Fantasmi pasoliniani di Pupi Avati

 Il film di Pupi Avati su Dante Alighieri (2022) ha il pregio di risparmiarci imitazioni dell'accento fiorentino. Narra il viaggio che Giovanni Boccaccio compì da Firenze a Ravenna, dove la figlia di Dante viveva in convento, allo scopo di consegnarle un risarcimento da parte della Repubblica fiorentina. Dante, defunto nel 1321, era stato esiliato. Il mio dantismo è scarsissimo in ogni senso, per cui non oso scrivere alcunché, se non che la lingua di Dante è squisita, sia in poesia sia in prosa. Piuttosto seguendo il film ho notato che i personaggi si muovono su sfondi vetusti, chiese, mura, torri, che ai tempi di Boccaccio saranno stati nuovi o giù di lì. Ne risulta che i personaggi del film sono come fantasmi immaginati da Pupi Avati in un suo viaggio attraverso ciò che resta del Medioevo ... guidato dal ricordo dei viaggi cinematografici nel passato di Pasolini ...

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