, ignaro della bellezza che si spreca per tenere in piedi questo "centro di permanenza temporanea". Vuotarla da queste scimmiette, restaurarla, farne qualcosa, qualsiasi cosa, ma di buono. O, beninteso, trasformare il CPT in una facoltà universitaria vera.

Marmaglia

Se non avessi pietà per queste povere creature ignare, vittime volenti di un sistema generale infame, agli esami di Arte dei giardini mentali ne boccerei otto su dieci, sono rimbecillite, le signore e signorine, i tizietti, da scuola e tv, famiglia e tv, da tv e moda, sono vittime della moda. L' Arte dei giardini mentali è troppo amabile per questa marmaglia.

CPT.

Una mattina qualsiasi, nei mesi di "lezione", passi per i corridoi della facoltà di Vacuologia sita in Civitarotta: studentesse tutte uguali, straccione simulate dal culo basso o abbassato di moda, cicalanti con in mano milioni di fotocopie confezionate in complicità tra la biblioteca e l'"ufficio fotocopie", qualcuna siede per le scale, legge incurante di chi sale e scende, corpi ammassati, sembra un CPT femminile, rarissimi i ragazzi.

Esamificio.

Iscritta a mille chilometri da dove vive, ma perché? Perché il corso di laurea così lontano le riconosce più esami - del precedente corso di studi - di quanto non facciano le sedi a lei vicine ... Perché ha la scusa per smarcarsi dalla famiglia in occasione degli esami? Ne risulta un percorso di studi fatto di treni, aerei, di viaggi. Un viaggio di esami, più che un percorso di studi. Eppure la Vacuologia*, insegnabile a patto di sapere che è nulla, sarebbe un campo prezioso. * Per "vacuologia" qui e altrove s'intendano le cosiddette scienze dell'educazione, in particolare la pedagogia.

Finzioni

Gli studenti, in effetti quasi tutte ragazze, non frequentano, se lo facessero questo CPT in forma di facoltà, situato nella città di Civitarotta, scoppierebbe. Fingono di studiare, i professori fingono di insegnare, gli esami sono finti, vere distribuzioni di voti, pratiche da sbrigare. Ma la finzione è inconsapevole.

La tesi letta da nessuno.

C'è una facoltà, o magari più di una, comunque la mia, specializzata in Vacuologia, dove una tesi di laurea può fare tutta la strada fino alla proclamazione dottorale di chi la presenta (sottolineo la presenta) senza che nessuno l'abbia letta, né il relatore, né i correlatori, né il candidato. Perché quest'ultimo se l'è fatta fare, e chi l'ha preparata l'ha tolta da moduli argomentativi già pronti, solo assemblandoli! Che il candidato non l'abbia neppure letta, lo riconosco, è ipotesi estrema, ma possibilissimo è che l'abbia appena scorsa, per mancanza di tempo. Il relatore non ha tempo né voglia, i correlatori sfogliano all'ultimo momento la tesi, sparano due false acutezze e ok. Dico sul serio.