In campagna tra i figli dei contadini
Wittgenstein negli anni venti si mise a insegnare in scuole elementari di paese nonostante che fosse ricco di famiglia e avesse davanti a sé buone prospettive di realizzazione accademica nell'ambito della filosofia. Anzi: proprio perché era ricco e scivolava nell'accademia forse prese la via della campagna e della scuola elementare! Si trovò a confrontarsi con la realtà contadina e scoprì che il cosiddetto popolo non è migliore della borghesia, che i campagnoli non sono migliori dei cittadini. Nel leggere il libro* che si appoggia a tale esperienza di Wittgenstein per dare un nuovo fondamento interpretativo al cambio della sua impostazione filosofica, argomento che non mi vede neppure incompetente, ha attirato invece la mia attenzione il fatto che l'impegno nella scuola di Wittgenstein non sarebbe stato incongruo dal momento che nella nuova Austria postbellica si tentava una riforma dell'insegnamento di tipo democratico e relativamente non autoritario. Valeva la pena,