Zuppa di latte alla bavarese

 Nel 1984 ebbe un certo successo la autobiografia di una contadina bavarese, Anna Wimschneider, tanto che se ne ebbe anche una traduzione in italiano (Latte d'autunno). Orfana di madre da bambina, Anna dové prendersi cura dei numerosi fratelli, della casa, degli animali, nonché lavorare la terra - sotto l'egida del padre. Nata nel 1919, Anna visse nella sua campagna sgobbando e patendo una consistente miseria, condizione che non manca di stupire chi ritenga la Baviera novecentesca un luogo prospero. Cattolica, Anna non fu, a quanto si legge, favorevole al nazionalsocialismo (1933-1945), si fidanzò, si sposò ed ebbe due o tre figli, ora non ricordo. Dalle sue memorie si ricavano immagini di vita dura, ripeto, ma immersa in una bellezza che indurrebbe il lettore a correre in Baviera per goderne i resti, almeno. 

Di poca scuola, Anna scrisse su quaderni queste sue memorie, il marito le ricopiò a macchina e, poiché aveva compiuto un certo numero di anni di scuola, è probabile che ne abbia corretto l'ortografia, la grammatica e la sintassi. La lettura, leggermente noiosa, è facilissima, liscia. Tutto il contario della vita di Anna e della socialità contadina. 

La traduttrice avverte di non aver voluto dare una versione di  Stube, in effetti non tanto agevole da rendere in italiano senza, dato il contesto, cadere nel ridicolo; di aver reso Hof con "maso" ... le leccornie di cui Anna si compiace sono riportate anch'esse in tedesco ... quanto al titolo, Herbstmilch, diciamolo: "Latte d'autunno" è gradevole, ma non significa un tubo ... trattasi, sembra, di una zuppa di latte acido (herb...), farina e ora non ricordo se sale o zucchero ... mi viene in mente " 'a zuppa 'e latte" in Natale in casa Cupiello ...

(Stube è la stanza dove si vive, si mangia, non si dorme; Hof significa - qui - fattoria, cascina; Herbst significa autunno; Milch latte ... herb significa acido)

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