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Visualizzazione dei post da settembre, 2009

PROF...

Nella scuola ma anche nell'università i docenti sono spesso chiamati PROF. I professori stanno diventando scorregge.

Mini Gel.

Che non si parli di politica, a scuola! Così pare che abbia chiesto la giovane signora che funge da ministro dell'istruzione. E' politica, chiedere di non parlare di politica, con un precedente che non so se la signora conosce. Nell'insegnamento, specie dalle medie in poi, ciò che riguarda la polis è inevitabile. Evitandolo, ci s'infila nell'idiozia. Agl'insegnanti, se potessi, consiglierei di "politicizzare" le loro discipline, logicamente senza fare sciocca propaganda contro o a favore di questa o quella parte. Logicamente senza sindacaleggiare a capocchia.

Si manda all'ospedale una madre.

Una fanciulla manda spesso e volentieri sua madre al pronto soccorso, certo non sa esprimersi con le parole, dunque morde e picchia la madre, che non sarà una santa, ma i santi stanno solo nel calendario, no? Separarle, bisogna, prima che qualcuno si faccia male davvero. Invece le autorità competenti menano il can per l'aia, se ne fregano, aspettano che la nottata passi. Quanto lavoro sociale potrebbe essere fatto, quanti soldi potrebbero essere spesi bene, e non a cazzo.... Non vuole andare a scuola, la fanciulla combattente, accumula ostilità e frustrazione, veleni che si mescolano con gli altri, in famiglia. Scuola per forza, famiglia per forza, ma dico! E' necessario che questi binari obbligati possano essere rotti. Altra casa, altra vita, lavoro serio... In questo sistema sociale ed economico lurido tutto ciò è impossibile, salvo eccezioni miracolose. Qualche volta ci scappa il morto.

Ohiohiness of School.

A proposito dei molti insegnanti nei vari ordini di scuola che resteranno privi in parte o del tutto di lavoro, cioè d'insegnamento nella scuola pubblica, e dovranno arrangiarsi altrimenti, consiglierei loro di aprirsi all'ipotesi di fare davvero altro, a parte le sacrosante manifestazioni di protesta ed eventualmente di lotta. Ho letto ieri su Repubblica la storia di una restauratrice che ha mollato il restauro per fare l'insegnante: bad error! Quanto ai motivi per cui il governo ha deciso di diminuire la spesa per la scuola pubblica, essi sono soltanto apparentemente di risparmio, infatti sono eminentemente politici. La scuola pubblica è un avversario oggettivo dell'attuale governo e del costume ad esso riferibile, mal costume, molti insegnanti sono invece soggettivamente attivi come avversari del malcostume di cui il governo attuale è manifestazione e promozione. Da qui l'attacco. Cacciare centinaia e migliaia d'insegnanti significa disperdere centinaia e m

Diplomifici.

Il numero chiuso e le prove per selezionare gli aventi diritto all'iscrizione alla università sono ostacoli utili a limitare il danno di un'invasione che le facoltà non saprebbero gestire, almeno quelle serie, perché quelle non serie, i diplomifici, stanno correndo alla loro morte già da anni.