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Visualizzazione dei post da novembre, 2015

Sigle, Acronimi

Con le sigle si esagera, d'accordo, ma mi dicono che due soggetti giovani e dotati di mezzi audiovisivi moderni ignorano non solo che cosa significa con precisione Nato (north atlantic treatise organization), ma anche in modo generico, tipo "dovrebbe significare".  Si tratta di idiozia in senso proprio, di preclusione "intellettuale" rispetto a tutto quello che esce dal privato. Magari innocente, chissà. Ignorare quel che significa Nato, acronimo a parte, è davvero grave, ma ripeto che anche gli acronimi e le sigle sono troppi e in definitiva ingannatori, perché nascondono il significato, l'oggetto, la cosa. Per quanto ne so, si tratta di un prodotto novecentesco*. * Vedi Victor Klemperer, LTI, la lingua del terzo Reich , non ricordo da chi edito. Ma non solo in Germania (1933-1945) si produssero sigle e acronimi, è ovvio. Pensiamo a Fiat, in Italia, o a Bsa, in Inghilterra, pensiamo a Spa, in Italia, a Upim; a Usa, in America, a Fbi, a Cia, a Urss. Gest

Epidemia di meningite?

In Toscana vivono più di tre milioni tra residenti e - diciamo - frequentanti, quest'anno circa trentacinque persone nella regione sono state ammalate di una forma grave di meningite, e sei o sette sono morte. Non mi pare molto corretto e responsabile parlare di "epidemia", come fa qualche medico ed a rimorchio ripetono certi tg locali.  E' vero, probabilmente il numero di casi è in assoluto eccessivo rispetto al normale, ma il termine "epidemia" non mi convince.  Sappiamo che i medici usano un lessico che fa pena in quanto maschera con il greco antico italianizzato parole e concetti assolutamente banali. Vediamo però che questa massa di imbroglioni lessicali comprende anche dei terroristi. Ai quali magari nella foga dell'intervista scappa detto "vaccinatevi"- subito corretto con il rituale "vacciniamoci".

Francisco Franco

Venerdì 20 novembre scorso il Manifesto ha dedicato una pagina alla ricorrenza della morte di Francisco Franco (20 novembre 1975), l'uomo che per decenni governò la Spagna tramite ciò che molti definirono ed ancora definiscono una dittatura. Bene, una pagina di storia, ho pensato, e mi sono messo a leggere. Con mia grande sorpresa l'articolo, inerente la fine del franchismo ed il transito della Spagna dalla brace della dittatura alla padella della democrazia, non fa alcuna menzione dell'attentato che nel dicembre del 1973 alcuni militanti del'Eta realizzarono con successo contro L.Carrero Blanco, capo del regime dopo che Franco aveva raggiunto i limiti di età, per dir così, e continuatore del regime stesso. E' incredibile. L'asineria, voglio dire. Comicamente l'articolo è affiancato da una colonna dedicata alla "memoria".

Istituto d'Arte occupato senza kappa.

L'Istituto* d'Arte di Firenze, sito in un'area piacevolmente chiusa alle auto cui si accede dal piazzale di Porta Romana, è un'istituzione cittadina piuttosto chiacchierata dai benpensanti - non da oggi. Negli ultimi dieci giorni gli studenti, o meglio una parte di loro, hanno dato luogo ad una tipica manifestazione autunnale, la occupazione dell'edificio scolastico. I loro motivi credo che siano inerenti le non buone condizioni dell'edificio stesso ed altro, che non so. La stampa locale che seguo di questi tempi, cioè il Corriere fiorentino, ha dedicato parecchio inchiostro critico all'evento, ma io non ho letto una sola riga. Per così dire tutta la città si è chiesta quando l'occupazione sarebbe terminata, ed anche il solerte giovanotto Nardella, sindaco, ha detto la sua. Io non mi aspetto né spero niente dai giovani cresciuti in questi anni e naturalmente non perdo neppure un attimo con chi, degli adulti, rappresenta o crede di rappresentare l'opi

Perifrasi ovvero topo non mastica*

Bisogna aiutarsi con le perifrasi quando non si ricorda il nome di qualcosa, come fa il protagonista alzheimeriano del romanzo di M.Richler, La versione di Barney . Anche quando si è un giovane ignorante si usano perifrasi quando s'ignora un nome, di una via, o magari di un'intera regione d'Italia (non d'una repubblica del Caucaso o d'una lontana metropoli cinese). Definire il brancolamento verbale dell'ignorante come perifrasi è un dono immeritato, però.  Ho già trattato quest'infamia qui o altrove, e già ho proposto la battuta (mia, però): non c'è più religione, ma nemmeno geografia.  La regione, a proposito, è la Calabria, "quella che c'è prima della Sicilia", così un diciannovenne. *"Topo non mastica" non è una perifrasi, ma un gioco di parole su "toponomastica", che significa denominazione dei luoghi. 

Scherzi da Lager

Nel supplemento del Venerdì del Corriere (5 novembre) un lettore racconta che una supplente di italiano in una scuola superiore ha visto prender fuoco la pedana della cattedra su cui era appena salita in vista della "lezione". I suoi allievi la avevano spruzzata di liquido infiammabile e poi le hanno dato fuoco. Costoro ed i genitori hanno poi sostenuto che si era trattato di uno scherzo. Non so se la storia è vera. Non so che cosa è stato fatto per punire le carognette. Pare che la supplente sia stata pregata dal preside di non divulgare la cosa per il "buon nome" dell'istituto.  La scuola è un contenitore i cui contenuti non contano più niente, i "contenuti" sono i giovani e i loro intrattenitori. 

Scuola e corruzione

Ernesto Galli sul Corriere di oggi istituisce un nesso di causalità tra la condizione penosa della scuola e la corruzione in Italia, inclusi gli imbrogli che alcuni dipendenti pubblici realizzano ai danni delle amministrazioni cui fanno capo. Sostiene che nella scuola manca la disciplina da decenni e che nella scuola accade che gli studenti si facciano beffe degli insegnanti. Mettono in atto il loro disagio, si potrebbe anche dire, se non sembrasse assolutorio. Io credo comunque che Galli abbia nel complesso ragione, tanto è vero che qui tempo fa ho scritto contro la "educazione alla legalità" in nome dell'idea che alla "legalità" ci si abitua rispettando determinati rituali e regole, ciò che nella scuola si tende a non fare più. I giovani imparano a fregarsene, e poi da adulti di tutto se ne fregheranno. Qualunquisticamente. Tuttavia Galli, ed anche su questo ho già scritto qui, non si domanda perché la scuola è diventata come è; questo vuol dire che lui non v

Aulin & Halloween

L'asservimento ai costumi Usa ci ha indotto, insieme alla fame dei commercianti, ad incorporare "Halloween" in quanto "festa" in maschera, qualcuno però ha messo non so dove in vendita le sue zucche scrivendo su un cartello che erano "per AULIN", un errore interessante, dopo tutto.