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Visualizzazione dei post da giugno, 2020

Céline

Dacia Maraini, romanziera e pubblicista, scrive (23 Giugno, Corriere) sulla necessità di distinguere tra vita e opere degli autori, per esempio espone il caso di Flaubert, puttaniere in trasferta africana - contraente la sifilide, poi trasmessa a una minorenne. Concordo in genere, dettagli a parte. La Maraini menziona quindi Céline e ricorda i suoi pamphlet antisemitici, come se questi non facessero parte dell'opera di Céline. Forse voleva dire la Maraini che Céline fu nemico degli ebrei, del Fronte Popolare, e si ritrovò attivo con i petainisti fino alla fine. Altra cosa sono i pamphlet , che io sappia 3*. Basta leggerli per capire che fanno parte dell'opera artistica di Céline. * Bagatelle per un massacro;  La bella rogna;  La scuola dei cadaveri . Non facili da trovare, almeno fino a poco tempo fa, a causa del divieto della vedova di Céline, la quale non voleva che qualcuno ci speculasse politicamente sopra. E' di recente defunta a più di cento anni. 

Farsene e disfarsene del passato

L'articolo di fondo di uno dei supplementi del Corriere (esce di venerdì e si chiama "7") questa settimana tratta il tema della "rimozione", attuata o progettata o desiderata, di oggetti (statue, monumenti eccetera) che oggi a taluni gruppi sembrano odiosi in quanto rappresentano"valori" di un passato esecrato - da quei gruppi. Per esempio il "razzismo". L'articolista ritiene che la suddetta "rimozione" sia un errore perché il passato "rimosso" ritorna. Egli menziona, direi ovviamente, Freud, ma basterebbe ricordare il detto "historia magistra vitae", che precede Freud (1856-1939) e significa: la storia è maestra di vita.  Ora, il concetto di "rimozione" ( Verdraengung ) in Freud è però  legato a "oggetti" inerenti la vita sessuale, per cui l'uso generico del termine, per esempio al posto di "dimenticanza", è sbagliato se riferito a Freud. D'altra parte il concet

Campo minato

Minare nascostamente terreni ("campo minato") serve a danneggiare e quindi a rallentare, in guerra, l'azione del nemico. Finita la guerra, il terreno minato dovrebbe essere riportato "in sicurezza", altrimenti chi, inavvertitamente, tocca il punto del terreno dove è nascosta una mina, o direttamente una mina affiorata, viene ferito o ucciso. Ciò vale anche per animali, mezzi di trasporto o di lavoro - di solito gestiti da persone, uomini - o donne. Bambini e bambine, del resto, possono incorrere nella sciagura mentre giocano. Di recente nel seguire un telegiornale ho udito l'espressione "mina anti persona", in sostituzione all'espressione solita: "mina anti uomo". Ne deduco che l'odiosità dell'oggetto in questione ha acquisito una nuova qualità, quella di avere una definizione "maschilistica", quindi "politicamente scorretta".  Voi capite che una donna o una bambina, nel crepare o nel perdere pezzi di sé

Bitte, kommen Sie hier!

A.Cazzullo sul Corriere afferma che i tedeschi dopo il giorno 8 settembre 1943 invasero l'Italia e fecero prigionieri 800.000 soldati italiani. Fu l'esercito italiano incapace di opporsi ai tedeschi già presenti - e affluiti,  in vista del voltafaccia dei loro alleati, in Italia; o non volle opporsi.  Mussolini nel suo ultimo discorso, a Milano nel 1945, interpretò la resa come "prova" di un rifiuto dell'esercito di adeguarsi al voltafaccia del re e di Badoglio.  Comunque fosse, i tedeschi continuarono la guerra nello stesso verso con cui la avevano iniziata, gli italiani no. Da ciò la tragedia 43/45.  Che cosa dovevano fare i tedeschi, dovevano lasciare l'Italia agli angloamericani? Dovevano ritirarsi, dovevano chiedere la pace? Bitte, kommen Sie hier! Abbiamo scherzato!

Crisi in sei scene

Consiglio la serie tv "Crisis in six scenes" di e con Woody Allen, del 2016. La sua lunghezza è all'incirca di 120/130 minuti. La storia è ambientata in Usa negli anni sessanta, quando il Paese era in guerra nel Viet Nam, per cui abbiamo a che fare con un film "in costume", per quanto ciò non risalti molto. Uno scrittore di scarso successo letterario che lavora per la tv e la pubblicità, e sua moglie, una psicoterapeuta che nei ritagli di tempo partecipa a un circolo di lettura, subiscono l'intrusione nella loro casa e nella loro vita di una ragazza impegnata politicamente contro la guerra, il razzismo, lo sfruttamento. Costei è ricercata dalla polizia.  Come in "Teorema", di Pier Paolo Pasolini, il nuovo personaggio con la sua presenza provoca una crisi, solo che qui prevale ovviamente il comico.  Le idee giovanilmente radicali della militante trovano terreno facile in tutti i personaggi di qualche rilievo, salvo che nel protagonista, lo scrit

El Alamein

Ieri 12 giugno ho seguito la parte finale di una puntata del programma di storia curato da Paolo Mieli (appunto su Rai Storia) dedicata alla battaglia di El Alamein, che ebbe luogo nell'autunno del 1942 tra il mare Mediterraneo a nord, il deserto a sud, l'Egitto a est, la Libia a ovest. La combatterono da una parte italiani e tedeschi, dall'altra inglesi e corpi militari tratti dal vasto impero britannico. Fu vinta dagli inglesi.  Alla puntata partecipava il professore universitario di Storia  Alessandro Barbero, un sessantenne  del quale non so la specialità accademica, ma quella, entusiastica,  di far spesso, nel parlare, un movimento del braccio che a me ricorda lo strappo che un viaggiatore allarmato può dare al freno d'emergenza, in treno. Per essere un docente universitario il Barbero non è un personaggio spiacevole. Ho letto qualche libro sulla battaglia di El Alamein per cui posso dire di esserne almeno incompetente. Certo ne sono tifoso fino alle lacrime, n

In forza della legge - contro la legge della forza

Ho già scritto qui anni fa che Galli della Loggia, docente universitario (oggi forse in pensione) passato necessariamente da concorsi, ha del coraggio a predicare in favore dei concorsi rispetto al male che, secondo lui, rappresentano le promozioni in ruolo "ope legis" degli insegnanti nei vari ordini della scuola. Difatti i concorsi universitari sono la fogna assoluta, l'acqua nera in cui galleggiano puttanate, ruffianate, favoritismi, infamie, tradimenti, mafia, massoneria eccetera.   Oggi Galli della Loggia, che non a torto critica la scuola perché è divenuta un contenitore di minori senza essere più un posto di studio e di insegnamento, torna a prendersela con i fautori di un provvedimento di assunzione dei docenti precari "ope legis", che significa in forza della legge . Vorrebbe concorsi - "seri" come quelli che lui e i suoi simili hanno superato? Le assunzioni "ope legis" sanano situazioni decennali di precariato e tolgono potere ai f

Parlare del Diavolo

Ho visto ieri sera una parte del film "La ladra di libri", storia ambientata in Germania - epoca: fine anni trenta. Curiosamente diverse parole leggibili durante la visione del film, quelle di una lettera, quelle su una lavagna, e quelle inerenti il titolo di un romanzo, erano in inglese. Ciò mi ha suscitato il ricordo di un altro film afflitto dalla stessa oscenità : "The reader" (!), narrante la storia di una donna tedesca analfabeta, già operatrice inquadrata non so più in quale organizzazione "nazista" e, dopo la fine della guerra (1945), incarcerata per crimini gravi ai danni di ebrei. Per altro ho spesso fatto una riflessione circa i modi che i vincitori della seconda guerra mondiale hanno di rappresentare il nemico sconfitto. Essa si appoggia sul ricordo di un antico fenomeno: autori "eretici" in campo religioso cristiano, le cui opere erano state distrutte, furono criticati e "confutati" da autori diciamo ortodossi, per cui le