Grandangolo, grand'angelo

 T. Malick realizzò anni fa un film che racconta la vicenda di un obbiettore di coscienza cattolico e antinazista al tempo della seconda guerra mondiale, un contadino austriaco già oppositore dell'annessione* alla Germania (1934) e così convinto delle sue opinioni pacifistiche da farsi giustiziare. Ghigliottina. Nella realtà storica  costui fu Franz Jaegerstaetter. L'opera è godibile sia per gli esterni che per gli interni, sì, ma esageratamente belli, da "resort" tirolese ... del resto stucca un poco per il tipo di cinematografia usata dall'inizio alla fine - se non fossi certo di sbagliarmi userei la definizione di "grandangolo". Di Malick, celebre regista statunitense, mi ha colpito il trattamento che nel film si riserva alla lingua tedesca, quasi sempre relegata a far da sfondo spiacevole ed alieno, mentre è da credere che i dialoghi si svolgano in inglese - in italiano nella versione che ho visto. 

*Anschluss, in tedesco.

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