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Visualizzazione dei post da novembre, 2021

Tagliare lungo i bordi

 A chi eccepisce in merito al romanesco di un famoso cartone animato (di cui ignoro tutto) oggi un tale sul Corsera obbietta che nell'arte la comprensibilità non è obbligatoria, anzi; e menziona Quer pasticciaccio brutto de via Merulana , romanzo di C.E.Gadda per certi tratti scritto in romanesco. Il testo, tra i meno ardui di CEG, è trasparente addirittura là dove si compiace del romanesco. Comunque: scherza coi fanti e lascia stare i santi.. Tagliare l'articoletto lungo i bordi e gettare nel cestino.

Squilli di trombone

  Leggo che lo scrittore Claudio Magris, osannato da diversi "alti" papaverotti locali, ha donato materiale cartaceo vario  e " 70 metri" di libri a un'istituzione culturale fiorentina. Qualora tale misura fosse data da volumi posti in scaffali, "per ritto" direbbe un fiorentino, avremmo che il Magris ha ceduto sui 5  mila volumi. Qualora il Magris si fosse divertito a metterli "a giacere", come direbbe un altro fiorentino, a mo' di "domino", avremmo circa 350 volumi.  Conosco altresì un tizio che da una decina di anni regala, per questioni di spazio e di privata obsolescenza  intellettuale di certi titoli, centinaia di libri suoi a biblioteche e a punti di scambio, ma senza squilli di trombone; e che in gioventù regalò, al  dipartimento universitario in cui si guadagnava da vivere,  qualche decina di volumi freudiani*: ebbene, i colleghi "amministrativi" trovarono, ingrati, che il gesto fosse burocraticamente difficil

Il palazzo d'acciaio

Johannes Urzidil (1896-1970) è stato uno scrittore ceco di cui diverse opere sono tradotte, dall'originale tedesco, a cura di Adelphi. Die erbeuteten Frauen (Le donne catturate), una raccolta di testi uscita nella seconda metà degli anni sessanta, non credo che sia stato tradotto. A me l'ha offerto il caso in un mercato fiorentino, dove l'ho trovato su una bancherella di libri usati. L'ho preso, intanto perché scritto in tedesco, lingua che corteggio da tredici anni, e poi per la ragione che Urzidil, come si legge nella retrocopertina, conobbe Kafka. Difatti proprio uno dei suoi testi pubblicati in italiano è intitolato a Kafka.  Il racconto che dà il titolo alla raccolta, che potrebbe essere tradotto Prede femminili,  è un divertimento che l'autore si è preso elaborando temi dell'Iliade. L'autore ha fatto filtrare qualche goccia di comprensibile avversione alle guerre novecentesche, da lui patite almeno in due casi (1914-1918; 1939-1945), in un suo trattam

Sindacalismo studentesco

 Gli studenti che a Firenze occupano Psicologia alla Torretta chiedendo un posto dove "mangiare a scuola", locali di studio e di socialità, nonché trasporti più consoni, nella megalopoli toscana, alle loro esigenze, mi farebbero tenerezza se non mi rendessero triste con questo sindacalismo da vecchietti. Dice: dimentichi le "restrizioni" dovute al covid. Va bene, è vero: forse dietro questo trade-unionismo si cela un vero progetto radicale, vai a sapere...

Scrivo dunque sono

 Leggo che si raccolgono firme contro le prove scritte agli esami "di maturità", in quanto stressanti. La scuola è indifendibile, quindi non mi pronuncio contro o a favore di tale raccolta di firme. Quanto allo scrivere, lo amo troppo per coinvolgerlo in questo mercato. 

Due mostre

 Una mostra di Koons o una di Haring? Nessuna delle due. Firenze o Pisa? Entrambe, anche poco distanti tra loro. Mi spiego: Firenze è sede di una mostra delle caramellose opere di Koons, Pisa di quelle dopolavoristiche di Haring.  (Qualcuno ha verniciato il palazzo in cui sono esposte le opere di Koons (Strozzi) con una scritta bianca e curiosa, "jeff koons marry me" ... Ignoro quale senso abbia ... So che tale invito vien rivolto dai fan alle star... Comunque è stata cancellata subito...invece le opere sono ancora lì...)

70 Binladens

Bilbao... L'altra sera ho visto "Le iene di Bilbao", un film spagnolo (2019) il cui vero titolo è "70 binladens"*...  racconta di una rapina in banca... I due banditi fermano degli ostaggi e inizia la trafila  delle trattative con la polizia...Tra gli ostaggi un'ucraina perde le staffe e grida di non poterne più, di aver trovato in occidente solo bastardi stupratori e figli di puttana, di non veder l'ora di tornare "a Kiev"... il che mi ha ricordato un altro film, "I lunedì di sole", visto una ventina di anni fa... anche lì Bilbao... i cantieri navali licenziavano a causa della concorrenza di quelli coreani... un gruppo di disoccupati si attacca ormai solo al calcio, all'Atletico, appunto, di Bilbao...tra loro un immigrato russo, che a un tratto dice: quel che ci dicevano del comunismo, in Russia, erano tutte balle, ma quel che ci dicevano sul capitalismo era la pura verità... "Le iene  di Bilbao" è, in pratica, fantasci

Grandi scrittori incapaci di scrivere romanzi

E' nel quadro dell'uscita del suo nuovo romanzo che Ken Follett viene nelle pagine di "7" (Corsera, ieri 5 XI) intervistato, si tratta cioè di attività promozionale. Di KF ho letto La cruna dell'ago , anni fa, perché mi aveva incuriosito il film trattone, con D. Sutherland. Non è da tutti, pensai, immedesimarsi in una spia tedesca totalmente priva di scrupoli  ai tempi della seconda guerra mondiale, specie se si è inglesi come KF. Costui, notoriamente baciato da un successo commerciale immenso, rilascia nell'intervista alcune opinioni critiche* su cime della letteratura mondiale come Proust e Joyce. Liberissimo. E' del resto possibile pensare che Proust, Joyce, ma soprattutto Kafka, come romanzieri valessero e valgano meno di KF, anzi: su Kafka ho spesso accarezzato l'idea che a lui sarebbe piaciuto saper scrivere romanzi diciamo normali, ma che non ne fosse capace. Eppur tuttavia forse la grandezza di Kafka, di Joyce, di Proust, ma anche di Gadda, pe

Dantismo acrobatico

Notti or sono a Firenze in piazza S.Croce un giovane senegalese si è arrampicato sull'alto monumento a Dante. Prestazione notevole! Le autorità si sono impegnate a far scendere l'acrobata inviando sul posto polizia e pompieri dotati di scala meccanica. Moltissimi gli spettatori galvanizzati dall'evento. Non capisco perché non si sia lasciato che l'acrobata scendesse da solo, per magari multarlo una volta tornato sul sagrato della cattedrale. O per iscrivere con onore la sua prestazione nell'elenco delle celebrazioni del poeta, defunto nel 1321.  (4 XI) In realtà l'acrobata è stato punito con il "divieto di entrare in città" per tre anni; si tratta di un vero supplizio per chi come lui abita nelle vicinanze (Scandicci) e tanto ama i monumenti che adornano Firenze. Tutti sanno che la città protegge i suoi confini occhiutamente.