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Visualizzazione dei post da luglio, 2022

Room

Di notevole interesse il film “Room”, che ho visto, almeno in parte, due volte in questi ultimi anni. Racconta di un sequestro realizzato da un uomo ai danni di una adolescente. La chiude in un capanno interno a una proprietà. Ne usa sessualmente. La ragazza resta incinta e partorisce un maschietto. Passano cinque anni, i due restano prigionieri nel capanno. Infine con un trucco la ragazza convince il carceriere a portar fuori il bambino. Quest'ultimo si libera, viene aiutato da un passante, ed ecco una pattuglia della polizia. E' la fine della prigionia anche per la madre del bambino. Qui termina la prima parte del film. Nella seconda si assiste alle difficoltà che sia il bambino sia la madre hanno a riabituarsi lei, abituarsi lui, alla vita normale, famigliare. E infine alla normalità. Che non è niente di speciale, appunto, com'era invece la sopravvivenza nel capanno. Ovvie considerazioni: il curioso di una storia affascina fin quando non è spiegato. Altre meno ovvie:

Cuore di madre

  Cuore di madre  (Roberto Alajmo, 2003) è un romanzo molto leggibile e appena sfiorato da ciò che risulta dalla parlata, credo, palermitana. Narra di un certo Cosimo, quarantenne, e di sua madre. Cosimo è considerato menagramo nel suo paese, fa il meccanico ciclista ma non ha clienti. Sopravvive con la pensione della madre e del defunto padre. Un bambino rapito da certa misteriosa gente gli viene posteggiato in casa... Cosimo subisce l'imposizione perché sì ... spera di ricavarne dei soldi, solo che il tempo passa e i rapitori non si fanno vedere. Per cui entra in azione la madre, che si trasferisce nell'abitazione del figlio e prende in mano la gestione della rogna ... Ometto il finale... Garantisco che il libro mer ita la lettura ... 

Chi l'ha visto?

E' morto Angelo Guglielmi (1929), celebrato animatore della terza rete Rai, attivo prima dell'avvento di Berlusconi al governo (1994). Guglielmi aveva fatto parte del “Gruppo 63”, una compagine di scrittori e critici (Arbasino, Balestrini, Eco, Manganelli, Sanguineti, Vassalli, Malerba sono coloro di cui ho letto nei decenni qualcosa, ma vi appartennero più o meno strettamente parecchi altri contestatori della produzione narrativa italiana post bellica, detta neorealista). Tra i bersagli del “Gruppo 63” so che vi furono Carlo Cassola e Giorgio Bassani. Del secondo ricordo L'airone e, a bella posta, non il più famoso suo romanzo. Del primo ricordo Un cuore arido e Ferrovia locale , a bella posta tralasciando il resto della sua ricca produzione, a me non del tutto ignota. Perché ho scritto “a bella posta”? Perché, specie a proposito di Cassola, non mi va di elencare né di facilitare troppo la vita di chi mi legge. I tre libri menzionati sono di eccellenza direi umanistica

Una malattia prepotente

  Lo scrittore Antonio Scurati giorni fa ha pubblicato un accorato scritto sul Corriere - "La valanga siamo noi" il titolo. Egli ha ragione, estati come questa ci spingono a maledire quel sole che in altri tempi era una benedizione attesa mesi e mesi. Pare la fine del mondo - siccità, manca l'invasione delle cavallette e poi siamo a posto! La valanga - com'è ovvio Scurati si riferiva alla disgrazia avvenuta sulla Marmolada - siamo noi, tuttavia egli non ha toccato, mi pare, il tema della sovrappopolazione, che sta alla radice di ogni guaio. Fasi di riscaldamento sono occorse anche in epoche meno afflitte dalla moltitudine umana crescente sulla Terra, come avviene oggi. Ma siamo troppi. Abbiamo troppi bisogni. Troppi diritti. Siamo la malattia che accampa diritti sul corpo ammalato... Mi fermo qui, non scrivo sul giornalone dei capitalisti illuminati. Noi umani siamo la valanga di questa Era detta "antropocene", né si vede una via d'uscita. Non c'è vi

Le facce di due storici

Paolo Mieli ed Ernesto Galli della Loggia giorni or sono hanno imbastito una trasmissione (in Rai Storia) per giustificare l'uso che gli statunitensi fecero dell'atomica contro il Giappone nel 1945. Non è la prima volta che leggiamo o sentiamo che tale abominio servì a dare un taglio alla guerra - e ad ulteriori  perdite Usa. I due storici, il divulgatore Mieli  e l'accademico Galli della Loggia, avevano sul volto l'espressione di chi sa di proporre delle mostruosità, ma non vuole, non può rinunciare a farlo. Tanta è l'adesione, specie di questi tempi, all'imperialismo americano! Nulla e mai finora è stato così infame e inumano come la distruzione istantanea di due città e il massacro dei loro inermi abitanti. Premendo un bottone dall'alto dei cieli.