In campagna tra i figli dei contadini

 Wittgenstein negli anni venti si mise a insegnare in scuole elementari di paese nonostante che fosse ricco di famiglia e avesse davanti a sé buone prospettive di realizzazione accademica nell'ambito della filosofia. Anzi: proprio perché era ricco e scivolava nell'accademia forse prese la via della campagna e della scuola elementare! Si trovò a confrontarsi con la realtà contadina e scoprì che il cosiddetto popolo non è migliore della borghesia, che i campagnoli non sono migliori dei cittadini. Nel leggere il libro* che si appoggia a tale esperienza di Wittgenstein per dare un nuovo fondamento interpretativo al cambio della sua impostazione filosofica, argomento che non mi vede neppure incompetente, ha attirato invece la mia attenzione il fatto che l'impegno nella scuola di Wittgenstein non sarebbe stato incongruo dal momento che nella nuova Austria postbellica si tentava una riforma dell'insegnamento di tipo democratico e relativamente non autoritario. Valeva la pena, per un giovane come Wittgenstein, lavorare con i bambini. Fare il maestro in campagna era un'avventura socialmente progressista. Subito mi sono ricordato che nei primi anni settanta diversi giovani impegnati politicamente si buttarono nei doposcuola popolari, anche sulle tracce dell'esperienza di Don Milani. Allora non si parlava di volontariato. Nel leggere le pagine dedicate a Wittgenstein maestro elementare mi è anche tornato in mente Thomas Bernhard, che non solo ha scritto un romanzo intitolato Il nipote di Wittgenstein, ma ha moltissime volte menzionato la brutalità dei campagnoli e la delusione che tocca a chi li spera migliori dei cittadini, moltissime volte ha toccato il tema dell'insegnamento elementare e della sua difficoltà, dei rischi che corrono i maestri di essere odiati dai genitori degli scolari, e moltissime volte ha presentato storie di studiosi austriaci che trovano o non trovano, ma cercano rifugio in Inghilterra, come Wittgenstein. Insomma questo libro mi ha avvicinato alla mia giovinezza "impegnata" e alle mie letture bernhardiane, iniziate nel 1995, dando loro un fondamento "wittgensteiniano".

*Wittgenstein maestro di scuola elementare, di William W. Bartley, Editore Armando, 1989.

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