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Visualizzazione dei post da gennaio, 2009

Smantellamento. Difesa dell'indifendibile.

Mandare via chi ha 40 anni di anzianità (inclusi i ricercatori) è sacrosanto, largo ai giovani, sul serio, non siamo nel regno d'Inghilterra. Solo che adesso, al posto dei mandati via, verranno precari tenuti in bilico e così ubbidienti, proni, o non verrà nessuno, per risparmiare. Per risparmiare l'università va a morire, a smantellarsi. Naturalmente questo non consente di difendere i vecchioni di cui sopra. Se hai 40 anni di anzianità molto probabilmente hai riscattato 4 o 5 anni di università, quindi lavori da 35, 36 anni, se ti "prepensionano" (nel senso che ancora non hai 65 anni (o 60, se donna), non è poi una tragedia, a parte la perdita di una parte del tuo vitalizio statale.

Riforma Berlinguer

A me la riforma dell'università di anni fa (ormai otto o nove) ha tolto allievi e quindi possibilità d'incontrare persone vogliose di realizzare qualcosa d'intellettualmente degno, ne avevo a centinaia, mi spiego: probabilità ce n'era. Molti miei colleghi, che non hanno alcun interesse per la scienza, lo spirito, e l'insegnamento, ma tutto per la loro carriera, ai tempi inventarono una quantità di "corsi di laurea" del cavolo, soltanto per creare luoghi da gestire in termini di posti, cattedre, sottocattedre, sedie e strapuntini, soldi e soldoni: e spiccioli, com'è tra gli straccioni di Vacuologia. La mia materia, Arte dei giardini mentali, aveva molto seguito, prima della riforma Berlinguer, poi sempre meno, perché invece di avere 500 studenti potenziali ho iniziato ad averne 50. Lavoro meno, è questo che si voleva?