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Visualizzazione dei post da aprile, 2023

Freud, mistero insondato

  Italo Svevo ha scritto, oltre a  Senilità   Una vita   La coscienza di Zeno , anche Il buon vecchio e la bella fanciulla, titolo che sfugge all'autore di una pagina sveviana pubblicata nel supplemento domenicale (30 iv 2023) del CDS. Non ricordo altri testi di Svevo, e sottolineo non ricordo . L'autore della pagina per fortuna non sosta sulla psicanaliticità de La coscienza di Zeno -  sbandierata dal titolo redazionale. Mi viene anzi in mente che questo romanzo potrebbe essere il primo, scritto in italiano, in cui ci si riferisce alla psicanalisi in modo generico, sciatto, incompetente, tendenza in seguito continuata. A quanto ne so l'unico scrittore italiano che di psicanalisi si intendeva è Giuseppe Berto, si veda l'ottimo Il male oscuro . Freud e la psicanalisi sono uno di quei tasti, come Einstein e la teoria della relatività (senza voler paragonare Freud a Einstein!), che si premono senza che se ne abbia la minima competenza, come durante una conversazione si ann

La prima esperienza amorosa di Carl Joseph Trotta

Dal romanzo La marcia di Radetzky (Joseph Roth, 1932) - prima parte, capitoli 3 e 4 - mi permetto di estrarre qualche brano. Prima del 1914 l'epoca; l'azione si svolge entro l'impero austro-ungarico. Personaggi: il giovane sottotenente degli ulani barone Carl Joseph von Trotta, suo padre, il sergente maggiore della gendarmeria Slama e sua moglie Katharina Luise. Dietro i binari c'era il comando della gendarmeria. Carl Joseph ne conosceva il capo, sergente maggiore Slama. Decise di bussare. Entrò nella veranda, vi si soffocava; bussò, tirò la corda del campanello - nessuno. Si aprì una finestra. La signora Slama si sporse sopra i gerani e chiese: “Chi è?” Vide il giovane e disse: “vengo subito!” Aprì la porta dell'atrio. C'era freddo e un certo profumo. La signora Slama aveva addosso gocce di qualcosa di buono. Carl Joseph pensò ai locali notturni di Vienna. Disse: “non c'è il sergente maggiore?” “E' in servizio, signor von Trotta!” - rispose la donna.

La marcia di Radetzky

Joseph Roth fu un romanziere di lingua tedesca e, perdonate il luogo comune, sobbalza nella tomba ogni volta che qualche nesci mostra di essere al corrente solo dell'esistenza di Philip Roth, scrittore di lingua inglese, magari correggendo l'interlocutore: Joseph? Guarda che si tratta di Philip Roth.  L'inferno di Joseph è tale equivoco.  Ho molta simpatia per JR*, anche per questo motivo un anno e mezzo fa iniziai a tradurre Radetzkymarsch , romanzo da me trovato usato e in ottime condizioni. Ne ho tradotto circa la metà, poi, pervenuto alla descrizione del corteo viennese durante la festa del Corpus Domini , ebbene sì, ho rinunciato alla penitenza. Poche settimane fa mi sono procurato l'edizione italiana e in breve ho terminato di leggere  La marcia di Radetzky .  MDR è un lungo libro che mette in scena gli ultimi decenni dell'impero austro-ungarico senza veleni, senza rancori: si trattò di una morte lenta e dolorosa cui Roth dedica un'attenzione bordata di ne

Noio vulevon savuar

 La vittima della pronuncia bàkelet del cognome Bachelet, letto dal presidente della camera dei deputati uno di questi giorni, è la lingua francese. Se poi il presidente ignora chi fu Bachelet, giurista italiano ucciso da brigatisti rossi nel 1980, questa è un'altra storia, se non è Storia. Abborracciate pronunce toccano a tutti, magari in nome di un angloamericanismo bestiale. 

Primavalle

50 anni fa nel quartiere di Primavalle, a Roma, si dette luogo deliberato a un incendio che costò la vita a due giovani che erano figli di un segretario di sezione del MSI. L'orribile fatto ai tempi mi turbò molto perché facevo parte della stessa organizzazione comunista dei militanti sospettati di aver commesso il crimine. Mi avrebbe turbato anche se costoro avessero fatto parte di un'altra organizzazione comunista. La conseguenza di tale mio coinvolgimento fu che accolsi come credibile la spiegazione diffusa dalla organizzazione cui appartenevo, ovvero che l'incendio fosse stato realizzato all'interno dell'ambiente missino di Primavalle. Diciamo che l'abbracciai! Ne sono certo, che l' abbracciai, nonostante che siano passati 50 anni. Ero ideologicamente avvelenato, sì, ma credevo davvero che dei compagni comunisti non potessero dar fuoco a un appartamento abitato da una famiglia. Credevo ciò impensabile. Mi sbagliavo, come poi si è saputo: i sospettati fur

Il futuro dei tg

  Se la cosiddetta intelligenza artificiale genera immagini e video credibili, come unico rimedio s'imporrebbe non ritener vera alcuna immagine, vero alcun video, se non nel senso finzionale ... conterebbe non l'oggetto, ma la fonte ...  qualora fosse nota ... i tg entrerebbero a pieno titolo nel genere fiction ... all'etica e alla politica si sostituirebbe in pieno l'estetica ... 'Che ne pensi della decapitazione di un prigioniero ucraino da parte di un militare russo?'  'Troppo flou ...' Una fotografa, Barbara Zanon, ha realizzato a casa  un reportage sulla guerra in Ucraina. Poi ha rivelato di aver costruito un falso. Molto bene.

Nascere nel giorno della propria morte

 La durata media della vita è cresciuta rispetto al passato non solo perché oggi è meno facile morire di certe malattie e a causa delle conseguenze di certi incidenti che non ieri, ma anche perché il fenomeno della mortalità infantile è stato ridotto. Nei cimiteri di campagna è facile trovare lapidi di antiche creature nate il giorno della loro morte. Se Tizio arriva a 80 anni e Caio muore il giorno in cui è nato la media è 40 anni. Mi torna in mente questo mentre leggo un articolo nel CDS di ieri a proposito del cosiddetto vaccino anticancro ...

Cure antiche della tubercolosi

Un ventitreenne dotato di risorse finanziarie scende da Amburgo in Svizzera, Alpi, per far visita a suo cugino ricoverato in un ospedale di lusso: ci resta per sette anni e per così dire amplia la propria formazione .  La montagna incantata . Ervino Pocar, celebre traduttore dal tedesco, non fu, parrebbe, contento di come aveva reso in italiano il titolo del lungo romanzo di Thomas Mann, che nell'originale era  Der Zauberberg . Montagna stregata da un mago, chissà. Il mago è il primario della clinica per malattie polmonari in cui si entra, da cui difficile è uscire e conviene scappare. L'oggetto principale del romanzo sono  le cure in montagna della tubercolosi. Aria buona, ottima alimentazione, riposo, e, se è il caso, "pneumotorace" terapeutico* . Ai tempi, precedenti la prima guerra mondiale, gli antibiotici ancora non erano in questione.  Il romanzo è per lunghi tratti molto noioso, dovrebbe essere sottoposto a un editing feroce: via tutte le digressioni onniscien

Via Rasella

Marzo 1944. Il celebre attentato partigiano di via Rasella, a Roma, ebbe come bersaglio soldati austriaci facenti parte della Ordnungpolizei. Essa accompagnò ovunque in Europa l'azione della Whermacht con compiti di polizia, come suggerisce la denominazione. Erano trentenni e quarantenni, non giovani o giovanissimi soldati. Mi spiego: la Whermacht conquistava territori, la Ordnungpolizei si occupava di "amministrarli" anche politicamente. Ciò si vide in particolare là dove il lavoro politico da svolgere era per l'invasore nazional socialista particolarmente arduo: nell'Unione sovietica.  Non v'è chi non veda comunque  che l'attentato di via Rasella, divenuto celebre a causa della spaventosa rappresaglia tedesca (v. alla voce "Fosse Ardeatine"), fu realizzato dai partigiani con una certa leggerezza, se non con cinismo.  (Sull'azione della Ordnungpolizei in Europa centrale hanno scritto diversi anni fa gli  storici  C. Browning e  D. Goldhagen