Post

Visualizzazione dei post da gennaio, 2022

Paragoni

 Se i non vaccinati si sentono discriminati e perseguitati hanno ragione, se poi alcuni di loro per polemica e/o per ignoranza si paragonano agli ebrei di 80 anni fa, sbagliano. Tutto qui. Possono paragonarsi ai palestinesi che devono sottostare ai blocchi che la truppa israeliana infligge loro?

Passione soltanto?

"L'amante russo", un film di Danielle Arbid, protagonista Laetitia Dosch, tratto dal romanzo Passion simple di Annie Ernaux, merita di essere visto. Una quarantenne separata dal marito, madre di un adolescente, concepisce una passione amorosa per un giovanotto russo impiegato presso l'ambasciata russa a Parigi, a suo dire sposato. La donna, docente universitaria di letteratura francese e dotata di buona posizione sociale, si lascia trattare come una puttana dall'amante. Che cosa significa? Il giovane detiene l'iniziativa e non vuole essere chiamato dalla donna, ma invece la chiama e la chiava quando gli aggrada e, sia pure senza plateali prepotenze, l'asservisce. Mentre seguivo il film e osservavo il volto di Laetitia Dosch, paesaggio umano di prim'ordine nel segno della bellezza (e) della vulnerabilità, mi è tornato in mente il romanzo di Dino Buzzati Un amore e anche lo strazio della passione che il protagonista della Recherche , Marcel, vive con Al

Ma va' a farti impiattare!

 Dire "impiattare" è una mostruosità lessicale spaventosa... Intendiamoci, la forma è legittima,  v. inquadrare, insabbiare, incanalare, inscatolare...impilare..ma "impiattare" ha la pretesa di tradurre qualcosa di comune, com'è il mettere o versare in un piatto un cibo, in qualcosa di speciale, professionale, magari chic...

Casanova

 Di Giacomo Casanova, veneziano vissuto nel 18° secolo in Europa , restano numerose opere, ma la sua fama è legata all'autobiografia, Histoire de ma vie (sì, scritto in francese: Storia della mia vita). Questo libro, che in una edizione italiana (Nerbini, 1946) consta di circa 1500 pagine di grande formato, è stato pubblicato spesso in versioni parziali, diciamo pure saccheggiato; ciò ha facilitato approcci semplificati e maneggevoli al testo e al personaggio. Piero Chiara ha curato l'edizione completa, per Mondadori. GC è molto studiato, e non solo: ottimi autori come Sandor Marai e, prima di lui, Arthur Schnitzler, hanno "inventato" altre avventure casanoviane.  Interessante è una biografia di GC scritta da Roberto Gervaso. Da non trascurare inoltre il romanzo di Marquez L'amore al tempo del colera , che del protagonista fa un casanova caraibico molto credibile.  Anni fa acquistai l'opera (ed izione Nerbini: non eccelsa e basata su una trascrizione infedele

Traffico d'influenze

 La formula giuridica "traffico d'influenze" combina il materiale (traffico) con l'immateriale (influenze) e mi fa pensare a espressioni tipo "peso dell'amore" , "costo della riconoscenza", " contrabbando di fantasia" eccetera. Si tratta semplicemente di abusi di autorità/autorevolezza a scopo di guadagno illecito. Il linguaggio settoriale giuridico spesso è mostruoso, basti pensare all' "incidente probatorio". Massima vetta mai raggiunta. È fatto per creare outsiders. Costoro sono i cittadini. Si dirà che molti (tutti?) linguaggi settoriali creano outsiders. È vero, basta pensare ai medici, che chiamano " emicrania" il mal di capo e "onicostenosi" un piccolo danno alle unghie ... Come se ne esce? Non se ne esce.

Nove su uno

 Il 5 ottobre del 2020 ho scritto qui un post sul "convitato di pietra", immagine di cui i giornalisti che la usano, nove su uno, ignorano tutto. " Nove su uno" è una perla che invece dobbiamo a Mario Marenco.

Dad

 Un esperto di mezzi comunicativi moderni (si chiama E.Fleischner, parla italiano con l'accento di coloro che praticano molto la lingua inglese - ci versa le sue conoscenze grazie a Radio radicale ) stamani ha toccato il tema della didattica a distanza, detta Dad (in inglese "papà"). Secondo l'esperto Fleischner deprecare la Dad è un errore; se tale pratica non ha funzionato in Italia la ragione sta nel fatto che gli insegnanti non erano pronti. Bisogna riprenderla dunque in considerazione - certo come una pratica parallela alla didattica in presenza. Personalmente negli ultimi anni di insegnamento universitario avrei pagato per fare Dad, senza cioè misurarmi dal vivo con la impudenza di studenti e "studente".

Caro ...

  Negli anni sessanta - ero un ragazzo - una volta trovai su Paese sera , giornale romano di sinistra che da moltissimo tempo non esce più, l'espressione "caro ombra" - era contenuta nel titolo di un pezzo - che m'incuriosì. Prima di capire che in questione era una tassa sull'ombra proiettata dalle tende dei negozi sui marciapiedi  mi baloccai per qualche decina di secondi con l'idea che si trattasse di qualcosa riguardante i morti, i "cari estinti", che com'è noto possono essere anche chiamati "ombre". La parola "caro" applicata ai costi, ai tempi forse nuova, è rimasta in auge, per cui oggi è facile leggere di "caro bollette" e simili. Stamani l'ho trovata in un quotidiano, tuttavia per fortuna mi è tornata in mente l'interessante corbelleria del "caro ombra". Suppongo che un simile uso linguistico, o se preferite lessicale, abbia a che vedere con espressioni tipo "costa caro", "car

Lessico "comunista"

 Letta avrebbe definito "grave" una dichiarazione di Berlusconi circa il futuro del governo nel caso che Draghi sia eletto presidente della repubblica. Quest' uso dell'aggettivo "grave" mi riporta ai tempi del Pci e del suo quotidiano (L'Unità). Ora,  "grave errore", " grave malattia", "grave perdita", sono banalità. "Grave dichiarazione" è ridicolo. "Dichiarazione gravemente sbagliata" o "pericolosa" sarebbe meglio. Per altro, che un democristiano come Letta, per ironia della storia segretario di un partito pronipote del Pci, usi una formuletta da "comunista" mi fa sorridere. 

Alto gradimento

 "Alto gradimento" fu un programma della radio (Rai anni settanta) guidato da Renzo Arbore e Gianni Boncompagni. Intercalava brani musicali tra le irruzioni in studio di personaggi che, insieme ai due conduttori, facevano ridere chi ascoltava. Volevano far ridere! Molti tipi nei 50 anni seguenti hanno fatto ridere invece senza volerlo. Sia in radio sia in tv. "Sembra un personaggio di Alto gradimento", pensano spesso i vecchi. Beninteso: ai tempi le macchiette di AG amplificavano esempi della realtà. Dopo Totò, inarrivabile, dobbiamo tutto alla gioiosa banda di AG.

Un romanzo epistolare

 Ho trovato sul gradino di un portone, in strada, un romanzo epistolare di Hélène Gestern ("Eux, sur la photo", 2013), pubblicato in italiano da Frassinelli con il titolo "Loro, nella foto". Mentre ricordo che "epistolare" si riferisce a quella materia postale oggi desueta, le lettere, segnalo il libro di HG come leggibile. Non nascondo tuttavia di avervi trovato, più che altro, di che nutrire il mio francese, cartaceo e fatto in casa. Né che in italiano difficilmente il romanzo avrebbe attirato la mia attenzione. Esso narra di un disvelamento progressivo di segreti familiari che interessano una donna e un uomo, figli lei di una donna malmaritata, lui di un uomo male sposato. Questi ultimi non avendo negli anni sessanta potuto amarsi liberamente per motivi di opportunismo sociale della famiglia di lei, ecco che due infelicità ne provocano altre due, quelle degli attori del disvelamento. Il libro mi ha spaesato, unico suo merito, perché tratta dei "mie