Duddy Kravitz, il mercante di Montreal

 Canada, anni cinquanta: un ragazzo non ancora maggiorenne si sbatte per procurarsi il denaro necessario all'acquisto di terreni che promettono grandi investimenti. In corso d'opera Duddy Kravitz, il precoce protagonista, arriva ad approfittarsi di un coetaneo epilettico, prima gli affida scriteriato la guida di un camioncino, poi gli ruba 1500 dollari di eredità dal conto in banca. Gli affari prima di tutto. L'acquisto completo dei terreni promettenti sembra sfuggire a Duddy, ma sono proprio i 1500 dollari che sappiamo a permettergli di diventare uno stimato proprietario

L'apprendistato di Duddy Kravitz (Mordecai Richler, 1959) imita il parlato, la traduzione italiana, ottima, è apparsa 47 anni dopo l'uscita del romanzo (Adelphi, 2006) e mi sembra indebitata con il Woddy Allen che molti conoscono (v. "Criminali da strapazzo" per esempio). 

Dell'autore avevo letto parecchi anni fa La versione di Barney, grande successo, e Quest'anno a Gerusalemme, il racconto di un viaggio fatto da Richler in Israele. Ne ricordo una recensione acidina su "Repubblica" - l'autrice lamentava la modestia della traduzione, ma io credo che fosse l'atteggiamento critico di Richler nei confronti dell'impresa israeliana in Palestina a dispiacerle. A proposito: Duddy Kravitz è ebreo ... il ragazzo epilettico che egli mette nei guai e deruba non è ebreo ...

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