Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2022

Fattore armi private in Usa

 Le stragi che in Usa avvengono certo dipendono dalla facilità con cui dai 18 anni si può acquistare un'arma e dal supporto che a tale forma di libertà danno i fabbricanti di armi. La disponibilità di armi facilita il loro uso, se non sono le armi ad usare le persone. Ciò non toglie che nel Paese che i suoi zelatori idealizzano come Guida del mondo libero prosperino disperazioni e rabbie individuali spaventose, mostruosità di interesse psichiatrico che dovrebbero indurre alla prudenza quegli zelatori o leccapiedi che dir si voglia.  D'altra parte le stragi rendono visibili in scala ridotta i massacri militari commessi dagli Usa ovunque nel mondo, per cui potrebbero essere viste come provocazioni: gli assassini chiedono spazio anche per sé, rubandolo allo Stato...

Gabriele D'Annunzio secondo Piero Chiara

  Vita di Gabriele D'Annunzio è un libro pubblicato da Piero Chiara nel 1978 (ed. Mondadori) che segue anno dopo anno, mese dopo mese, se basta, il percorso (1863-1938) di uno degli scrittori italiani che più sono stati conosciuti in Europa, di un personaggio pubblico che ai suoi tempi fu di primissimo piano. Come indica il titolo del libro, Chiara non si occupa dell'opera (poesia, teatro, narrativa, giornalismo, interventi di natura politica, invenzioni pubblicitarie) di D'Annunzio, ma della sua vita. L'immagine che dà la lettura (e, nel mio caso, rilettura) del libro è quella di una personalità che seppe imporre sé stessa ai suoi contemporanei modificando ai suoi fini la realtà delle cose del mondo. D'Annunzio seppe imporsi nel mondo delle lettere, dell'arte, del teatro, della politica, dell'avventura: del denaro. Chiara lo segue, lo osserva, lo documenta, come scrivevo poco sopra, quasi giorno per giorno, in altri termini se non siamo alla “scala 1:1” p

L'immaginifico* Gabriele

 "...una massa enorme e ottusa di ricchezza e di potenza ..." erano gli Usa secondo Gabriele D'Annunzio prima della loro entrata in guerra (1916), che li avrebbe invece trasfigurati "in spiritualità ardente e operante "... ** Meglio la prima, Gabri! *anzi: imaginifico. ** v. P. Chiara, " Vita di GD'A", ed. Mondadori, pag. 293. 

Freimachen...la lingua tedesca non parla nazista

  Freimachen è un verbo tedesco composto (frei/machen); i verbi composti, in tedesco, nella frase si scompongono, ciò che li caratterizza ( frei , nel nostro esempio) si stacca e va a finire in fondo alla frase stessa, talvolta anche molto "lontano" dal verbo-matrice. I principianti, specie se autodidatti, se ne stupiscono, poi si affezionano a tale caratteristica. Orbene: Arbeit macht frei , il famigerato slogan, qualora sia tradotto come "il lavoro rende liberi", non rende giustizia al verbo freimachen , che significa "emancipare". E' lecito far professione di antinazismo, non è lecito essere ciuchi .  E' vero che i nazisti parlavano in tedesco, ma il tedesco non parla nazista: parla, vive, come le altre lingue. (No, non è la prima volta che qui tocco questo fenomeno)

Il bello delle debuttanti

  Il Cicognini (a Prato) è una istituzione scolastica carica di tradizioni e vissuta nel tempo da personaggi eccellenti. Mi si perdoni se ricordo solo D'Annunzio, Malaparte e Landolfi, salvo errori. Oggi non so. Il ballo delle debuttanti, ragazze sedici/diciassettenni che fanno il loro ingresso "in società" è una tradizione - non solo del Cicognini - che vale quel che vale, oggi. Che si vogliano includere in tale ballo anche coppie omosessuali - ciò che a quanto pare quest'anno non avverrà "per motivi burocratici", ma che  potrebbe avvenire l'anno prossimo - suscita un certo interesse. Non so se l'inclusione di coppie omosessuali significhi che alle danze possano partecipare coppie di ragazze o anche coppie di ragazzi. Sì, pare. Tale modifica del "testo" tradizionale del ballo delle debuttanti comunque ricorda le modifiche di testi veri e propri che in nome della "correttezza politica"  snaturano i testi medesimi. Qualcuno pensa d

Tifo/narcisismo

 Il tifo allo stadio talvolta non ha a che vedere con la partita che si svolge in campo, ma con il pubblico dei tifosi stessi che, data la conformazione delle tribune, fanno chiasso come davanti a uno specchio. Mi pare che il tifo narcisistico allo stadio sia massimamente espresso all'Olimpico dai fanatici della Roma. Massimamente, non unicamente.

Saperla giusta, saperla lunga

 Il ministro degli affari esteri russo Lavrov avrebbe contro Zelensky, ebreo, polemicamente proposto in tv che Hitler possa essere stato ebreo ... Non è così.  La psicanalista polacco-svizzera Alice Miller in un suo studio su Hitler avanzò l'ipotesi che ebreo sarebbe stato  un misterioso avo "naturale" di Hitler, con lo scopo di dare un fondamento biografico alla ossessione antiebraica hitleriana. Anche Alice Miller era ebrea. Che molti siano di origine ebraica anche senza saperlo lo sostenne Peyrefitte nel suo provocatorio libro "Gli ebrei"... Tornando a Hitler, è decisiva la biografia scritta da J.Fest. Insomma: c'è chi la sa lunga e chi fa propaganda...