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Visualizzazione dei post da dicembre, 2020

Faccia da turco

  Ho terminato la lettura (o rilettura?) di Faccia da turco (Ganz Unten il titolo originale, bellissimo), opera di Guenter Wallraff risalente agli anni ottanta dello scorso secolo. Ganz unten in tedesco significa completamente ( ganz ) in basso ( unten ) . Com'è noto GW, un giornalista, si truccò "da turco" per fare osservazione diretta e partecipante delle condizioni ai tempi inflitte ai (lavoratori) turchi nella Repubblica Federale Tedesca, ancora distinta dalla repubblica Democratica Tedesca. Il lungo libro, edito in Italia da Pironti (Roma), è abbastanza noioso, eppure interessante. Scambiato davvero per turco, GW, o meglio Ali, riceve dai tedeschi suoi connazionali un trattamento quasi sempre irriguardoso e, come lavoratore senza diritti, viene sfruttato in modo particolare e anche impiegato in pratiche nocive. A parte il rilievo dato alla xenofobia (dei tedeschi), al loro razzismo, GW è incisivo soprattutto là dove mette in luce l'infamia della società indust

Mater et Magistra?

  Galli Della Loggia ieri 30 xii ha scritto sul Corsera un articolo critico circa il papato e la chiesa cattolica romana. Come istituzione essa sarebbe antidemocratica, autoritaria come più non si può, priva di trasparenza eccetera. Negata alle donne. Ciò sarebbe contraddittorio con gli appelli dell'attuale papa al mondo, agli Stati, alle istituzioni, appelli alla apertura, alla condivisione. In estrema sintesi (mia personale): il papa è "di sinistra" eppure domina uno Stato "di destra". Detto in romanesco, che mi pare essere una parlata cara a GDL: facesse ordine e pulizia in casa, prima di predicare urbi et orbi! GDL sembra dimenticare che la chiesa cattolica romana è una istituzione che ha a che vedere con la religione, con lo spirito (qualsiasi cosa significhi tale termine), con la morale. Mater et magistra! Non è un "vero" Stato, non ha esercito, dispone di un territorio minimo, non ha particolare forza economica, non comunque confrontabile con qu

Giorgio Galli

  Ultranovantenne, è morto lo studioso e storico della politica Giorgio Galli. Ne ho gustato diversi anni fa una Storia del partito comunista italiano davvero pungente, e in tempi più recenti qualche opera sulle componenti "esoteriche" del nazionalsocialismo. A sua cura pure una edizione meno incompleta del solito di Mein Kampf . Letta.  Il suo libro più noto sul cosiddetto bipartitismo imperfetto (DC e PCI) mi è "sfuggito" con ogni probabilità a causa della sua appartenenza al teatrino nazionale della politica, disgustoso e risibile. Il Galli in certe sue pagine sull'esoterismo nazi è un tantino congetturale, comunque intrepido e per nulla accademico. 

Hiroshima con lo sconto

  Un articolo sul Corsera di oggi 28 xii segnala un libro per ragazzi su Hiroshima (V. De Marchi autore) senza menzionare mai la nazionalità della forza militare che bombardò la città nel 1945. La bomba atomica fu sganciata dagli Usa.

"Omofobia" pompeiana

 Ammesso e non concesso che tutte le manifestazioni di disprezzo/dileggio nei confronti degli omosessuali oggi rientrino nelle fobie ("omofobia") , non ha senso definire un graffito pompeiano - che sembra dar dell' "invertito" a un tizio - come "omofobico". Si tratta di un insulto vergato duemila anni fa circa. Applicare parametri etico-psichiatrici di oggi ai tempi antichi è una sciocchezza.  Il graffito è: Nicia cinaede cacator. Nicia è il tizio; cinaedus significa "effeminato" (cinaede è, direi, vocativo); cacator solo in apparenza ha un significato chiaro. La frase merita l'attenzione di specialisti in latino e in fatto di usi e costumi pompeiani. 

Reiterazione criminale

  M'ha sempre colpito udire o leggere che un giudice "ritiene l'accusato capace" di "reiterare" il malfatto. Da semplice lettore mi viene da pensare che certi "crimini"possono essere commessi di nuovo, che ne so? - la coltivazione di maria giovanna nell'orto di casa; ma quando una donna è accusata di aver ucciso due persone, di averle fatte a pezzi e di aver poi depositato in prossimità di una autostrada tre o quattro valige contenenti i  pezzi dei cadaveri , ebbene: mi pare arduo ipotizzare che costei possa " reiterare"  tale caterva di crimini. Ragione per cui l'affermazione del giudice timoroso d'una "reiterazione" talvolta mi pare comica, se non semplicemente cretina. Sia detto da profano che non conosce né il linguaggio settoriale giuridico né la cosiddetta filosofia del diritto. Se in questione è, come credo, l'esigenza di mantenere il supposto mariolo in "stato di fermo" perché non ingarbugli le

Annottamento

 Non compro novità in fatto di narrativa - né ormai compro in genere libri di natura "scientifica". Compro da anni libri usati e spesso non più ristampati. Raramente mi rivolgo a biblioteche pubbliche. Davanti alle "classifiche di vendita" mi trovo dunque del tutto estraneo. E' possibile che mi perda qualcosa sia di narrativa italiana sia di narrativa straniera. E che non abbia il tempo per recuperare, data la mia età. Leggo volentieri autori del novecento, soprattutto italiani. Seguo un metodo semplice: se incontro un autore noto, o che "mi dice qualcosa", lo prendo. Poi, se mi piace, cerco altre opere dello stesso autore, e così via. Sto recuperando il tempo perduto a causa di pregiudizi, di settarismo, di necessità di tenermi, ai tempi in cui lavoravo, aggiornato in campo "scientifico"? Forse. Non mi fido delle recensioni che incontro sul giornale? Di più: non le leggo neanche. Del resto è in questione la mia piccola, irrilevante, vendetta

La reginetta della frittata di cipolle

  La nuova versione di "Natale in casa Cupiello", trasmessa in questi giorni dalla Rai, ha come contesto "storico" l'immediato dopoguerra, mentre l'opera fu ultimata da Eduardo De Filippo nel 1931 e logicamente non contemplava né danni bellici all'appartamento in cui si svolge la vicenda, né accenni alla "fraternizzazione" tra giovani donne napoletane e soldati statunitensi di colore. A parte ciò, che mi pare resti marginale, la nuova versione con Sergio Castellitto è fedele al testo di Eduardo, almeno a quanto posso ricordare.  Non sono insoddisfatto di quello che ho visto (Rai Premium, 24 xii 2020).  Il colore, il calore, l'arredamento, i costumi, tutto funziona. Bene la moglie del protagonista, ("reginetta della frittata di cipolle"), bene il figlio, il fratello. Forse troppo bella la figlia, per altro dotata di vago "strabismo di Venere". Non male gli altri. Bene anche Castellitto, per quanto il suo accento napoleta

Hub

  Poiché da molto sento e leggo la parola "hub" applicata a fenomeni diversi come la aeronautica e, oggi, la organizzazione "logistica" inerente i vaccini erogabili alle masse, valutando che si tratti di un sostantivo inglese sono andato a cercarne il significato in un dizionario inglese-italiano. Ho trovato che "hub" vuol dire "mozzo"  (il centro di una ruota di bici o moto) e, in genere, "centro". Ah ecco! Sciagurati coloro che praticano la magia da quattro soldi del non tradurre. E sciagurati coloro che le si accodano come pecore (sheeps).

Vicissitudini del "cazzo"

  Due trentenni al bar si scambiano delle parole, a un tratto la bionda dice alla bruna: mi stai sul cazzo. Ieri sera 16 xii su un canale Rai - film italiano. Bei tempi, quando la cosiddetta invidia del pene si manifestava di scorcio! Cos'è mai diventato, il "cazzo"? Un modo di dire? Già lo era. Oppure qualche donna crede di averlo? O invece lo ha?  Teniamocene lontani. In effetti la parola " cazzo" è usata metaforicamente da molto molto tempo dagli uomini, che sembrano del membro avere scarsa stima. Eppure che cosa sarebbero senza di lui?  Discorsi del cazzo. Non ci capisco un cazzo. Forse questo frasario non dipende solo da sessuofobia, ma dalla sostanziale anarchia del membro in questione, che vive una vita sua, diciamo. Meno lunga del resto, in termini di anni buoni, di quella del titolare. Chissà!  Del detto membro molte donne s'intendono. Paradossalmente loro sarebbero più titolate degli uomini a deprecarlo. Bisognerà pensarci.

Pasqualino Sette Bellezze

 Visto "Pasqualino Sette Bellezze" (P7B), il film fatto da Lina Wertmueller nel 1976. Notevoli le scene di massa, che ricordano Gustave Doré, il pittore francese del xix secolo famoso per aver illustrato la Divina Commedia. Notevole il fervore espressionistico di alcune scene, certo forti. V'è forse del Goya, e certo della sceneggiata napoletana.  P7B fu citato da Ch.Lasch come esempio sinistro della mentalità di sopravvivenza. Giancarlo Giannini è il "mostro" che sopravvive, si adatta. La storia inizia a Napoli negli anni trenta, passa dall'inferno e termina a Napoli dopo il 1945. P7B è sporco ma ancora vivo, vivo ma sporco.  Non so perché ai tempi mancai questo film, o meglio: lo so. Ma qui non è il caso di parlarne.

Il sindaco del rione Sanità

 "Il sindaco del rione Sanità", opera di Eduardo de Filippo (1960) che non ho letto e che temo di non aver visto, ai tempi, per intero, è stata tradotta in linguaggio cinematografico da Mario Martone. Ho visto il film (2019) giorni fa (Rai Play). Nel complesso è godibile. Mi pare però che il pirandellismo eduardiano strida a contrasto con il gomorrismo della attualizzazione proposta da Martone. * Non credo che i tamarri messi in scena da Martone possano essere tanto sottili, almeno nell'eloquio, quanto i personaggi eduardiani.  Comunque tento di riassumere. Un boss napoletano usa ricevere i suoi "clienti" e risolvere i loro problemi amministrando a modo suo la giustizia, infine s'imbatte in un aspro conflitto tra un padre e il figlio di quest'ultimo e, come dire? - ci rimbalza. Viene accoltellato a morte dal padre.  "E' morto il sindaco del rione Sanità", dice qualcuno. Non saprei se Eduardo volesse con ciò dichiarare finito il tempo di qu

Acquisti "mirati"

  In questi giorni ho comprato tre libri di cui due per errore e per caso. Per errore ho preso Cristalli sognanti di Th. Sturgeon, per caso Il braccio avvizzito di Th. Hardy.  Il libraio aveva preso dallo scaffale per me alcuni volumi di Simenon senza far caso ai due nomi, che hanno diverse lettere in comune. Mi sono accorto a casa dello sbaglio. Certo "Cristalli sognanti" come titolo simenoniano era strano.  Il braccio avvizzito (racconti) l'ho preso perché mi è caduto lo sguardo sul nome Hardy, autore ben noto, che stava nella scatola dei libri da un euro. Il libraio, stavolta non lo stesso, un altro, non aveva da farmi il resto.  Non mi è nuovo neppure Sturgeon, autore di fantascienza. Insomma, li terrò entrambi? Mah! Avevo trovato e scelto Infelicità senza desideri di P.Handke. Noiosino come sempre. Buono l'Hardy. Ottimo il racconto che dà il titolo alla raccolta. Sturgeon poveretto non ha colpa se non è Simenon. Ma nemmeno io.

Let it bleed

  Le opinioni sul mondo umano sociale politico eccetera di un artista (anche i romanzieri e i poeti lo sono) contano quanto le opinioni delle persone comuni. Degli artisti conta l'arte. Quello che l'arte esprime. Inscena. Dice: ma certi artisti sono famosi e quindi le loro opinioni si diffondono.  Roald Dahl "antisemita"? William Faulkner "razzista"? Avranno avuto le loro ragioni - e i loro torti - in merito.  Non dovete votare per un artista, potete votare per un politico. Di più: di uno scrittore potete chiudere il libro. Del politico vi tocca sopportare per anni l'agire.

Gentaglia

  Data la tendenza degli studenti a comportarsi come cialtroni in classe credo che per molti docenti la didattica a distanza sia un sollievo. In realtà anche nei miei ultimi anni di lezioni universitarie (attorno al 2009)  spesso ho constatato che gli studenti erano gentaglia.

Revenge porn

  V'è chi sputtana l'ex diffondendone foto intime tramite i mezzi che la tecnica oggi offre. La cosa è di pessimo gusto e credo che possa avere rilevanza penale. Per cui chiamarla "revenge porn" (pornovendetta) le dà un certo fascino (glamour). Trasforma un verme locale in verme cosmopolita.

Fiore del deserto

  "Fiore del deserto" è un film che ci ricorda il fenomeno delle mutilazioni genitali femminili.  Una bambina somala sfugge al matrimonio impostole dalla famiglia con un anziano. Molto anziano.  Emigrata a Londra inizia grazie alla sua bellezza una fortunata carriera come modella.  La fama le consente di farsi portavoce della opposizione all'uso delle mutilazioni genitali femminili in quanto lei stessa ne è testimone e vittima diretta. Il film è del 2009, anno in cui pare che migliaia di bambine subissero ancora mutilazioni genitali. Queste sono il frutto particolarmente velenoso di una mentalità sessuofobica che si scarica sulle bambine e incide sulla vita delle donne. Il film non manca di grazia, voglio dire che non è solo militante. Pare una fiaba. Ne aspetto una anche sulla circoncisione, mutilazione genitale maschile.

Bielorussia e Ucraina

  Un supplemento al Corriere del 15 xi scorso intitolato "Bell'Europa" mostra nella pagina del sommario una cartina dell'Europa in cui non manca il territorio dell'Ucraina, ma il nome. Né manca il territorio della Bielorussia, ma il nome. Strane omissioni. Ammesso e non concesso che i due Paesi non dispongano di monumenti idonei alla notevole pubblicazione (BE) , non capisco perché ne manchino i nomi.