Campo minato

Minare nascostamente terreni ("campo minato") serve a danneggiare e quindi a rallentare, in guerra, l'azione del nemico. Finita la guerra, il terreno minato dovrebbe essere riportato "in sicurezza", altrimenti chi, inavvertitamente, tocca il punto del terreno dove è nascosta una mina, o direttamente una mina affiorata, viene ferito o ucciso. Ciò vale anche per animali, mezzi di trasporto o di lavoro - di solito gestiti da persone, uomini - o donne. Bambini e bambine, del resto, possono incorrere nella sciagura mentre giocano.
Di recente nel seguire un telegiornale ho udito l'espressione "mina anti persona", in sostituzione all'espressione solita: "mina anti uomo". Ne deduco che l'odiosità dell'oggetto in questione ha acquisito una nuova qualità, quella di avere una definizione "maschilistica", quindi "politicamente scorretta". 
Voi capite che una donna o una bambina, nel crepare o nel perdere pezzi di sé per aver toccato una mina nascosta nel terreno, preferiscono farlo in modo "politicamente corretto".


Come si ricorda sopra l'odiosità delle mine nascoste nel terreno, incubo dei soldati in battaglia e degli sminatori, risiede nel pericolo che esse continuano a costituire a guerra terminata.

La correzione che di recente ho udito - "mina anti persona" al posto di "mina anti uomo" - mi pare che rischi di spostare l'attenzione dall'essenziale all'inessenziale.

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