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Visualizzazione dei post da novembre, 2010
l'opposizione massiccia all'approvazione della riforma universitaria detta Gelmini, in quanto diretta contro il peggior governo della storia della penisola, da Caligola in poi, dev'essere guardata con simpatia...quanto alle manifestazioni di stoltezza giovanile, esse devono essere tollerate in nome di questa immancabile condizione, che per altro si ripete anche nei successivi momenti della vita dei singoli e delle masse...nello specifico, l'università italiana è indifendibile...quanto al timore che essa diventi sempre più privata, anche formalmente, esso si basa su un'idea discutibile, infatti le pratiche universitarie baronali sono da sempre caratterizzate da interessi privati (in atti d'ufficio)...il privato esiste anche all'interno del settore pubblico...l'università italiana è marcia...
l'università statale non è pubblica, visto che in una facoltà di nostra conoscenza si organizzano convegni e riunioni senza preavvertire tutti i docenti e studiosi afferenti in qualche modo alla facoltà medesima...come se gli organizzatori si trovassero ad operare in un club privato...
recentemente abbiamo letto nelle pagine fiorentine del quotidiano Repubblica due articoli circa il passaggio di un professore dell'università di Firenze ad una nota università privata, Luiss...non ricordiamo il nome di questo scienziato né qual è la sua scienza...abbiamo letto le ovvie cose che si dicono in negativo sull'università statale e sui suoi attuali stenti...tutto vero e insieme stantìo...abbiamo letto che il professore si sente un poco sotto tiro perché sarebbe "passato al nemico" ed altre amenità...abbiamo letto sta roba attratti dall'idea che avremmo trovato notizia dell'ammontare degli emolumenti che la Luiss erogherà al professore de quo hic agitur: logicamente non siamo stati soddisfatti...
Non dite a mia madre che lavoro nella facoltà di Vacuologia dell'università di Civitarotta*, le ho fatto credere che esigo crediti per la Doberman Agency...... * S'intenda "scienze" della formazione, a Firenze. Qui e altrove
le occupazioni che in autunno interessano le scuole medie superiori, ogni anno, s'illudono di significare ciò che invece non significano, lotta, riformismo, antagonismo, eppure non diremmo che siano inutili, infatti costituiscono una tappa adolescenziale (e stagionale) non troppo disprezzabile e ricordano i Saturnali dell'antica Roma, quando gli schiavi per qualche (ma poco) tempo avevano il permesso di scatenarsi, o le feste in maschera del Carnevale, quando "ogni scherzo vale". Politicamente fanno un minimo da palestra extraterritoriale rispetto al nulla quotidiano...Naturale che al sistema non fanno un baffo, eseguendone invece di nerissimi alla scuola come deposito di minori, infatti i ragazzi e le ragazze che per qualche motivo (buono o cattivo) non partecipano alle "attività" occupatorie tornano sul gobbo delle loro famiglie...dal punto di vista (visibile a chi come noi è esterno alla scuola) dei "paramenti" che inalberano gli occupatori, ess