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Visualizzazione dei post da gennaio, 2015

De senectute

Ultimamente ho scorso articoli del Corriere vertenti criticamente sull'alta età media dei professori universitari e della scuola - in Italia.  Per quanto riguarda i primi, intanto una ragione della loro alta età media risiede nel fatto che costoro possono protrarre la loro "attività" fino ai settanta anni ed oltre, come i magistrati ed altri papaveri appunto alti; un'altra ragione sta nel privatismo insito nel sistema concorsuale universitario; mi spiego: i concorsi sono pubblici, ma vengono gestiti da cosche di professori che agiscono come privati secondo i loro interessi cosiddetti scientifici e didattici. Un giovane deve mostrare "affidabilità" e "fedeltà", e farà "carriera" con grande lentezza. Nell'università la "vita" di una persona è come se iniziasse ai venti anni, per cui a quaranta costei è "giovane".  Per quanto riguarda gli insegnanti della scuola pubblica, dalle elementari in poi, il numero di &quo

Espulsione di uno studente turco dall'Italia

Lo studente turco espulso dall'Italia a causa di certi suoi punti di vista (web) - probabilmente mal tradotti in italiano - definiti dalla polizia come pericolosi in quanto islamicamente estremistici , avrà ora la fortuna di poter riprendere i suoi studi in un altro Paese. Civile. Resta la pena, com'è giusto, presso di noi, che ce la meritiamo. Resta la pena di sentire alti papaveri della cosiddetta Scuola Normale di Pisa esprimersi senza fare una piega su quanto di vergognoso è accaduto. Resta la pena di aver udito da poco il coro delle ruffianelle in merito alla "libertà d'espressione".

Défaillances

Non è da poco tempo che sento commentatori (più o meno in diretta) di calcio parlare di "amnesie" per esempio difensive, comunque di gioco. Ora, il termine, derivato dal greco antico, significa difetto di memoria, improvvisa perdita di un ricordo, tipo quando davanti al bancomat non si sa più il proprio pin. In genere non è a causa della perdita della memoria, tuttavia, che un difensore tarda a, oppure manca di, intercettare l'avversario eccetera. Può essere, la causa, una disattenzione, o una mancanza di prontezza di riflessi. Meglio, molto meglio, il vecchio modo di dire: il tale ha dormito . Quanto sopra suggerisce (...) che i commentatori di calcio che parlano o scrivono di "amnesia" in relazione a défaillances del genere qui accennato, non conoscono il significato del termine. Ma ne abusano. Del resto ciò accade spesso con i termini di lingua straniera (ed il greco antico lo è) che cadono tra le zampe di asini incapaci di andare a vedere il significato su

Cinismo

Tra le parole che riguardano il calcio si è installato da tempo il termine "cinismo". Credo di aver capito che con gioco "cinico" s'intenda ciò che dovrebbe indicarsi invece con espressioni tipo "badare al sodo", "usare concretezza": per fare goal e vincere - nel calcio infatti non si vince "ai punti". Ritengo che il concetto di cinismo non si adatti a sport (od a giochi) fatti di regole precise e che dispongono di solo tre esiti: vittoria, sconfitta, pareggio. Credo invece che il concetto si adatti perfettamente all'etica, alla politica, cioè a relazioni all'incirca prive di regole precise e che dispongono di molti, se non innumerevoli, esiti. In conclusione ritengo che chi applica il concetto di cinismo al calcio ignori il suo significato.

Camminare a piedi nudi

Non ho esperienza fresca delle pratiche in uso nella scuola elementare o come si chiama, né di quelle in uso nella scuola media. Fanno comunque otto anni. Ebbene, leggo che l'insegnamento della scrittura manuale cosiddetta in corsivo è in crisi, sia nel senso che sarebbe favorita la scrittura tramite tastiera, sia che sarebbe favorita la scrittura con caratteri in stampatello. Devo precisare che conta soprattutto quello che si scrive e come lo si scrive in rapporto a ortografia, grammatica, sintassi ed elaborazione di un qualche discorso sensato, tutti ambiti trascurati. Comunque: prendere un foglio di carta e scriverci sopra qualsiasi cosa resta importante e molto pratico, ed economico. Non riesco a immaginare una persona che non sa camminare se non a piedi calzati, che non conosce l'impronta sulla rena bagnata dei suoi piedi nudi.

Ossimoro

Sono molti anni oramai che incontro l'aggettivo "umanitario" connesso a sostantivi di significato diciamo negativo, tipo "crisi", "pericolo" eccetera.  Ero abituato a considerare l'aggettivo come significante qualcosa di positivo, perciò leggere di "crisi umanitaria", di "pericolo umanitario" o di "emergenza umanitaria" mi fa l'effetto di un ossimoro, tipo cattiva bontà , rischiosa sicurezza eccetera. Il massimo è "guerra umanitaria".

"Punto, virgola, punto e virgola"

Parliamo di virgole, non di "Totò, Peppino e la Malafemmina". Vi sono scriventi che le spargono a caso nella loro composizione; costoro sono da respingere senz'altro. Vi sono scriventi che di virgole ne usano troppe, a tratti sembra che costoro vogliano imitare un parlato assai pensoso o un recitativo d'altri tempi. Alcuni tentano giustamente di rispettare lo statuto di parola scritta della loro composizione, che sarà letta nove volte su dieci con gli occhi soltanto, non a voce. Raffinati rari provano a dar luogo a periodi liquidamente scorrenti e poverissimi di virgole, di punti e virgola, di due punti, di lineette.  Tuttavia, escludendo dal mio abbraccio soltanto gli analfabeti irrimediabili, ricordando che prima del "ma" s'impone la virgola, che in una elencazione i vari "articoli" devono essere separati da virgole ("Venezia, Bologna, Firenze, Roma e Napoli sono città bellissime") salvo gli ultimi due, da separare con la congiunzi