Il blog, dedicato ai suoi inizi alla mia esperienza didattica universitaria e in seguito all'analfabetismo "di andata", ha poi preso a diffondere ciò che attira la mia attenzione critica: libri, film, articoli e simili.
Buona lettura da Nicola Spinosi.
Nuyork?
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New York o "nuyork"? Palermo o " palemmo"? Napoli o "napule"? Venezia o " venessia"? Fate voi...
Nei giorni scorsi in uno dei tanti fogli che il Corriere della sera riempie ho trovato la recensione dell'ultimo libro di Alessandro Baricco firmata da Emanuele Trevi. Naturalmente non l'ho letta, così assicurandomi il godimento di due piccioni con una fava. Un fremito di aspro piacere intellettuale mi pervadeva ...
Maurizio Ferraris, professore di filosofia all'università di Torino, credo, da qualche tempo pubblica articoli sul Corriere. Nel supplemento del venerdì del 13 Ottobre ho letto con grande interesse un testo di MF in cui si sostiene che il pensiero controcorrente com'era quello degli intellettuali di una volta non ha senso perché manca la corrente. L' enel non c'entra. MF ritiene che le opinioni e le verità siano millanta per cui andare contro corrente è stare nella corrente. Io invece credo che la corrente sia la voce del big brother, la quale si esprime con media potenti, tv, cinema. Ed è una. Dal momento che MF è tutt'altro che un fesso, propendo per l'ipotesi che faccia il furbo. Auguri. Ah, dimenticavo: il testo di MF si compiace di mettere insieme nullità effimere a giganti come Nietzsche.
In un punto di scambio libri ho trovato A reliquia di Eca de Queiroz. Dopo aver fatto l'interessante scoperta di riuscire a capire qualcosa della lingua portoghese mi è venuta in mente una collezione di "classici" che mio padre comprò sessanta anni fa. Ne ho fatto menzione a mio fratello, che la detiene e che mi ha prestato il volume contenente L'illustre casata Ramires e La capitale. Ho per ora smesso di "leggere" A reliquia , che narra di un orfano protetto dalla zia, danarosa e bacchettona. L'orfano, Teodoro Raposo, cresce leguleio e puttaniere, ma presto comprende che, per poter godere dell'agiatezza di sua zia dopo la di lei morte, deve mostrarle di essere religiosissimo. Nonostante che gli piacciano la bella vita e i piaceri della carne, cui non rinuncia, tenta di ingannare la zia esibendo il massimo di fedeltà alle pratiche esteriori della religione cattolica. Riesce poi a farsi finanziare un viaggio in Terra Santa dal quale spera di rica
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