Tuguri e casini
Su Repubblica del 28 marzo 2014 leggo di "tuguri" e di "accozzaglia". La prima parola è riferita, in un articolo situato nelle pagine locali fiorentine, agli alloggi di circa 30 metri quadrati, a quanto pare in futuro irrealizzabili ex novo per motivi "antispeculativi". Non entro nella fattispecie, ma affermo che la parola "tugurio" significa altro che alloggio di piccole dimensioni. Indica la fatiscenza. Un alloggio di 30 od anche meno numerosi metri quadri può essere un lindo nido. Stefano Bartezzaghi ha invece scritto un articolo sul fenomeno secondo lui rilevante della caduta delle parole lunghe in favore delle corte, e sostiene per esempio che "casino", corta, sta per "accozzaglia", lunga. A mio modo di sentire (ed abitare) la lingua italiana, la parola "casino" è meglio riferibile al concetto di "confusione" (anche acustica) che non a quello di "accozzaglia".