Napoleone credeva di essere Napoleone

 Nel leggere I cento giorni, romanzo storico di Joseph Roth dedicato a Napoleone Bonaparte e a una lavandaia - precisamente quando NB riprese il potere (1815) per i celebri cento giorni, mi è tornato in mente il vecchio cliché del matto che si crede Napoleone, roba evidentemente vecchia, difatti oggi di storia nessuno sa più un cavolo *. Ebbene, l'immagine che Joseph Roth dà dell'imperatore è tale da far credere che un matto qualsiasi davvero si potesse credere la super star Napoleone, dominatore di mezzo mondo, salito dal nulla, amato, ammirato, desiderato da ogni donna, invidiato, obbedito. E forse Napoleone stesso fu un matto a credere davvero di poterla fare a tutti. 

E la lavandaia? Una delle tante donne attratte dal e nel carisma dell'imperatore, la cui vicenda interrompe - ma anche si mescola con - il racconto. Opera minore ...

*Orsù: nel 1792 è abolita la monarchia, nel 1793 Luigi Xvi è condannato e decapitato. Nel 1804 Napoleone è incoronato imperatore. La Rivoluzione per eccellenza partorisce un geniale mostro. Il re cui accenna il testo di JR è Luigi xviii.

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