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Visualizzazione dei post da dicembre, 2022

Obbligo smartphonico

Può l'orario scolastico interrompere la connessione smartphone di grandi e piccini? Questo è il problema, difatti la connessione smartphone è il coinvolgimento principale di grandi e piccini, fuori o dentro la scuola ... sempre, anche di notte ... Il divieto del ministro dell'istruzione di usare lo smartphone durante l'orario scolastico è patetico e potrebbe creare un clima da proibizionismo regalando fascino ulteriore alla connessione smartphone ... forse l'idea astuta potrebbe essere quella di obbligare tutti, grandi e piccini, a scuola e ovunque, a usare lo smartphone ... come di recente ci hanno obbligato a vaccinarci contro il covid dando però luogo a balde minoranze di ribelli ...

I tragicomici sconsolati di Kazuo Ishiguro

 Un celebre pianista inglese, Ryder, è invitato a tenere un concerto in una città probabilmente austriaca, comunque dove si parla il tedesco. Arriva un paio di giorni prima del concerto e subito è preso in una serie di contrattempi illimitata che lo accompagna fino al momento in cui finisce il romanzo, che è Gli inconsolabili , di Kazuo Ishiguro (1995, nell'originale The unconsoled ). Tra i contrattempi emerge presto il fatto che Ryder ha un passato in città, insomma è conosciuto anche a causa di suoi precisi trascorsi con una donna e un bambino, i quali lo coinvolgono all'improvviso, ma senza che lui se ne stupisca. Pare ricordarsene... Il lettore del romanzo si accorge che qualcosa non torna: la sera dell'arrivo il pianista va al cinema a rivedere "2001 Odissea nello spazio", con Clint Eastwood e Yul Brinner tra gli interpreti. Ora, è noto che i due attori nella realtà non recitano nel film, ragione per cui tale incongruenza macroscopica segnala che la storia av

Il tempo perso

Ho nei decenni letto tre volte il primo volume de La Recherche , due volte gli altri, una volta l'ultimo della serie. Tra gli eroici traduttori ricordo Giorgio Caproni, Natalia Ginzburg, Franco Fortini. La terza volta che ho letto il primo volume, ciò dipese proprio dal traduttore, Giovanni Raboni. Ma non è di queste cose che intendo scrivere. Il tempo ritrovato , questo il titolo dell'ultimo volume, induce il lettore a pensare che quanto ha letto fin lì adesso trovi la sua sistemazione teorica ... ma è molto noioso e suggerisce che Proust fosse un perdigiorno ... quanto teorizza in fatto di arte narrativa, che è del tutto squisito, abbisognerebbe di qualche pagina, non di decine e centinaia ... insomma, Proust approfitta del lettore che si è costruito in migliaia di pagine per rifilargli una vera stoccata ... dopo avergli servito elucubrazioni sul vissuto francese della guerra 15-18 ... e prima di annichilirlo con il relativismo applicato alla mondanità ...

100 anni di solitudine

  Mi sono ritrovato sotto gli occhi un giorno il romanzo di Marquez  Cent'anni di solitudine , che avevo letto circa mezzo secolo fa, e nei ritagli di tempo l'ho ripreso in considerazione. L'italiano della traduzione è ricco e soddisfacente - al 99, 9 % - e con ogni probabilità corrisponde alla capacità immaginale e di scrittura di Marquez,  prodigo nell'aggettivazione fino alla lussuria...  In corso d'opera mi sono letto in fretta la voce "Colombia" del dizionario enciclopedico Treccani. La Colombia, ricordo a me stesso, è un grande Paese nel settentrione del sud America. Affrancatosi dalla dominazione spagnola si è regalato diverse lotte intestine cui Marquez probabilmente fa riferimento, beninteso favoloso.  Com'è noto la storia ha luogo, tra ottocento e novecento, in un "villaggio" chiamato Macondo, ai tempi della prima fortuna di Marquez divenuto talmente famoso che a Milano sorse un centro con lo stesso nome. Almeno a quanto ricordo...

Filosofia del nursing

 In provincia di Padova un giovane (26 anni) è morto finendo in auto contro un albero alla vigilia della laurea in Scienze infermieristiche. E' emerso tuttavia che il giovane non era in regola con gli esami e che quindi non avrebbe potuto laurearsi. Situazioni del genere non sono nuove, anche se sono rare. Probabile che il giovane in questione abbia deliberatamente colpito l'albero con l'auto, ma io stando all'articolo del Corriere (1 xii) che dà notizia dell'evento non so se si è trattato di suicidio. Pare comunque che tempo fa il giovane avesse incontrato difficoltà ripetute con l'esame di "Filosofia del nursing", materia che come molte altre di tipo accademico a me era fin qui ignota. Se il giovane si fosse bloccato nella sua carriera di studente universitario in Scienze infermieristiche a causa della "filosofia del nursing", come sembra affermare suo padre, sarebbe un vero peccato, infatti io ho il sospetto che tale "disciplina"