Famolo strano

 Venere in pelliccia è un breve romanzo uscito nel 1870. Il suo autore ha dato luogo a un aggettivo, masochista, e a una cosiddetta perversione sessuale, il masochismo. Come Kafka, divenuto anche lui un aggettivo. Destino di altri: dannunziano, deamicisiano eccetera. Sacher-Masoch, almeno in questo celebre romanzo corto, o racconto lungo, ha dato al pubblico una storia che non è facile prendere sul serio, tanto che, rileggendolo in una edizione tascabile del 1966 *, mi è tornato in mente l'episodio con Claudia Gerini e Carlo Verdone in Viaggi di nozze. Due giovani sposi romaneschi ben forniti di denaro combattono o credono di combattere la noia che già li insidia cercando di "farlo strano". Famolo strano è diventato un mantra ... sempre meglio del destino degli scrittori che diventano un aggettivo. Ecco, i due di Venere in pelliccia hanno davvero bisogno di farlo strano, ma più che altro incorniciano atti prevedibili con messe in scena del tipo padrona-schiavo, giù giù dall'Europa centrale fino a Firenze. Molto simpatico il Sacher-Masoch... vissuto nel xix secolo, molte volte tradotto e spesso commentato da vari luminari tra i quali spicca Gilles Deleuze ...

*Editoriale Corno, lire 250, collana Jolly, traduzione di Gianni Cesana, italiano soddisfacente. Scopro che tale editore è stato molto noto tra gli appassionati di fumetti, oggi tra i collezionisti.

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